Nell’ultimo mese siamo andati a Pisa, Firenze e Roma: tre delle città italiane più belle. Non ero mai stata in questi posti e ho imparato tantissimo della cultura e la storia di queste città. È un momento fantastico quando si va in un posto dove i romani e gli imperatori hanno camminato duemila anni fa. Mi è dispiaciuto un po’ che la gita fosse in inglese perché mi sarebbe piaciuto imparare la storia d’Italia in italiano, però so che i coordinatori erano stranieri come noi. La città che ho preferito della gita è sicuramente Roma. Secondo me quattro giorni non sono tanti e mi piacerebbe tornare subito per imparare di più della storia e passeggiare intorno alla città.
Ma non voglio parlare solo dell’ultimo mese, vorrei farvi sapere com’è andato il mio anno di scambio.
Che tristezza! Tra due settimane dovrò tornare nel mio paese e non so ancora come mi sento. A parte i miei primi mesi in Italia, questo è il periodo più difficile dell’exchange. Sapete perché? Perché io voglio tornare a casa ma mi dispiace lasciare l’Italia e tutti miei amici. Non so quando ci rivedremo, magari il prossimo anno, magari mai. Sono molto indecisa in questo periodo. Tra poco vedrò i miei amici australiani e la mia famiglia vera, ma lascerò tutti i miei amici qua.
Però, è anche bello essere così triste adesso, perché si capisce che questo anno è stato l’anno più bello della mia vita e io ho fatto tantissime cose di cui parlerò per il resto della mia vita. Alla fine, non è male essere triste quando tornerò in Australia, perché significa che ho avuto un anno meraviglioso in Italia.
Non posso dire che cosa mi sia piaciuto di più, se sia il mare o la montagna, ma non vorrei cambiare questa esperienza per nulla al mondo. Alcune posti dove sono andata quest’anno sono: Sicilia, Sardegna, Liguria (tanti posti, e ho mangiato un sacco di focaccia), Firenze, Pisa, Roma, Venezia, Torino, Verona, in montagna tantissime volte, e anche alcune città d’Europa. Ogni volta in questi posti ho imparato qualcosa di nuovo: un nuovo piatto tipico di quel paese o città e un po’ della storia. E in ogni posto ho incontrato persone interessanti che hanno contribuito a dare qualcosa al mio exchange, anche se non li rivedrò più.
Le mie famiglie ospitanti saranno sempre nel mio cuore, e anche la cultura italiana la porterò con me per sempre. Spero che vengano a trovarmi in Australia perché ci sarà sempre un posto nella mia casa per loro.
Questa esperienza non era facile, c’erano giorni in cui ho pensato di tornare a casa e giorni dove volevo stare da sola ma non c’era un momento libero. In alcuni momenti ho pianto dopo aver parlato con i miei genitori o la mia amica migliore. Ma in tutti questi momenti brutti le persone che hanno mi aiutato di più erano gli altri studenti di exchange. Sì, ho alcuni cari amici italiani, però loro non capivano perché in alcuni momenti ero triste e cinque minuti dopo ero felice. Quelle persone che possono capire veramente come mi sento e che possono aiutami sono gli exchange, perché tutti loro hanno sperimentato la stessa emozione di qualche momento no e capiscono la felicità e la tristezza di stare così lontano da casa per un anno.
Alle fine sono molto contenta di aver scelto l’Italia e di tutte le esperienze bellissime vissute durante l’anno.
Grazie a tutti che hanno mi aiutato durante il mio exchange.
Amy Parker-Brovwn