RC Milano San Babila, Milano Castello e Milano Arco della Pace
Durante la presidenza di Giancarlo Pratesi (1986-87) nasce, in seno al Consiglio del Rotary Club Milano San Babila, l’idea di istituire un service consistente in un premio di studio destinato a un giovane laureato particolarmente meritevole. Il Consiglio nomina un Gruppo di lavoro costituito da Marzio Falco, Adolfo Reggiori e Edoardo Rovida, con l’incarico di studiare l’idea e di formulare proposte per la sua attuazione.
Un referendum svolto fra i soci permette di individuare le discipline a cui indirizzarsi per la scelta dei giovani eccellenti. Ai primi tre posti, distanziando nettamente tutte le altre, si classificano, nell’ordine, le seguenti: Medicina, Ingegneria e Musica. Il Consiglio del Club decide allora di istituire il Premio Rotary Club Milano San Babila e di attribuirlo il primo anno a un medico, il secondo a un ingegnere e il terzo a un musicista e così via, a cicli di tre anni. Compiuto il primo triennio, si decide di attribuire sempre il premio a un musicista eccellente, diplomato al Conservatorio di Milano: l’evento assume la denominazione di Premio di Studio a favore di un giovane concertista, nella cui amministrazione è particolarmente impegnato il socio Marco Koliqi, grande musicofilo e, in seguito alla sua prematura scomparsa, avvenuta il 25 ottobre 1992, assume l’attuale denominazione di Premio di Studio Musicale Marco Koliqi.
Nel corso degli anni, il concorso ha ammesso fra i propri candidati giovani diplomati da tutti i conservatori lombardi e ha individuato un numero notevole di autentici talenti musicali e valorizzato iniziative musicali di pregio.
Dal 2017, con l’avvento di Massimo Marnati alla direzione, il Premio Marco Koliqi viene assegnato ai migliori giovani cantanti lirici – dai baritoni ai tenori, dalle soprano alle mezzosoprano – anche grazie all’eccellenza della giuria, dapprima formata dallo stesso Marnati, dal baritono Roberto De Candia e dal maestro Loris Peverada, della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano, cui si sono aggiunti nell’edizione 2018 Markus Laska, importante agente internazionale e scopritore di talenti nell’ambito del bel canto, e, dal 2019, Gianmaria Aliverta, affermato regista di opera lirica conosciuto in tutto il mondo per la modernità della visione scenografica.
Da subito, il concorso ha riscosso un grande interesse a livello internazionale nei conservatori, presso direttori e insegnanti, tanto da raggiungere nel 2017 una settantina di iscritti, e già più di un centinaio nel 2018, provenienti da ogni parte del mondo: tantissimi dalla Corea del Sud e poi da Italia, Francia, Spagna, Venezuela, Cina, Polonia, Stati Uniti, Giappone, Austria, Svizzera, Germania, Costa Rica e Canada.
Il riconoscimento ottenuto al Premio Koliqi è stato utile ai partecipanti, soprattutto a chi si è piazzato nelle prime posizioni. La soprano francese Laura Kieffer, seconda ex-aequo con Francesca Benitez dell’edizione 2017, nell’ottobre 2018 è stata alla Palazzina Liberty di Milano nel ruolo di Gilda in Rigoletto e ha partecipato al cd del Requiem di Mozart, tra le prime voci con l’Orchestra Antonio Vivaldi, oltre a lavorare presso la fondazione del teatro Coccia di Novara. La soprano italiana Francesca Benitez, dopo il Regio di Parma e il Macerata Opera Festival, è stata in scena al Sociale di Como col Viaggio a Reims di Rossini, nella parte della Contessa di Folleville. Il primo classificato, il tenore sudcoreano Bum Joo Lee, già vincitore di diversi concorsi, è lanciatissimo sulla scena mondiale.
Il baritono del Costa Rica William Hernandez, primo classificato dell’edizione 2018, è stato in tournée con l’orchestra sinfonica Rossini nell’importante ruolo di Figaro nel Barbiere di Siviglia.
Il soprano statunitense Megan Barrera (seconda nell’edizione 2018) ha interpretato Violetta nella Traviata di Verdi a Praga e ha ottenuto il primo premio nella quindicesima edizione del Certamen Nuevas Voces della Città di Siviglia.
Il Premio Koliqi, proprio per la notorietà ormai raggiunta nel mondo, è dunque una manifestazione in continua crescita, grazie al sostegno del Rotary Club Milano San Babila e, dal 2019, di altri due importanti Rotary meneghini: il club Castello e il club Arco della Pace. Inoltre, ai tradizionali premi al primo, secondo e terzo classificato, si affianca da quest’anno il Premio della critica, sponsorizzato da Sara Assicurazioni, la cui assegnazione sarà decisa da alcuni dei più noti giornalisti che scrivono di musica lirica, classica e d’opera.
La serata conclusiva dell’edizione 2019 si terrà giovedì 23 maggio nella prestigiosa nuova location della Sala degli Affreschi della Società Umanitaria di Milano, in via San Barnaba 48, anche qui con una formula innovativa: dalle ore 19.30 con cena e dalle ore 21 con un buffet nei chiostri. Il ricavato della serata sarà devoluto a sostegno della campagna End Polio Now, progetto rotariano per debellare definitivamente la malattia in ogni parte del mondo.