Come sensibilizzare la comunità sui temi dei ciechi e degli ipovedenti?
I sistemi più facili sono una cena al buio per i rotariani e una mostra tattile aperta a scuole e cittadinanza. Sembra facile, in realtà non è proprio così, ma il Rotary Club di Saronno, sposando le idee e linee guida della Commissione Distrettuale DEI (Diversity Equity Inclusion), ha trovato delle soluzioni facili e coinvolgenti per proporre e sviluppare questo programma rotariano a scuole e cittadini.
A tutto tatto è la mostra tattile organizzata direttamente da noi rotariani del club di Saronno con idee innovative e semplici da realizzare. Sono stati preparati una quindicina di scatoloni con le sembianze di una sabbiatrice o un’incubatrice. Da un lato, chiuso, ci sono due aperture per inserire le mani e dall’altro lato la scatola è completamente aperta per permettere la collaborazione della guida e a fine esperienza di scoprire cosa si è “visto con il tatto”.
Il visitatore viene accompagnato dalla voce della guida a scoprire tutte le installazioni del percorso. Le mani vengono guidate verso gli oggetti e viene spiegato cosa scoprire e osservare. Un percorso di crescita che tocca vari aspetti.
C’è una parte molto giocosa che inizia dal semplice riconoscimento di oggetti facili come gli elementi di una tavola, percepire le differenze tra vari tessuti o riconoscere oggetti d’uso comune, ma ci sono anche giochi/esercizi più complessi, ma ugualmente divertenti e formativi. Pezzi di forma uguale, ma di diverse dimensioni, oppure di dimensioni uguali ma con forme leggermente diverse con annessa stima dei materiali usati e i due memory, uditivo e tattile, sono le installazioni più complesse da comprendere e guidare, ma alternandole agli esercizi base hanno appassionato tutti i visitatori con risultati sorprendenti.
L’ultima installazione è una sorpresa per tutti, che non vi svelo e a seguire si spiegano alcune curiosità sul braille e sul mondo dei ciechi. Circa 150 studenti e una cinquantina di visitatori sono stati tanto entusiasti dell’iniziativa svolta in Sala Nevera a Saronno che abbiamo dovuto replicare anche al collegio di Gorla Minore con un altro centinaio di studenti e una trentina di genitori. Prossimamente dovremo andare anche in altre città della zona a presentare la nostra mostra.
Bellissimo è stato vedere i giovani studenti che, al termine del loro giro da visitatori della mostra tattile, hanno chiesto di fare loro stessi da guida ai loro compagni, creando il plus inaspettato del team building, cosa che non avevamo previsto al momento di organizzare questa piccola follia. Solo il primo evento ha visto la partecipazione attiva del 50% dei soci del club. Riguardo la cena, invece, il merito è del locale trovato. È necessario avere un locale ben organizzato, in grado di creare veramente il buio totale in sala. Serve avere un’anticamera per adattarsi al successivo buio totale, servono dei ciechi disponibili a fare da camerieri e un’organizzazione in sala precisa. Basti pensare che intolleranze e richieste particolari di menù (che non viene rivelato a nessuno) devono pervenire almeno 48 ore prima dalla cena per permettere ai cuochi, che lavorano in penombra per non far filtrare luce dalla porta della cucina, di preparare e porzionare i piatti speciali con anticipo. Il menù essendo ignoto stimola la scoperta di profumi e sapori. Scoprire la bottiglia d’acqua è una sfida, trovare le posate e il cibo diventano operazioni non facili.
Tutto questo ci ha permesso di sostenere l’associazione https://www.ciechieipovedentisportivivaresini.it aiutando la sopravvivenza della squadra campione nazionale di baseball per non vedenti, fare sensibilizzazione sul tema dei ciechi, ma anche sul semplice aspetto dell’aiuto reciproco.
Andrea Brianza