Siamo arrivati alla fine di questo intenso anno Rotariano e un cenno agli aspetti salienti mi sembra opportuno.
Tutta la squadra Distrettuale ha cercato di fornire opportunità ai Club e di incrementare la passione dei Soci, i Presidenti di Club in primis, per il Rotary.
Passione per agire; passione per partecipare.
La passione è stato il motore che ha mosso tutta la squadra e penso che sia emersa in modo chiaro e spero che sia stata contagiosa.
Se aumentiamo la passione dei Rotariani ogni anno, non potremo fallire.
Con passione abbiamo parlato di identità del Rotariano, del Distretto e del Rotary International.
Una volta individuata con chiarezza l’identità del Rotariano (Integrity, Diversity, Fellowship; Service; Leadership), non ci sono motivi che possano ostacolare la ricerca di nuovi soci che abbiano quelle caratteristiche e quindi vengono rimosse tutte quelle pseudoscuse con le quali si cerca di ostacolare l’ingresso di nuovi Soci o, addirittura, la costituzione di Nuovi Club.
La nascita di nuovi Club, altro elemento saliente di quest’anno, deve diventare un evento normale nella vita del Distretto e dei gruppi.
Se i nuovi Club nascono in modo corretto, e cioè alla luce del sole, dopo un confronto con tutti i soggetti Rotariani coinvolti, dopo aver approfondito i diversi punti di vista, a volte anche dopo un’aperta ed animata discussione, se hanno basi solide e Soci con le caratteristiche Rotariane, costituiscono una ricchezza non solo per il Rotary International ed il Distretto, ma anche per i Club esistenti.
Al Congresso abbiamo visto che lo stimolo che porta un nuovo Club contribuisce addirittura a rivitalizzare i Club del Gruppo già esistenti che infatti, in tre casi su quattro, hanno addirittura incrementato la loro azione umanitaria ed il numero dei loro Soci, invertendo il trend precedente.
Durante tutto l’anno abbiamo cercato di far capire che la base del Rotary è nei Club, mentre la sua forza è nella rete; se ci si ferma alla dimensione del singolo Club, si sceglie di vivere un Rotary più piccolo, non per questo necessariamente meno rilevante, ma sicuramente con meno stimoli verso l’esterno e minori opportunità.
Se si sceglie di vivere un Rotary con gli altri club del Gruppo o del Distretto, si partecipa ad una realtà di dimensione decisamente maggiori, che offre stimoli differenti, come è stato evidenziato al Congresso.
Se poi si sceglie di vivere il Rotary nella sua interezza, a dimensione Internazionale e quindi con il coinvolgimento nella Rotary Foundation, che premette di partecipare ad una realtà dalle dimensioni e dalla rilevanza incommensurabile, si possono ricevere stimoli e gratificazioni decisamente superiori.
Quindi, e per concludere: più passione, più partecipazione e più rilevanza, perché a stimoli maggiori, corrisponde una maggiore gratificazione personale.
Buon Rotary a tutti.
Nicola Guastadisegni