RC Seregno Desio Carate Brianza
Istruzione, educazione, formazione: sono chiavi di volta perché i paesi in via di sviluppo possano prendere in mano il proprio futuro, rappresentano un modo per riscattarsi dalla fame, dalla povertà e dalle malattie, significano poter diventare protagonisti dello sviluppo della propria comunità.
La storia del Lacor Hospital è una storia di formazione. I sessant’anni della sua esistenza sono scanditi dalla profonda volontà di concretizzare il processo di africanizzazione e per questo motivo nel 2008 la direzione dell’ospedale viene affidata a tre medici ugandesi.
Da subito i fondatori Lucille e Piero Corti hanno creduto nell’importanza di formare competenze locali: un processo lungo, in cui investire tempo e risorse.
Nel 1973 il sogno di istituire una scuola per infermiere diventa realtà e oggi, con i suoi 743 studenti, il Lacor è un polo di formazione di riferimento per tutto il Nord Uganda.
All’interno dell’ospedale sono presenti le scuole per infermiere, ostetriche, tecnici di laboratorio e assistenti di sala operatoria.
Non solo: il Lacor è sede di tirocinio obbligatorio per medici e farmacisti neolaureati dalle tre Università statali del paese (Makerere, Mbarara e Gulu) e polo universitario per gli studenti della facoltà di Medicina dell’Università statale di Gulu.
In media si diplomano 250 professionisti sanitari ogni anno: molti vengono assunti al Lacor, altri trovano lavoro nel settore sanitario ugandese o presso organizzazioni non governative.
“Africanizzare non vuol dire preparare rapidamente e rimpiazzare un bianco con un nero, ma lavorare insieme per un lungo periodo”; ne era convinta Lucille.
In questo processo, cominciato nel 1973 e ancora attuale, si inserisce anche il Rotary Se.De.C. con il prezioso finanziamento di una borsa di studio che garantisce a una studentessa ugandese, LAMUNU IRENE, la possibilità di formarsi in Ostetricia.
Un grazie sentito ai membri del Rotary Se. De. Ca. per aver festeggiato insieme a noi il 25esimo anniversario della Fondazione Corti nella splendide cornice di palazzo Reale a Milano.
Ma soprattutto perché continuano a credere con noi nel valore, insostituibile, della formazione per il futuro della gente d’Uganda e, con essa, di ognuno di noi.