Agnese Collino presenta il suo libro “La malattia da 10 centesimi”

RC Isola Bergamasca

Il Rotary Club Terre di San Marco in collaborazione con il Rotary Club Isola Bergamasca ha ospitato Agnese Collino per la presentazione del suo libro “La malattia da 10 centesimi”.

Biologa, supervisore scientifico della Fondazione Umberto Veronesi, divulgatrice e friulana, Agnese ha scritto un libro che ogni rotariano dovrebbe leggere e avere nella propria biblioteca; infatti il sottotitolo è “Storia della polio e di come ha cambiato la società”.

Spontaneità, semplicità di linguaggio (al bando la terminologia scientifica se non strettamente necessaria) non solo hanno caratterizzato la relazione di Agnese Collino ma soprattutto si ritrovano nella sua fatica letteraria caratterizzata da una scrittura agile, molto fluida e non appesantita da lunghe note a margine che sono sostituite da semplici citazioni delle fonti. Fonti che spaziano dalle pubblicazioni scientifiche, agli articoli di giornale, agli atti parlamentari.

L’idea del libro è nata cinque anni fa, quando ho iniziato a raccogliere testi e fonti – ha raccontato Agnese Collino – ma la stesura è cominciata con il lockdown. Mai avrei immaginato una situazione come quella che abbiamo vissuto. E man mano che il Covid avanzava erano sempre più evidenti le similitudini con la polio anche se si tratta di due malattie completamente diverse”.

Oltre alla storia della polio e degli studi per la realizzazione del vaccino, l’attenzione della scrittrice si è puntata su tre figure che hanno avuto un ruolo determinante nella lotta alla poliomielite: Franklin Delano Roosevelt, Presidente degli Stati Uniti per quattro mandati e forse il più famoso poliomielitico della storia al quale si deve l’attenzione delle istituzioni alla piaga della polio, mentre la moglie Eleanor è stata la madrina della raccolta fondi diffusa (non solo riservata alle persone facoltose come era in uso all’epoca ma a tutta la popolazione) per la ricerca.

Accanto a Roosevelt i due scopritori del vaccino Jonas Edward Salk e Albert Bruce Sabin. Le loro figure vengono tratteggiate non solo nell’ambito istituzionale-professionale, ma anche nei retroscena quelli che oggi potremmo chiamare i “fuori onda”. Si ricorda tra l’altro anche la grande rivalità tra i due scienziati. Agnese Collino ripercorre così il lungo cammino che ha portato alla nascita del primo vaccino (quello di Salk che andava somministrato con iniezione) accolto dal suono delle sirene e delle campane. Un entusiasmo che invece, almeno inizialmente, non ci fu per quello di Sabin (che viene somministrato oralmente e che ha soppiantato il precedente). L’autrice si sofferma anche sulle differenze tra i due vaccini che non sono solo la somministrazione, ma la stessa realizzazione.

Non mancano nel libro accenni all’aspetto legislativo, al problema della responsabilità delle case produttrici e al dibattito sulla vaccinazione che non è argomento solo di oggi.

Quando ho deciso di scrivere un libro sulla polio – ha sottolineato ancora Agnese Collino – mi sono resa conto che in Italia esisteva solo quello di Salvatore Ricca Rosellini (socio del Rotary Forlì)”. Quindi la relatrice, che ha così colmato una grossa lacuna, si è soffermata sull’importanza e sul ruolo chiave svolto dal Rotary International per la eradicazione del polio nel mondo ribadendo più volte che il service è nato grazie al Rotary Treviglio e al suo socio più illustre Sergio Mulitsch di Palmenberg.

Mino Carrara