Care amiche e cari amici,
febbraio è il mese che richiama il nostro essere rotariani sotto un duplice profilo. In primo luogo il 23 febbraio si celebra il compleanno del Rotary, che da 115 anni ripropone e conferma il suo messaggio, da sempre orientato al “servire” e al “produrre cambiamenti positivi e duraturi nelle comunità”. In secondo luogo questo mese nel calendario rotariano è dedicato alla “Costruzione della pace e alla prevenzione dei conflitti”. Come rileva l’UNICEF, attualmente ci sono più conflitti nel mondo di quanti ce ne siano mai stati e che generano, ogni anno, più di 200.000 morti, oltre a dispersi, feriti, prigionieri, esodi, malattie e povertà. È purtroppo di questi giorni la triste notizia che due donne, impegnate in una campagna per vaccinare i bambini dalla poliomielite, sono state uccise a colpi d’arma da fuoco in Pakistan. Sono stati 94 gli operatori assassinati dal 2012 dai fondamentalisti che si oppongono alla prevenzione. Fortunatamente sembrano situazioni distanti dal nostro vivere quotidiano e tanti amici soci penseranno che sia un’area in cui è difficile attuare azioni di servizio. Viceversa, la pace rappresenta molto di più che la mera assenza di conflitti: deve assicurare libertà, sicurezza e felicità. È nemica delle persecuzioni e dell’instabilità. La ricerca della pace quindi costituisce uno degli elementi centrali della missione del Rotary, deve stare alla base dei nostri sforzi proiettati in favore dell’Umanità. Abbiamo la possibilità di orientare con i nostri progetti e le nostre azioni la trasformazione delle relazioni e lo sviluppo di nuovi metodi per la risoluzione dei conflitti. Nel nostro Distretto alcuni club hanno sviluppato progetti per l’integrazione dei rifugiati nel nostro Paese finalizzati all’apprendimento della lingua, all’integrazione culturale e alla formazione alla professione. Altri progetti sostengono programmi di mentoring per adulti e bambini appartenenti alla popolazione rifugiata. Altri club, invece, hanno sostenuto borse di studio concesse a giovani che hanno scelto un corso di studi espressamente orientato alla pace e alla prevenzione/risoluzione dei conflitti, oppure finalizzate a insegnare capacità di leadership per promuovere l’allontanamento dei giovani da gruppi e attività criminali.
L’unica guerra che il Rotary approva è quella contro la fame, la povertà, l’ignoranza e la corruzione, e, se non riusciremo a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni più povere del pianeta, non raggiungeremo mai la pace, perché chi vive in condizioni abiette, perdendo la speranza in un futuro migliore, è più vulnerabile alla retorica della violenza.
Proprio su questi temi il 9 maggio 2020 il Presidente Mark Maloney sarà a Roma alla FAO per tenere la Conferenza Presidenziale in occasione del 75° anno di costituzione delle Nazioni Unite, cui nel 1945 quarantanove rotariani di tutto il mondo fornirono il loro contributo alla costituzione di quest’organizzazione internazionale che si prefigge di mantenere la pace e la sicurezza e promuovere la soluzione delle controversie tra i popoli.
Ma questo non sarà l’unico evento di rilievo per il Rotary italiano. È notizia di questi giorni che il Presidente eletto del Rotary International, Holger Knaack, ha accettato la nostra proposta di venire a Venezia per testimoniare la vicinanza del Rotary alla nostra Città ferita dall’acqua granda. È una grande opportunità avere dopo 15 anni un Presidente Internazionale da noi e sono orgoglioso di poterlo annunciare ai soci e ai club del nostro Distretto.
La presenza del Presidente Eletto ci permetterà di consegnare quanto abbiamo raccolto per aiutare la Fondazione Querini Stampalia e la sua biblioteca a “rialzarsi”: un luogo simbolo per Venezia e i veneziani dove ogni giorno centinaia di giovani ritroveranno la piena possibilità di formarsi e informarsi. È ancora aperta la raccolta fondi con la Rete del Dono (con la quale è possibile avere la detraibilità fiscale) per quanti vorranno far sentire la loro voce in questa iniziativa: per donare si può entrare nel sito con questo indirizzo: https://www.retedeldono.it/it/rotary-rialziamo-venezia. Il Rotary ci offre grandi opportunità che spetta solo a noi cogliere e sviluppare, grazie anche alla nostra ONLUS, che con il 5 per mille permette a ogni rotariano di destinare risorse a questo progetto, con una semplice firma sulla dichiarazione dei redditi; una scelta che è in grado di aumentare il nostro impatto di servizio e contribuire a promuovere cambiamenti positivi. Il Presidente internazionale Mark Maloney ci ricorda sempre che, «In ogni area d’intervento e in ogni parte del mondo, i progetti del Rotary migliorano le vite delle persone e aiutano le comunità ad adarttarsi in un periodo di rapidi cambiamenti. In questi giorni in cui celebriamo un altro grande anno del Rotary, rinnoviamo il nostro impegno per il rafforzamento dei rapporti che permettono al nostro servizio di fare la differenza. Riusciremo a migliorare le vite delle persone, dimostrando come il Rotary connette il mondo».
Nel Rotary, nessuno di noi è un’isola. Tutti stiamo nel Rotary insieme, chiunque uno sia, da qualunque posto venga, qualunque lingua parli e le tradizioni che segua. Siamo tutti connessi l’un l’altro – parte della nostra comunità e soci non solo dei nostri club – ma anche della comunità globale a cui apparteniamo tutti.
Il Rotary è la porta aperta dell’Amicizia. Non permettiamo a nessuno di chiuderla.
Una stretta di mano e viva il Rotary!
Massimo