L’intervista tra il Governatore Eletto Laura Brianza e il Rappresentante Rotaract Distrettuale Eletto Andrea Mora: entrambi entreranno in carica il 1° luglio 2020.
LB: Come vedi lo sviluppo di Elevate Rotaract?
AM: Lo sviluppo di Elevate Rotaract. richiede senz’altro un maggior impegno da parte dei rotaractiani, che sono chiamati a vivere con maggiore serietà e diligenza la propria affiliazione al Rotary International. Questo processo apre senz’altro molte opportunità (giusto per usare un’espressione che echeggia il tema presidenziale dell’anno ormai alle viste) di crescita più radicata nei valori fondanti del nostro sodalizio e una maggiore possibilità di familiarizzare con i club Rotary, a cui siamo chiamati ad essere più vicini. A fronte di una grande apertura di fiducia da parte del Rotary, i rotaractiani sono chiamati a rispondere con maggiore impegno, poiché maggiori onori comportano maggiori oneri. Impegno non solo nell’assiduità e nel service ma anche, e cito, nella “applicazione dell’ideale rotariano in ambito personale, professionale e sociale”. Da ciò consegue che i rotaractiani dovranno perseguire, nell’agire quotidiano, quei valori che, appunto, elevano ogni rotariano a leader della società. Non è un impegno per così dire “associativo”, è un impegno morale che ha dei risvolti pratici: frequentare il Club non solo per le iniziative più gradevoli e divertenti, ma anche per le riunioni strategiche e di programmazione, dove ognuno è chiamato a fare la propria parte. In secondo luogo, collaborare in modo più attivo e propositivo con il Rotary padrino. Auspico che il Rotaract possa avere, a fronte di maggior impegno richiesto, maggior riconoscimento del proprio ruolo con specifici programmi di Grant a esso riservati.
LB: Quali elementi che possono mutuamente migliorare il Rotary e il Rotaract in questo processo?
AM: Elevate Rotaract offre una grande opportunità di conoscenza reciproca, visto che talora le due realtà hanno poche occasioni di incontro durante l’anno, quantunque sia da sottolineare come nel nostro Distretto molti Rotary dedicano almeno una conviviale all’incontro con il Rotaract, oltre ad alcuni service congiunti. A tal proposito, la presente temperie ha creato, purtroppo, una grande opportunità in questo senso, poiché rotaractiani e rotariani si sono trovati uniti in conviviali digitali e opportunità di service a distanza. I Rotaract sono chiamati a prendere esempio dai Rotary nel plasmare la struttura di club in maniera più organica, nel far crescere più consapevolmente il proprio effettivo e nell’organizzare una più efficace programmazione. Per converso, i Rotary potranno prendere spunto dalla dinamicità del Rotaract, dalla connessione con le nuove professioni emergenti e dalla diversa sensibilità verso nuove forme di servizio, quale ad esempio l’ambiente. Questo processo permetterà inoltre di superare vecchi e nuovi pregiudizi e porrà il Rotaract nel giusto piano di considerazione da parte del Rotary. Infine, una gestione attenta di Elevate Rotaract, si auspica, assicurerà poi un più naturale trapasso dei rotaractiani nel Rotary, senza creare quella cesura nell’affiliazione che ha portato molte valide persone già perfuse dei valori rotariani ad allontanarsi (si spera temporaneamente) dal nostro Sodalizio per perseguire obiettivi diversi, professionali o familiari.
LB: Ritieni che si vada verso una progressiva fusione di Rotary e Rotaract?
AM: Credo che una fusione tra i due club non sarebbe efficace in quanto, sebbene entrambi i club siano animati dai medesimi valori di amicizia, servizio, integrità diversità e leadership, le vie che Rotaract e Rotary percorrono nel perseguire questi ideali sono differenti: non dimentichiamo che il Rotaract porta questo nome in quanto è “Rotary in azione“. Ritengo che fondere Rotaract e Rotary, almeno nel breve termine, comporti delle frizioni. Generazionali innanzitutto, perché le esigenze e i ritmi di un giovane che si affaccia nel mondo del lavoro sono differenti da quelle di un professionista affermato, ma anche all’interno del Club, poiché il modo di vivere la propria affiliazione, le istanze e gli interessi di un socio giovane possono non incontrare quelle di rotariani di lungo corso.
LB: Quali sono le linee programmatiche del prossimo anno sociale?
AM: Il prossimo anno sociale vedrà il D2042 impegnato nel cambiamento, con molte novità. Verranno introdotte tre nuove commissioni, che finora non sono mai state presenti nel panorama Rotaract nazionale: l’Azione Giovanile, la Commissione End Polio Now, che avrà il compito di potenziare questo prezioso service, nato molti anni orsono dall’idea di Sergio Multisch, e la Commissione Ambiente che si occuperà di sviluppare service dedicati al tema della sostenibilità ambientale: il Presidente Internazionale Eletto ha infatti indicato che «un modo per rendere più attraente l’attuale effettivo dei club è di concentrarci sull’ambiente». È stata costituita anche una sottocommissione Scambio Giovani all’interno dell’Azione Internazionale per facilitare l’ingresso nei club dei ragazzi che hanno partecipato agli scambi organizzati dal Rotary. Presterò molta attenzione all’Azione Internazionale anche in ragione degli incarichi che ho ricoperto nel Rotaract Europe.
Il nostro Distretto ha ottenuto, per il prossimo anno, un service nazionale: si tratta del progetto “Rotaractiani fino al midollo” che ha l’obiettivo di organizzare campagne di tipizzazione della popolazione per l’iscrizione al registro dei donatori di midollo osseo: un service particolarmente adatto al Rotaract in quanto l’iscrizione al Registro è possibile solo dai 18 ai 35 anni. Partner di questo Service è ADMO. Promuoveremo anche il Service Distrettuale “Musa”: i club saranno invitati a leggere ad alta voce dei libri; le registrazioni saranno inviate alla Biblioteca dell’Unione Italiana Ciechi. Infine, sarà istituita una Commissione Interdistrettuale con i Distretti Rotaract 2041 e 2050 per un maggiore coordinamento a livello regionale: un traguardo vagheggiato da alcuni anni che finalmente prende forma e che poterà risultati sia a livello di Service, ma anche di eventi e formazione.