RC Sacile Centenario
Armando Cimolai è una nostra “antica” conoscenza: la famiglia Cimolai, Albina e Armando, tra l’altro sono i genitori della nostra socia Ivana. Se la Signora Albina ha tenuto le fila della famiglia rispettando il ruolo del marito, il Sig. Armando si è preso l’impegno di esprimersi al meglio nel lavoro e pare che ci sia riuscito, anche molto bene. Al Sig. Armando è stata assegnata anche dell’onorificenza di “Grande Ufficiale al merito della Repubblica Italiana”. Sono sposati dal 1951 ed hanno tre figli. L’inizio dell’attività lavorativa ha inizio nel 1949, quando Armando inizia come fabbro, ma ben presto intuisce che le prospettive per il futuro sono interessanti e nel 1954 inizia a sviluppare la sua azienda con la costruzione di strutture di acciaio per edifici industriali e militari, costruisce 3.000 mq di officina. Poi la sua intraprendenza lo porta ad assumere impegni a livello nazionale. Nel 1968 lo sviluppo della tecnologia dell’acciaio nel campo delle costruzioni civili, industriali, militari e nel settore dei ponti, lo induce a iniziare la costruzione di un nuovo stabilimento in una vasta area industriale con possibilità di raccordo ferroviario, nella zona di Polcenigo (PN), dotandolo dei più moderni impianti anche per la costruzione di “Travi saldate”. Negli anni successivi inizia ad avere anche interessanti quote di mercato estero, nel 1976 la produzione della Società viene esportata per il 60%! Quello che accadrà negli anni a seguire è ancora più interessante! Dopo aver più volte ampliato gli stabilimenti di Pordenone e Polcenigo adeguandoli all’acquisizione di sempre più vaste aree di mercato in Italia e all’Estero, dovuto anche all’inserimento di nuovi prodotti (ricoveri per aerei, apparecchi di appoggio per ponti ed altri) realizza il terzo stabilimento in Comune di Roveredo in Piano (PN) ritenuto il più avanzato tecnologicamente, anche per l’impiego nel processo produttivo, per la prima volta in Italia nel settore in cui opera, di robot. Nel 1998, considerati i positivi risultati ottenuti ed i possibili ulteriori
sviluppi dell’attività produttiva dell’azienda di San Quirino, Armando Cimolai amplia il campo di attività di tale azienda con la realizzazione di un nuovo stabilimento produttivo nel Comune di San Giorgio di Nogaro (UD), dove intravede la possibilità di costruire una banchina di attracco per il trasporto di elementi strutturali di più grandi dimensioni. Qualche anno dopo, nel 2004 è costituita la Cimolai Technology, società che, a Carmignano di Brenta, costruisce gru portuali e civili di grandi dimensioni e portate, e apparecchiature speciali di sollevamento, di movimentazione e trasporto con commercializzazione in tutto il mondo. Nel 2005 gli è conferito dall’Università di Trieste il titolo d’ingegnere a Honoris Causa. Questo è l’ospite che ha illustrato un tema interessantissimo: “Una vita dedicata all’industria”. A novanta anni si può essere ancora giovani, sempre che, come dice qualche filosofo, si sia vissuto in modo verticale e non solo orizzontale. E Armando Cimolai ci ha fatto capire di averlo fatto. Ci ha fatto percorrere la sua vita e la sua fortuna partendo solo dalla volontà di riuscire. È la determinazione, la convinzione e l’amore che l’hanno accompagnato e spinto, nonostante le banche. È questa gente, questi “capitani coraggiosi” che hanno fatto grande l’Italia. E dall’avventura nazionale a quella internazionale, impegnativa e ricca di nuove incognite, il passo è breve. Con il sudato e meritato riconoscimento di essere tra le poche imprese a poter affermare a livello mondiale primati tecnologicamente significativi nel campo delle grandi costruzioni.