Serata fra noi, tutta dedicata alla XVI edizione di BergamoScienza che parte questo sabato, il 6 ottobre, per continuare fino al 21.
Serata sobria, a partire dalla scelta del “piatto unico” che presenta vantaggi di misura e di tempo.
Il presidente Andrea Lombardini parla con entusiasmo della manifestazione e della sua storia. Come altri rotariani in sala è anche ‘parte in causa’ come socio individuale. E alla conviviale si contano molti che a BergamoScienza stanno dando una mano come volontari, sponsor, relatori, insegnanti.
Facile e difficile perciò, per la socia Raffaella Ravasio, attuale presidente di BergamoScienza, parlare della sedicesima edizione.”BergamoScienza è nata per i giovani, continua con loro ad offrire la possibilità̀ di ascoltare alcun delle migliori menti scientifiche, di mettere le mani nei laboratori, di divertirsi. Arte e scienza ci rendono cittadini migliori, vi auguro di portare a casa dal festival qualcosa che ci renda più̀ creativi, più̀ aperti, perché́ anche a noi adulti la società̀ chiede qualcosa per evolvere. Voglio ringraziare questo Rotary non solo perché́ ci sostiene economicamente, ma soprattutto per l’impegno come volontari che ci aiutano a realizzare questo progetto gratuito e libero che ogni anno viene regalato alla città e al territorio. Sono convinta infatti che BergamoScienza SIAMO TUTTI”. Dopo il grazie della presidente, la parola passa a Gianvito Martino, presidente del Comitato scientifico, che ripercorre la storia dal 3 settembre 1999 (vent’anni tondi l’anno prossimo) giorno della firma dello statuto di Sinapsi, l’associazione che farà nascere BergamoScienza. Martino dedica un ringraziamento particolare a Umberto Corrado che ha dedicato quindici anni di lavoro continuo e volontario al festival mettendone in piedi, come segretario generale, la macchina organizzativa.” Senza di lui non ce l’avremmo fatta e difficilmente saremmo arrivati dove siamo”.
Prima di presentare il programma della XVI edizione, Gianvito spiega cos’è lo Science Center di viale Papa Giovanni XXIII: “Un centro permanente di divulgazione che
permette di continuare il festival, 15.000 presenze l’anno scorso, per le attività̀, i corsi specializzati, i laboratori in alternanza, il cineforum scientifico del gruppo giovani. Ma anche un luogo che può ospitare eventi esterni, per esempio delle aziende”. Martino passa poi a ricordare con l’aiuto di alcune slide numeri e volti del festival (in media le presenze al festival sono 150.000) che lo qualificano (a dispetto del nome) fra i maggiori (forse il terzo) festival scientifici al mondo. La storia di questi anni ha molti aneddoti, come per esempio il passaparola fra Nobel, la curiosità di Oliver Sacks che accettò di venire a Bergamo avendone sentito parlare in un bar di New York da un amico scienziato che era stato relatore. Tra l’altro da questi scambi è nato 3 anni fa il festival della scienza di New York che si è largamente ispirato a quello orobico proprio per i rapporti nati fra scienziati e che ha un pubblico di 100.000 persone. Indimenticabile Rita Levi Montalcini, fra i primi supporter, per anni presidente onorario del comitato scientifico e ora ricordata ogni anno con la Lecture a lei intitolata.
Quanto al budget, è piuttosto contenuto rispetto a manifestazioni analoghe, ma ora bisogna pensare anche allo science center e ci sono una serie di idee per il futuro. Anche Martino ha rinnovato i ringraziamenti a tutti coloro, aziende e persone, che rendono possibile il festival.
Dal vivaio degli studenti sono in questi anni uscite anche persone che si sono dedicate professionalmente alla divulgazione scientifica, oltre a restare come volontari, come il biofisico trentenne segretario del comitato scientifico Nicola Quadri.
Quanto al programma, fra le star ci soo il Nobel Craig Mello, che ha scoperto il meccanismo Rna-proteine che ha permesso di modulare a scopo terapeutico la produzione di proteine. Poi lo scrittore inglese Ian Mc Ewan che usa la scienza per i suoi romanzi, l’astrofisica Innocenti che parlerà di rifiuti spaziali, i dinosauri di Horner, i bambini geneticamente modificati dei ricercatori del San Raffaele. Fra i concerti, raccontati dal direttore artistico Alessandro Bettonagli, per Contaminazioni Contemporanee, il brasiliano Gismondi, chitarra a 12 corde, che presenta un programma in anteprima mondiale, e il concerto di musica greca e bizantina con Eleni Karaindrou, considerata la più grande compositrice greca, e Sokratis Sinopoulos, uno dei più importanti suonatori di lira nel panorama internazionale. C’è̀ poi la mostra Black Hole
organizzata da Gamec con Fondazione Meru. Sono poi stati descritti i laboratori aperti nelle settimane del festival e la manifestazione La Scuola in Piazza del primo weekend dle festival, con
una cinquantina di scuole che offronoi loro laboratori. Lo Science Center ha permesso di ospitare altre iniziative del mondo scuola, Maker Faire e Futura, come una sorta di prologo al festival.
Rosella Colleoni, referente per i Rotary, ha sottolineato la necessità di riprendere un rapporto forte e innovativo con tutti i club e di allargare la platea dei soci e degli amici che permettano al festival di continuare a restare indipendente. Anche il presidente Lombardini ha sottolineato la necessità di impegno di tutto il Rotary e manifestato fiducia nei confronti di nuove strade. Concludendo la presentazione della sedicesima edizione, Raffaella Ravasio ha invitato tutti all’inaugurazione, anche con i figli. “Ho sempre puntato sui ragazzi -ha concluso- perché sono capaci di darti la carica. Vedere la loro gioia nel fare le cose è emozionante, in tutte le scuole ho trovato gente speciale e vorrei che anche voi provaste cosa significa aver davanti i ragazzi. Se abbiamo una possibilità, se il paese ha una possibilità è solo puntare su di loro. Quindi portatemi i vostri figli, qualcosa di buono uscirà”.
Le domande hanno riguardato i contributi pubblici (Camera di Commercio soprattutto) e il condizionamento eventuale degli sponsor (nessuno). Aldo Angeletti è intervenuto per sottolineare che BergamoScienza ha contribuito a orientare molti studenti bergamaschi verso studi scientifici e tecnologici incoraggiandoli a intraprendere lavori significativi.
Dal 1° ottobre partono le prenotazioni per i privati (non sono obbligatorie per le conferenze ma assicurano il posto a sedere) e si avvia la distribuzione dei programmi su carta. Sul sito www.bergamoscienza.itci sono le versioni digitali sfogliabili e l’area prenotazioni. Inaugurazione sabato 6 ottobre alle ore 17 in S. Agostino.
Il presidente ha concluso la serata ricordando i prossimi appuntamenti e la visita del Governatore il 18 ottobre.
Susanna Pesenti