Il tema del mese di ottobre del Rotary International attiene a una delle sei aree d’intervento della Rotary Foundation e della sua azione umanitaria: lo Sviluppo Economico e Comunitario. Parlarne oggi, con l’emergenza delle migrazioni epocali in corso, dall’Africa e da Paesi del Medio Oriente coinvolti della guerre, è appropriato. La moltitudine di esseri umani, donne, uomini e bambini, spesso soli, che fuggono da guerre, barbarie di ogni specie, miserie e fame, ed anche le nuove povertà che riguardano il nostro Paese, devono richiamare tutti noi ad agire.
La disparità fra mondo ricco e povero, allarga il solco di quelle discriminazioni sociali ed economiche che il Rotary vuole rimuovere, e s’impegna a farlo agendo localmente e globalmente per generare condizioni di sviluppo nelle comunità.
Il tema richiama i principi dell’Etica della Solidarietà. Siamo sollecitati ad agire per realizzare delle azioni sulle contraddizioni dello sviluppo, sulle privazioni e sulle sofferenze che colpiscono tanta parte della popolazione mondiale.
Come farlo? Occorre agire nelle comunità più povere, per creare condizioni di sviluppo sostenibile, che assicurino la soddisfazione dei bisogni essenziali, il rispetto per l’ambiente, per offrire dignitose condizioni di vita. “Il vero banco di prova per il nostro progresso – sosteneva Franklin Delano Roosevelt – non è tanto se riusciamo a far crescere l’abbondanza di coloro che già hanno troppo, ma piuttosto consiste nel cercare di fornire abbastanza a coloro che hanno troppo poco.”
E’ una visione solidale dei bisogni dell’uomo, che deve scuotere le coscienze, rimuovere l’indifferenza, e stimolare la necessità di fare.
I rotariani hanno questa visione e sentono il peso di questa responsabilità e guardano agli altri come agli appartenenti alla stessa comunità. Migliorare le loro vite e generare le condizioni per un loro progresso sono un atto di civiltà, e non solo la risposta a un problema contingente o a un’emergenza, come talvolta accade. L’obiettivo del Rotary, con l’azione Sviluppo Economico e Comunitario, è di affrontare anche quel dato sconcertante della povertà nel mondo, che rivela che 1,4 miliardi di persone, quasi la metà con un lavoro, vivono con meno di 1,25 dollari il giorno.
Ci motiva l’idea di poter vivere in un mondo migliore e che il bene degli altri sia anche il bene nostro.
Il Rotary International agisce: prevede azioni che riguardano la promozione del lavoro, lo sviluppo di micro e piccole imprese, il microcredito, la formazione e il supporto locale, la dotazione di materiali necessari ad avviare attività economiche, la creazione di nuove leadership locali in grado di aiutare le comunità più povere.
Anche nel nostro Distretto si agisce e ne parla il Governatore Stefano Campanella nella lettera del mese di ottobre. È stato realizzato il progetto “Rotary per il Lavoro”, si realizzano service locali e global grant internazionali, per rimuovere le differenze sociali dovute alle povertà, si finanziano borse di studio per chi s’impegnerà nella vita ad aiutare le comunità indigenti, si promuovono sovvenzioni e progetti per la fornitura dell’acqua per le comunità agricole.
Il ruolo svolto nel mondo, anche in quest’area, dalla Rotary Foundation è di uno straordinario valore. Si agisce, e si deve agire, affinché pace, salute, istruzione e lavoro, siano le condizioni necessarie per il progresso di ogni comunità, in particolare delle più povere.
Anche con le piccole azioni.
Lo diceva bene il Presidente del Rotary International 2006-2007, William B. Boyd “… I piccoli cambiamenti diventano i grandi cambiamenti, e le azioni che possono sembrare innocue diventano azioni con grandi conseguenze”.
Pietro Rosa Gastaldo