Progetto “Donne e futuro”

RC Padova Est. Quote Rosa, Bianche e Verdi. Storia di donne che raccontano il futuro.

È stato molto interessante l’incontro promosso dalla Presidente del Club Nicoletta Vittoria Ghedini, incentrato su un argomento di estrema attualità e di vivo interesse: il contributo delle donne all’economia.  Un argomento delicato e complesso che richiedeva un relatore di spessore particolarmente elevato. La Presidente ha invitato per l’occasione una studiosa, l’avv. Cristina Rossello, per l’articolata e dinamica attività svolta in diversi settori della vita economica e finanziaria sia in Italia sia all’Estero. L’avvocato Rossello, con studio a Milano, Roma e Bruxelles è esperta di diritto societario, bancario e dei valori mobiliari; è avvocato di società quotate, consulente in imprese familiari, membro di collegi arbitrali. Svolge contenzioso giudiziale e stragiudiziale, mediazioni e procedimenti con l’Autorità Garante per Concorrenza e Mercato e l’Autorità Garante per le Comunicazioni, con la CONSOB e con la Banca d’Italia. In un articolo su un quotidiano era stata definita “la donna più potente d’Italia”. Per le sue esperienze, le sue conoscenze, i suoi contatti, è una voce autorevole.  L’avv. Rossello ha parlato della situazione in cui si trova l’Italia per quel che riguarda le nuove tecnologie, che è una situazione preoccupante. Esse si stanno sviluppando a un ritmo travolgente. Stiamo parlando di Intelligenza Artificiale, di Robotica, di Droni, di Biotecnologie, di tutte quelle innovazioni che fanno intravvedere un futuro diverso dal presente, un futuro non troppo lontano.

L’avvento di tali tecnologie avrà un impatto sulla nostra vita, ancora di più su quella dei nostri figli. Alcune di queste tecnologie hanno come effetto l’ottimizzazione del tempo; sia in ambito aziendale, sia in ambito familiare. Ciò comporterà un nuovo stile di vita. Molti Paesi hanno fatto importanti investimenti in nuovi settori, magari specializzandosi in uno o più settori. In questo scenario l’Italia è posizionata negli ultimi posti, mancano  importanti investimenti. Per usare le parole della relatrice, “l’Italia è tagliata fuori”. Eppure non sarebbe impossibile fare qualche cosa. Ci sono progetti piccoli, ma significativi, a cui  si deve pensare, essi rimangono senza finanziamenti. Evidentemente negli ambienti in cui si prendono le decisioni il problema del ritardo dell’Italia in questi campi, da cui dipende il suo futuro, non viene percepito o non viene compreso nella sua gravità. Il messaggio che la relatrice ci manda è chiaro. Non si può continuare a ignorare il problema, bisogna prepararci, perché il futuro arriverà comunque, e noi dobbiamo essere pronti.