RC Monza Nord Lissone
Inclusione di bambine/i fragili nelle attività sportive
La tenacia e la perseveranza del papà di un bimbo con sindrome autistica hanno costituito le condizioni per dare vita a un progetto volto a favorire l’inclusione, tramite lo sport, di bambine e bambini fragili in un ambiente stimolante e accogliente.
L’attenzione che il Rotary in generale e il Club Monza Nord Lissone in particolare, ha sempre mostrato nei confronti delle varie fragilità che si riscontrano nella nostra collettività, ci ha portato, anche per questo Anno Rotariano 2021/2022 a raccogliere questa sollecitazione relativa alla necessità di promuovere una significativa attività volta a favorire l’inclusione di bambine/i e ragazze/i fragili attraverso lo sport.
L’obiettivo consiste nell’aumentare le opportunità di socializzazione e integrazione del gruppo nel quale ognuno si sente protagonista attivo e può partecipare alle attività sportive, giocare e imparare competenze varie che possano poi essere generalizzate nella vita quotidiana.
L’inclusione e la socializzazione nelle attività sportive possono diventare così cura e benessere per i partecipanti e per le loro famiglie.
Come club ci siamo mossi per verificare la disponibilità dei vari attori: dalla Giunta Comunale al promotore dell’iniziativa, dalla Società Sportiva Virtus all’Associazione La Grande Casa di Sesto San Giovanni, abbiamo avuto la conferma della possibilità di sviluppare e consolidare la fattibilità del progetto. Ci siamo occupati dell’identificazione della sede dove avrebbero dovuto aver luogo le attività dei bambini, per i quali ci siamo anche preoccupati di acquisire le attrezzature necessarie. Dal punto di vista economico, il valore maggiore è rappresentato dal rimborso spese degli istruttori.
È un progetto pilota che si rivolge a 15-20 bambine/i, ragazze/i dall’ultimo anno della scuola dell’infanzia fino al primo anno della secondaria di secondo grado, che presentano problemi di relazione e/o comportamento (es. disturbi dello spettro autistico).
Personale specializzato (una analista del comportamento, educatori professionali, allenatori della Virtus Lissone volontari che verranno a loro volta adeguatamente formati) condurrà i partecipanti, divisi in gruppi opportunamente composti, accompagnati dai rispettivi genitori (anch’essi fruiranno del percorso formativo), in un percorso educativo della durata di circa 30 settimane.
Al termine del progetto pilota la relazione finale sarà in grado di mostrare i progressi raggiunti individualmente dai partecipanti, conterrà l’eventuale opportunità di introdurre modifiche rispetto all’impostazione iniziale e potrà porre le basi per la programmazione delle repliche successive.
Per informazioni contattare:
Alberto Bertolini
alberto.bertolini50@gmail.com