Una ex rotariana di un Club di Roma, trasferitasi a Milano per lavoro, ha chiesto informazioni riguardanti i club del territorio di Monza con l’obiettivo di riprendere la sua attività rotariana. Questa è stata per me una bella occasione per riflettere sulle caratteristiche del Gruppo Brianza 1 e dei suoi club.
Ho cercato, in primo luogo, di illustrarle il contesto in cui questi Club operano. Il nostro territorio ha alcune caratteristiche che tutti quanti pensiamo di conoscere, ma senza dubbio non completamente: ad esempio, la provincia di Monza e della Brianza è la seconda, in Italia, per densità abitativa, in particolare Monza è il terzo comune della regione per numero di abitanti.
La Brianza fa parte dell’importante “Pentagono industriale”, i cui cinque vertici sono Parigi, Londra, Amburgo, Monaco di Baviera e Milano. La Brianza dunque può essere così annoverata tra le regioni-motore dell’economia italiana ed europea: il suo capoluogo Monza ben ne interpreta le caratteristiche con oltre undicimila imprese di cui più della metà nel settore manifatturiero e dei servizi, molte delle quali rappresentano delle eccellenze nei settori più avanzati.
In seguito, le ho parlato del Gruppo Brianza 1, costituito da 6 Rotary Club (Monza, Monza Brianza, Monza Est, Monza Nord Lissone, Monza Ovest, Monza Villa Reale) che sono attivi sul territorio di Monza e di alcuni Comuni limitrofi: un Gruppo variegato, caratterizzato dalla presenza contemporanea di diverse anime, di Club con aspetti molto diversi fra loro e con caratteristiche peculiari, accumunati da una profonda adesione ai principi del Rotary e da una elevata capacità di capire e rispondere alle esigenze del territorio con progetti di notevole impatto, non solo dal punto di vista economico – finanziario, grazie all’impegno dei soci ed al contributo della loro elevata professionalità.
Già la data di fondazione racconta molto sulle caratteristiche dei Club del Gruppo: accanto a Club storici, che hanno festeggiato più decennali di attività, che hanno fatto la storia del Rotary nel territorio e continuano a rappresentare un punto di riferimento per molteplici ambiti della società locale, troviamo Club giovani e giovanissimi che incarnano una capacità diversa di leggere i cambiamenti in atto nella società e di fornire risposte diverse nelle modalità di essere Rotary, allargando così il ventaglio delle proposte del Rotary nei confronti di potenziali Soci.
Sono presenti club che hanno una organizzazione che potremmo definire tradizionale e Club che già dalla fondazione hanno rivisto queste modalità di gestione e di comportamento: non solo in relazione al giorno e orario delle riunioni, alle modalità in cui queste avvengono (conviviale, caminetto, aperitivo), ma anche alla gestione delle quote e all’identità dei singoli club.
Infine, le ho fatto qualche accenno all’identità e caratteristiche dei club, invitandola ad approfondire le realtà ritenute più interessanti mediante un contatto diretto con i Presidenti; identità e caratteristiche che i Soci del Distretto conosceranno leggendo la Newsletter dei prossimi mesi, quando i Presidenti avranno l’opportunità di presentare, singolarmente, il proprio Club.
Barbara Zapparoli AG