Un parco senza polline

Un percorso per allergici nel parco di Villa Toeplitz – Rotary Club Varese Verbano

Le persone accusano disturbi all’apparato respiratorio (rinite, asma), agli occhi (congiuntivite, prurito) e della cute sono in costante aumento. Si stima che nel 2020 nasceranno piu’ del 50% di bambini con problemi di allergie e la popolazione affetta da questi disturbi sarà in costante aumento.

Un fattore predisponente all’insorgenza di queste patologie è sicuramente la qualità dell’aria che anno dopo anno è in continuo peggioramento.

La vegetazione apporta all’ambiente innegabili benefici che risultano ancora più apprezzabili nelle metropoli dove le strade asfaltate, le automobili e le stesse case fungono da accumulatori di calore che gli alberi con la loro ombra riescono a smorzare.

La qualità dell’aria può però in alcuni momenti risultare deteriorata in conseguenza dell’emissione di polline.

La quantità emessa e le caratteristiche allergeniche variano molto secondo la specie.

E’ importante ed indispensabile che, nel processo di rinverdimento delle città, scegliere adeguatamente le piante da mettere a dimora per ridurre al minimo questo effetto collaterale.

Se una specie allergenica è molto diffusa nel territorio, al momento della fioritura, la quantità di polline immessa nell’aria sarà elevata e potrà causare allergie.  

Il polline si diffonde nell’aria prevalentemente secondo due meccanismi:

  • mediante il vento (impollinazione anemofila)
  • mediante gli insetti (impollinazione entomofila)

La causa dei problemi di allergie è soprattutto il polline anemofilo che si diffonde tramite il vento. Leggero e di piccole dimensioni, è prodotto in notevoli quantità che vengono trasportate a grandi distanze

I pollini entomofili invece, sono più grossolani, pesanti e appiccicosi. Prodotti in quantità minori, sono trasportati dagli insetti e la loro diffusione è più localizzata in quanto precipitano subito al suolo.  I fiori sono vistosi, grandi e colorati per attrarre gli insetti.

In Italia le specie arboree maggiormente utilizzate finora in ambito urbano sono caratterizzate da impollinazione anemofila e nei boschi si arriva addirittura a percentuali del 90%.

Le principali allergie inalanti in Italia sono rappresentate dalle graminacee, soprattutto nel Centro Nord d’Italia, il Cipresso, l’olivo, la parietaria nel Sud Italia e lungo le coste.

Mente in alcune zone climatiche si distinguono l’ambrosia nel nord ovest principalmente, il nocciolo e la betulla nelle aree alpine e prealpine, per conclude con il carpino e l’ontano.

Per non tralasciare poi, l’alternaria, che anche se non è una pianta si diffonde soprattutto attraverso le foglie delle piante.

Per questo motivo trovare un modo per ridurre l’emissione dei pollini, trovare aree dove la carica pollinica risulta essere minima è un processo che deve diventare prioritario

Il trattamento delle allergie si basa anche sulla prevenzione e sulla riduzione dell’esposizione all’allergene.

Diminuire le emissioni dei pollini non solo è possibile ma è anche doveroso.

Sia l’intensità dei sintomi negli allergici, sia la possibilità di indurre sensibilizzazione in persone sane è strettamente correlata alla concentrazione di un determinato polline nell’atmosfera. Tant’è che un soggetto allergico accusa disturbi solo quando viene raggiunta una certa soglia di polline nell’aria.

Per questi motivi mettere in atto un programma che permetta di selezionare le piante meno allergeniche, procedere a manovre di prevenzione e soprattutto di informazione per i paziente allergici e non risulta essere prioritario per la comunità

Il comune di Milano già sta attuando un processo di collaborazione per la risistemazione del verde pubblico della presenza di specialisti in ambito sanitario ed agrario per la corretta piantumazione dei parchi.

Il taglio periodico dell’erba, la potatura di alberi e cespugli notoriamente allergenici e il diserbo di parietaria e ambrosia può abbattere notevolmente la quantità di polline nelle aree verdi esistenti.

Ma è soprattutto la scelta adeguata delle nuove piante da mettere a dimora che può rivoluzionare la situazione attuale.

Nel scegliere piante anallergiche, piante con impollinazone entomofila e piante prevalentemente femminili per ridurre la presenza di polline.

Non solo la necessità di catalogare e di informare le persone interessate a visitare un parco sul tipo di pianta e sui possibili rischi di contatto rappresenta uno dei punti principali dell’informazione.

Per questi motivi il Rotary Varese Verbano assieme al suo Rotaract sta portando avanti un progetto di censimento delle piante di un importante parco varesino Villa Toeplitz, dove verrà realizzato un percorso botanico, artistico culturale, nel quale sarà dato molto spazio alla tipologia arborea presente, informando sulle caratteristiche allergeniche delle piante presenti.

Progetto che nasce da un parternariato con il Comune di Varese che si è dimostrato disponibile ed attento alla problematica.

Ma non solo la collaborazione degli studenti del Liceo Scientifico Galileo Ferraris e del Liceo Classico Cairoli di Varese, permetterà di realizzare una raccolta di dati artistici, architettonici e storici sul parco che saranno poi pubblicati e distribuiti ai visitatori.

La presenza di cartelli informativi all’ingresso del parco e lungo il percorso, la presenza di etichette  permetteranno al visitatore di essere a conoscenza della presenza di piante potenzialmente dannose al suo stato di salute, frutto del lavoro dei ragazzi e dei Soci Rotariani e Rotaractiani-

Ciascuna pianta sarà catalogata ed attraverso un QRcode sarà possibile accedere ad informazioni dettagliate della specie arborea e sulle sue potenzialità allergeniche.

Progetto che in un futuro potrebbe coinvolgere tutti i parchi della Citta di Varese e non solo.

 

Alberto Macchi