Alla scoperta del mondo con gli amici rotariani
Quanti sono i modi di viaggiare? Infiniti. Si può viaggiare da soli e poi, al ritorno, dopo sei mesi trascorsi in Patagonia, scrivere un libro e diventare il “modello” dello scrittore di viaggio che tutti cercano di imitare come è successo a Bruce Chatwin. Si può viaggiare a piedi come ha fatto Patrick Leigh Fermor, quando si è messo a girare il Peloponneso descrivendo paesaggi fascinosi, quasi lunari e facendo rivivere storie e personaggi vissuti migliaia di anni prima. Si può viaggiare in un gruppo, composto il più delle volte da persone che a malapena si conoscono e che scambiano due parole al mattino, di fronte a un cappuccino nella hall di un albergo prima di salire su un autobus che li porterà in giro per tutto il giorno. Oppure si può andare in giro per il mondo andando a vivere in casa di amici i quali, ogni mattina, preparano un programma capace di farti scoprire il Paese dove sei ospite, portandoti in un mercatino non segnalato dalle guide turistiche o accompagnandoti in una mostra di auto americane d’epoca o organizzando una cena sulla sponda del fiume Colombus che bagna sia la città di Portland nello stato dell’Oregon sia quella di Vancouver nello stato di Washington negli USA.
È quello che succede quando si è rotariani e si aderisce al programma Rotary Friendship Exchange, conosciuto tra i rotariani con l’acronimo RFE, un programma che favorisce l’incontro di rotariani a livello internazionale, ospitando soci di paesi di tutto il mondo nelle proprie case e nei club di appartenenza. E, in un’ottica di reciprocità, andando ospiti in giro per il mondo nelle case dei rotariani. Chi partecipa a questo progetto sono soci del Rotary da soli, in coppia, con le famiglie o a gruppi ma può aderire anche chi rotariano non è.
Come suggerisce il titolo, alla base del progetto vi è il concetto di amicizia che già da Aristotele veniva caratterizzato dalla reciprocità e dal convivere, ossia dalla comunanza di ideali e di vita. E condividere gli ideali del Rotary attraverso la partecipazione al RFE significa, a livello personale, mettersi in gioco per allagare la propria visione del mondo; confrontare le proprie professionalità e il proprio lavoro in un altro contesto; costruire amicizie durature, conoscere stili di vita, abitudini alimentari, la storia del territorio dove si è ospiti e dei luoghi che si visitano.
A livello rotariano significa capire come ciascuno di noi può aiutare a mantenere una convivenza civile e pacifica tra i popoli, mettendosi a disposizione della collettività, trovando spunti per nuovi progetti e nuove modalità di coinvolgimento e, elemento da non trascurare, individuare partner in tutto il mondo per potere partecipare con successo ai grant internazionali.
Quest’anno il Distretto 2041 ha organizzato un RFE ad agosto negli Stati Uniti d’America, con una prima tappa in Oregon a Portland e poi in South Dakota, a Rapid City. Per chi aveva già avuto l’occasione di partecipare negli anni scorsi a un RFE, come Simonetta Tiezzi, Mauro delle Chiaie, Claudia Galli ed Eleonora Sciarrone, il viaggio negli Usa è stata una riconferma di un’esperienza di viaggio non facilmente ripetibile.
Per Monica Amari e Roberto e Giovanna del Bianco, alla loro prima esperienza di un viaggio RFE, questa occasione ha spalancato gli occhi su possibilità di relazioni e di conoscenze che un normale viaggio turistico non può mai consentire.
L’impressione che ognuno dei partecipanti ha vissuto è stata quella di essere catapultati all’interno di un set cinematografico e recitare da protagonisti lo stesso film, quello che racconta una settimana di vita quotidiana, degli amici americani, del mangiare lo stesso cibo, divertirsi allo stesso modo e conoscere da vicino anche lo spirito e i modi della vita rotariana in America, partecipando alle loro riunioni.
Nei mesi precedenti coloro che ad agosto sono stati i padroni di casa negli Stai Uniti, erano stati ospiti di quei rotariani del Distretto 2041 che hanno aderito al progetto in quanto, se i costi di un RFE vengono sostenuti a livello individuale vi è, comunque, la collaborazione dei Rotary di appartenenza nelle conviviali.
Per organizzare un RFE il distretto deve scegliere una destinazione in un luogo in cui vi sia reciprocità da parte del distretto ospitante e poi individuare l’obiettivo per cui viene organizzato il viaggio. Un obiettivo che può essere culturale, un service o un evento particolare. In sintesi, RFE è una esperienza per conoscere culture differenti e costruire amicizie internazionali. Non è poco in una società come la nostra che non conosce più i limiti delle frontiere e dove l’interculturalità deve essere considerata una opportunità e non una criticità.
Sono perciò aperte le iscrizioni per il prossimo viaggio. Chi vuole conoscere altre atmosfere, altri amici, altri modi di vivere si faccia avanti.
I posti non sono limitati.