MARZO 2017
Cari amici,
delle sei aree di intervento promosse dal Rotary e supportate finanziariamente dalla Rotary
Foundation, l’acqua e strutture igienico-sanitarie è forse quella che ha ricevuto la maggiore attenzione da
parte dei Distretti, dei Club e dei singoli rotariani in tutto il mondo. E con buone ragioni.
Cominciamo dall’acqua, un bene che troppo spesso viene considerato inesauribile, ma che in realtà non lo è
e potrebbe diventare in un futuro non troppo lontano causa di conflitti ancor più del petrolio.
In assenza di acqua non c’è vita e questo era già noto nell’antichità.
Dall’acqua dipende la nutrizione, perché senz’acqua non c’è agricoltura, dipende la salute perché senza
acqua sana si diffondono malattie di ogni tipo, dipende l’istruzione, soprattutto del genere femminile, perché
in molti Paesi del mondo le bambine sono destinate ad andare con ore di cammino a prendere l’acqua e
devono rinunciare alla scuola.
Mi piace qui ricordare la Conferenza Presidenziale dal titolo Sorella Acqua che si tenne ad Assisi nell’aprile
del 2011, cui partecipò il Presidente Internazionale e durante la quale fu stilata e firmata la Carta Rotariana
dell’Acqua che si chiude con queste parole: “Il Rotary International non conosce frontiere. L’acqua è un
bene comune che non deve conoscere frontiere. L’azione dei rotariani è ispirata alla cooperazione
internazionale, così da rendere l’acqua disponibile a tutti gli esseri umani indipendentemente dalla
loro razza, età, sesso, classe, reddito, nazionalità e religione”.
Il testo completo della Carta Rotariana dell’Acqua si trova a pagina 135 del libro “Il Rotary e l’Acqua” che il
Governatore Emerito ing. Vito Casarano del Distretto 2120 ha scritto in occasione di EXPO 2015: una
pubblicazione semplice, chiara ed esauriente su tutte le problematiche relative all’acqua.
Con piacere ne consegneremo una copia a chi si presenterà a richiederla alla Segreteria distrettuale.
Svariate e importanti iniziative sono state intraprese dai Club del nostro Distretto nel corso degli anni per
procurare acqua sana dove mancava, soprattutto nell’Africa subsahariana e questo è un indice positivo della
sensibilità dei nostri soci per questo tema.
Non possiamo non citare Aquaplus, che è nato come progetto del Distretto 2040 ad Haiti per risollevare,
partendo dall’acqua, le condizioni di vita di una popolazione agricola in grande disagio. Concluso
positivamente il progetto, in occasione di EXPO 2015, diventato interdistrettuale dei Distretti 2041 e 2042, è
ora una metodologia, una best practiceda riproporre in altre zone del mondo in condizioni simili di disagio ed
è attualmente in corso di replica in Tanzania.
Associato al tema dell’acqua deve essere considerato anche quello delle strutture igienico sanitarie.
Dobbiamo sapere che nel mondo due miliardi e mezzo di persone non dispongono di servizi igienici e che
1400 bambini muoiono ogni giorno per malattie dovute a mancanza di servizi igienici e di acqua sana. E
dobbiamo sapere, cosa apparentemente incredibile, che ai servizi igienici è legata l’istruzione di milioni di
bambine in molti Paesi, soprattutto in India: per la mancanza di servizi igienici che garantiscano la necessaria
privacy, queste sono costrette ad abbandonare la scuola.
Acqua sana e strutture igieniche adeguate sono due esigenze non soddisfatte per la maggioranza della
popolazione della terra.
Cosa può fare il Rotary per contribuire a soddisfare queste esigenze planetarie? Non può certo porsi
l’obiettivo di realizzare opere idriche e sanitarie in quantità tali da risolvere il problema, ma può e deve
studiare, costruire e mettere a punto le soluzioni che possono essere adottate nei vari contesti e che non
consistono solo nella realizzazione di opere, ma anche e soprattutto nella formazione, istruzione, e
coinvolgimento delle popolazioni locali non solo a costruire, ma soprattutto a gestire e manutenere le opere di
cui hanno bisogno.
I progetti di successo del Rotary sono quelli che risultano sostenibili e duraturi e possono essere tali se
comprendono, come nel caso di Aquaplus, la creazione degli strumenti per la generazione di un reddito per la
popolazione beneficiaria che garantisca non solo la sopravvivenza, ma la replica del progetto stesso.
Così il Rotary si pone veramente al Servizio dell’Umanità.
PierMarco Romagnoli