Ho trovato un filo conduttore tra l’Assemblea dello scorso anno e il recente Congresso per l’anno rotariano 2017-2018:
- la passione;
- la coerenza obiettivi prefissati / risultati conseguiti;
- lo spirito di servizio del Distretto verso i club attraverso l’azione intrapresa per allargare gli spazi rotariani (p.e. accordo regione Lombardia) e la a diffusione di progetti / service già esistenti con l’invito a metterli a fattor comune.
Nuovi club
All’inizio ero perplesso, ora sono favorevole al punto che, in linea con la decisione assunta dal mio club, sto già dando il mio contributo da “padrino”. È sterile e non porta a nulla il contrapporre il “nuovo” al “tradizionale” o i “giovani” agli “anziani”. Ben vengano sia i “nuovi” che i “tradizionali” se entrambi rispettano i valori e i principi del Rotary all’insegna dell’attività rotariana o forse meglio “proattività rotariana” aprendosi al mondo che ci circonda.
Proattività rotariana
La “proattività” è figlia della passione. Se non c’è passione, di sicuro non c’è “proattività”.
A buon intenditor… poche parole!
Carlo Mescieri, Busto-Gallarate-Legnano “Castellanza”.