RC Monza e Brianza
Sono Amedeo Esposito, Presidente RC MONZA BRIANZA per l’anno rotariano 2018-2019. Nel Rotary dal 2010 affascinato dai progetti realizzati dal Rotary e dal mio Club con la voglia e l’entusiasmo di dare il mio piccolo contributo a tutto questo.
8 anni di vita rotariana, durante i quali, insieme alla squadra del RC Monza Brianza, abbiamo fatto tante cose belle ed il mio impegno è cresciuto sempre di più.
Grande impegno e la difficoltà di dover conciliare una risorsa finita, il proprio tempo, tra esigenze familiari, professionali e rotariane. Ha avuto ragione la forte motivazione di mettersi in gioco direttamente, cercare di essere di ispirazione per realizzare qualcosa di utile e duraturo per migliorare la vita di altre persone, meno fortunate di noi.
Nei miei programmi di Presidente quest’anno anche l’obiettivo di completare la fase di rinnovamento profonda per il nostro club.
Abbiamo attraversato un periodo difficile fino a due/tre anni fa: effettivo in calo, livello di partecipazione scarso, difficoltà ad avviare progetti, difficoltà ad attrarre nuovi soci, scarsa visibilità.
Poi abbiamo avviato un vero e proprio piano di rilancio del club: coinvolgendo tutti i soci per capire in quali aree lavorare, definito un commitment forte da parte del Presidente, Incoming ed Eletto insieme al Consiglio Direttivo per realizzare un piano di rilancio duraturo.
Un nuovo corso che sta producendo i suoi risultati. Il club cresce, affronta service impegnativi, sviluppa relazioni sul territorio, riceve apprezzamenti per quello che fa.
Il segreto è semplice, tutto funziona ed ogni problema si risolve se si riporta il Club ai veri concetti di ispirazione rotariana, orientamenti che spesso si perdono negli avvicendamenti e nel cammino di un Club. Ed è questa la strada che insieme al Consiglio Direttivo e tutti i Soci stiamo percorrendo.
Costruire qualcosa per gli altri attraverso service, anche complessi, che hanno però un grande impatto sul territorio. Avviare a soluzione i problemi delle comunità del nostro territorio e lontane da noi
Questo approccio crea grande motivazione e spirito di appartenenza, una leva fondamentale per far crescere il Club, rafforzare il legame sul territorio e attrarre nuovi Soci.
Un club vive dei suoi progetti, che rappresentano il risultato tangibile della spinta rotariana del gruppo. Quest’anno, accanto alle attività rivolte ai giovani ed il sostegno alla Casa Famiglia San Giuseppe cui abbiamo dato continuità, abbiamo due grandi progetti sul tavolo, uno da completare l’altro da avviare e realizzare.
Il primo “ Una Rete per l’Africa” è la continuazione di un progetto internazionale che ci vede impegnati da anni, insieme alla Associazione Amici di San Francesco di Osnago, per assicurare un futuro ai tanti bambini abbandonati in strada a Nchiru un paesino del Kenia nella contea di Meru (Nairobi).
Il progetto prevede la progettazione e realizzazione di imprese locali satelliti al Villaggio Saint Francis che hanno l’obiettivo di rendere autosufficiente il villaggio stesso che ospita oggi 600 bambini abbandonati in strada. Nel villaggio vivono, studiano, lavorano.
L’obiettivo dell’anno è la costruzione di due grandi vasche per ingrandire l’allevamento di pesci gatto. Oggi grazie alle tre aziende già avviate: allevamento di maiali, allevamento pesci gatto ed una farm per la coltivazione di cereali possiamo soddisfare il 50% del fabbisogno del villaggio, (l’altro 50% arriva da donazioni e adozioni a distanza) l’obiettivo del nostro Club è arrivare al 100% di auto sostentamento
L’altro importante service che abbiamo avviato è a supporto delle persone affette da demenza senile e/o Alzheimer: “Cambiago, Comunità amica delle persone affette da demenza senile/Alzheimer”
In partnership con l’Amministrazione comunale di Cambiago abbiamo avviato questo progetto che si pone l’obiettivo di “rendere la città di Cambiago fruibile anche per le persone malate, in un contesto in cui le istituzioni, le associazioni, le figure professionali e il resto della cittadinanza collaborino per creare una rete che possa coinvolgere le persone affette da demenza senile o alzheimer, senza isolarle o escluderle”
Il progetto ha ricevuto il patrocinio della Federazione Alzheimer Italia che certificherà i risultati ed il loro mantenimento nel tempo.
Un progetto difficile e complesso ma che ha creato un forte legame tra Club e territorio. Il nostro obiettivo è costruire un modello che si possa replicare in altre Comunità della Brianza. Sono stati già avviati contatti con altre Amministrazioni che hanno manifestato grande sensibilità al problema.
Un’area di attenzione nelle responsabilità del Presidente di un Club è la gestione del rapporto con il distretto.
E’ un punto delicato: non sempre tra Club e Distretto c’è un clima sereno che aiuta a lavorare insieme. Spesso si crea asimmetria in questo rapporto. Il distretto cerca di dettare le regole, il club reclama la sua autonomia; da questo nasce una non sintonia. Siamo persone e tutto dipende da come si interpretano i due ruoli: distrettuali e locali a livello di club.
Devo ammettere che nel mio anno rotariano viviamo una fase positiva di questo rapporto. Avvertiamo una maggiore focalizzazione del Distretto sulla sostanza invece che sulla forma.
Durante la visita del Governatore al nostro Club si è parlato più di qualità dell’effettivo che di quantità. Si è parlato della centralità dei progetti per costruire relazioni e visibilità del club e del Rotary in generale. Si è parlato di dialogo continuo e di ascolto dei club prima di prendere decisioni sul territorio che possano impattare negativamente gli sforzi che un club sta facendo per crescere e svilupparsi. Era ora! Si è parlato dell’importanza della comunicazione per dare visibilità alle tante cose belle che facciamo, di usare il distretto come vetrina per trasmettere agli altri club e all’esterno questi contenuti.
Con questo modo di funzionare, senza l’asimmetria a cui accennavo, gli spazi di potenziale conflittualità tra distretto e club spariscono e, insieme, si può costruire un bel percorso rotariano.
Lavorando insieme e integrati, sia con il Distretto sia con i club della stessa area come stiamo facendo, si è molto più forti, si possono mettere in campo progetti molto più ambiziosi a totale vantaggio dell’intera azione rotariana!
E’ questo il livello di relazione che tutti i club auspicano.
Amedeo