Dal 24 ottobre al 6 novembre si è svolta la Rotarian Virtual Race, dedicata a ricordare la Giornata Mondiale della Poliomielite, a raccogliere fondi per la campagna End Polio Now e altresì a offrire un’occasione d’impegno comune e di colleganza per le opportunità e i simboli che una corsa tutti assieme, pur virtuale, può offrire.
Il motto di quest’anno è il Rotary apre opportunità e la Virtual Race, o anche Marathon come qualcuno preferisce chiamarla, ha presentato molte chiavi di lettura in questo senso. Già il meccanismo di adesione così semplice: è bastato scaricare un’applicazione sui nostri smartphone, e poi percorrere della strada, ha rappresentato un esempio di come si possa parlare in maniera diretta senza tante circonlocuzioni alle persone. Le distanze compiute, di corsa o a passeggio, sono state registrate e sommate e alla fine abbiamo avuto i risultati singoli, o collettivi, di club o di distretto.
La quota di adesione ha costituito il contributo a End Polio Now, segnando un esempio che potrà essere seguito anche per altre iniziative di raccolta fondi rivolte ai rotariani e anche a familiari e amici coinvolti in una sfida divertente e utile, oltre che veicolo di informazione e di coinvolgimento nelle nostre attività. Ma è stata anche un’opportunità per fare del moto, certamente utile al benessere fisico e stimolante per ulteriori attività salutari anche in questo periodo di rallentamento e di difficoltà di movimento.
L’iniziativa ha coinvolto la gran parte dei distretti italiani, 9 su 13, anche se l’impegno non è stato poi omogeneo, e ha quindi rappresentato un’opportunità di azione comune e di conoscenza reciproca sotto la bandiera e il simbolo dell’eradicazione della poliomielite, che ci uniscono da molti anni a livello internazionale.
L’adesione individuale è stata lusinghiera, quasi 1.300 sono stati i partecipanti. Avrebbero certo potuto essere più numerosi, purtroppo ci sono spesso, nel mondo rotariano, un’inerzia e un’aura di scetticismo a ostacolare forme innovative di azione comune, che travalichino il sonnolento ritmo delle riunioni settimanali, già peraltro messe a dura prova dalle vicende del tempo odierno.
Non tutto è filato liscio, l’applicazione ha mostrato qualche inconveniente, ma è stata tracciata una strada, che potrebbe portare lontano, indicando una direzione e segnando una possibile tradizione. Anche l’analogia tra la lotta alla poliomielite e la maratona, nella quale i metri finali sono i più duri, ma sono quelli che coronano l’immane sforzo fisico e mentale che li ha preceduti, è molto appropriata, se pensiamo ai pochi casi di malattia che rimangono nel mondo e però anche alla difficoltà di eradicarli totalmente.
Il traguardo dei 40.000 chilometri della circonferenza terrestre, o i 42.195 chilometri equivalenti a mille maratone, a rappresentare il ruolo mondiale del Rotary, è lì ancora da raggiungere, ma è stato solo rimandato giacché, percorrendo anche solo poche centinaia di metri, ciascuno farà una piccola parte di service, contribuendo al successo del club, del distretto, del Rotary International, e potrà ripensare a come nel Rotary ogni contributo è importante per raggiungere obiettivi diversamente irraggiungibili. Opportunità e simboli, un modo per ricordare e valorizzare la Virtual Race. A proposito, l’Anno Rotariano 2020/2021 è il 42° dall’avvio della campagna, come sono 42 i chilometri della maratona: simboli e numeri importanti per vincere e raggiungere i risultati prefissati.