Al servizio della città – Sensibilizzazione sulla violenza contro le donne

Rotaract Erba Laghi

Violenza contro le donne.
A volte terrorizza, a volte distrugge la serenità di molte vite, a volte viene interpretata con indifferenza e sufficienza.
Parlare di violenza è molto complesso perché ognuno, rispetto alla propria esperienza e visione del mondo, interiorizza il tema in modo completamente differente.
In ogni caso, è d’impellente urgenza fare fronte a questa realtà.
Il 31,7 % delle donne italiane (16-70 anni) ha sperimentato almeno una volta nella sua vita violenza fisica o sessuale.

La questione mondiale non è differente: i dati Istat, ONU, UNICEF parlano chiaro, il problema non si sta riducendo ma anzi in diversi casi, sta peggiorando.
La mia proposta al Club di affrontare questo tema “caldo” risale al 2017 e per realizzare il programma di quest’anno ci abbiamo impiegato 17 mesi.
Mesi in cui abbiamo cercato di comprendere quali fossero le migliori strategie per comunicare, per coinvolgere il pubblico, per attuare dei progetti su misura per il territorio attraverso documentazione, partecipazione a seminari di formazione, riflessione critica sulla società.
Grazie alla serietà, la vicinanza, e l’entusiasmo della maggior parte dei soci sono nate diverse iniziative svolte da novembre 2019 a marzo 2019: Arte contro la Violenza, Stop The Violence, Donne e Costituzione.

25 Novembre 2019, Arte contro la Violenza

Durante la Giornata Internazionale contro la Violenza su Donne e Bambine abbiamo cercato di avvicinarci al pubblico principalmente attraverso l’arte e il teatro.
Durante il pomeriggio è stata installata al Parco Majnoni di Erba Zapatos Rojos, opera di arte pubblica di Elina Chauvet. L’opera era composta da scarpe di donna donate dal pubblico, le quali venivano colorate in loco di rosso e deposte a formare una marcia silenziosa. I visitatori erano chiamati a scrivere un biglietto con una frase o un pensiero da inserire nelle scarpe per lasciare un messaggio significativo.(L’opera è rimasta esposta da domenica 25 novembre a mercoledì 28 novembre).
Importante è stata la partecipazione del pubblico nella raccolta delle scarpe per l’opera: ben più di 120 paia.

Le associazioni che hanno collaborato con noi ci hanno sostenuto molto dalla progettazione alla realizzazione, permettendo a Erba di accogliere una tappa ufficiale e internazionale dell’opera, fatto piuttosto raro per una così piccola cittadina.
Successivamente abbiamo apposto una targa (temporanea) su una panchina: abbiamo aderito a “Posto Occupato” per ricordare tutte le donne vittime di violenza.


Alla sera è stato messo in scena, presso la sala Teatro del NoiVoiLoro di Erba, uno spettacolo teatrale della compagnia “Il Giardino delle Ore” dal titolo “Broken Barbies“, tratto liberamente dal testo di Dacia Maraini “Per proteggerti meglio, figlia mia”.
I fondi raccolti sono stati destinati a Telefono Donna Como/Cooperativa Le Une e Le Altre per sostenere le importanti attività che svolgono da più di vent’anni sul territorio.
La scelta della location dello spettacolo è stata per noi motivo di metaservice: pagando l’affitto della sala, abbiamo sostenuto le attività della Cooperativa Sociale NoiVoiLoro e la costruzione della nuova parte di sede.

L’intera giornata è stata svolta in collaborazione del nostro Rotary padrino, il Comune di Erba, la Compagnia Teatrale “Il Giardino delle Ore”, Innerwheel Erba, Telefono Donna Como e la Cooperativa Le Une e Le Altre.
Stupefacente è stato l’interesse dei media per questo service: radio e testate giornalistiche ci hanno contattato con la volontà di diffondere il messaggio e la notizia del nostro evento (Ciao Como, Radio Como International, La Provincia, Giornale di Erba, Erba Notizie…).

Senza ombra di dubbio, la forte sinergia tra associazioni, coralità organizzativa e diffusione mediatica ci ha portato ad estendere la nostra rete, a sottolineare le nostre competenze in termini di eventi/service di qualità, prima forse un po’ sconosciute e non sempre recepite dal pubblico in modo chiaro.

Stop The Violence, Gennaio-Marzo 2019

Stop the Violence è una campagna mondiale di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne promossa da UN e WAGGGS, che comprende anche un curriculum ludico-educativo per un pubblico molto vasto: da 5 a 20 anni.
Rotaract Erba Laghi in collaborazione con WAGGGS e CNGEI International, ha steso un progetto su misura per le esigenze della fascia d’età 12-13 anni e per la realtà del territorio: i temi della violenza sono ampi e disparati, e relativi anche al contesto sociale del Paese.
Abbiamo deciso di partire dalle origini, scegliendo di sviluppare il tema degli stereotipi di genere.

Dallo stereotipo nasce la discriminazione, la discriminazione porta alla violenza.
Per questo motivo crediamo fondamentale la riflessione critica in questo ambito, utile a interrogare le giovani menti.
Il classico “prevenire è meglio che curare”: parlare di casi veri e propri di violenza a ragazzi così giovani potrebbe risultare impattante, invece operando sullo stereotipo ci si avvicina alla loro esperienza quotidiana più facilmente.

Grazie alla formazione tenuta da Stefania Affatato, responsabile italiana del progetto, e Laura Tentori (CNGEI International) ai soci Rotaract sono state delineate le modalità e le attività ludiche da svolgere in classe. Il seminario è stato molto utile e interattivo, e grazie ad esso abbiamo acquisito delle buone pratiche di comunicazione, affinato le nostre capacità di gestione di situazioni complesse e scandagliato il tema violenza e stereotipi di genere in profondità.
Verso la fine di Gennaio 2019 il progetto prende piede nelle cinque classi seconde della scuola secondaria di primo grado G. Puecher di Erba.
La prima parte del progetto è incentrata sui ragazzi, l’attenzione è su di loro, veri attori protagonisti di queste prime ore: la questione stereotipo viene sviscerata attraverso domande, brainstorming, attività ludiche e analisi del linguaggio dei media (pubblicità) e giochi sugli spot.
Le risposte e le riflessioni dei quasi 120 ragazzi partecipanti al progetto sono state tra le più disparate. A dir poco sorprendente è stato il loro alto grado di coinvolgimento, costellato da racconti di vita quotidiana.
Abbiamo parlato delle pressioni e delle aspettative che la società crea su uomini e donne: ciò ci ha permesso di creare complicità anche con il pubblico maschile, che si è dimostrato curioso e ben disposto a partecipare alle attività proposte con una sensibilità inattesa.

La seconda parte del progetto, inserita prendendo ispirazione dai libri “Storie della buonanotte per bambine ribelli” di Elena Favilli e Francesca Cavallo, vuole narrare ai ragazzi tramite immagini, video e racconti figure femminili più o meno conosciute, viventi o decedute che hanno contribuito a rendere grande la storia dell’umanità.
L’attività è stata interdisciplinare: abbiamo trattato biografie di scienziate, artiste, giuriste, sportive, letterate, attiviste per i diritti umani…coinvolgendo molte materie scolastiche.
Ogni socio rotaractiano partecipante ha scelto personaggi vicini ai suoi interessi; così siamo riusciti a veicolare sincera passione nella presentazione e proporre diversi punti di vista attraverso una pluralità di relatori.
Al termine della nostra presentazione è stato assegnato a ogni classe un periodo storico e un lavoro di gruppo da svolgere nelle ore curricolari con i loro docenti.
I ragazzi hanno scelto dei personaggi femminili da noi proposti.
Il compito di ogni gruppo era produrre un pannello espositivo con una biografia in prima persona singolare (forse un esercizio di stile, ma utile per l’immedesimazione), disegni, informazioni. L’incarico non si limitava qui: la sfida è stata anche sviluppare un metodo per intrattenere il pubblico.
Sì, pubblico poiché i loro elaborati sono stati esposti nella mostra “Storie di Donne” in data 16 Marzo 2019 all’interno della scuola, attraverso un percorso cronologico dal Mondo Antico fino ad Oggi.

Grande e inaspettata è stata la partecipazione: più di duecento persone sono accorse ad ascoltare i nostri ragazzi e le loro storie di donne. I ragazzi sono riusciti a creare videogiochi, quiz, giochi, video, presentazioni multimediali per divertire il pubblico, incantando organizzatori e partecipanti in egual misura.
Emozionante è stato vedere il grande impegno, la vivacità nell’esposizione e la voglia di comunicare un messaggio semplice ma altrettanto importante.
Inoltre, i ragazzi di terza hanno partecipato alla mostra creando un podcast apposito, raccogliendo interviste e impressioni del momento.
Il pubblico è stato anche chiamato a votare il personaggio femminile più interessante.
l tre personaggi più votati, comunicati all’Amministrazione Comunale, si spera possano diventare i prossimi nomi a cui intitolare le nuove vie di Erba.
Fondamentale è stato l’appoggio e il supporto del dirigente scolastico Simona Anna Toffoletti, che ha creduto profondamente nella validità del progetto, e della prof.ssa Patrizia Calcaterra che ha seguito con passione e cura la parte organizzativa.

Il 26 maggio 2019 il service “Stop the Violence” è stato premiato come secondo miglior service del distretto Rotaract 2042.
Per la prima volta in Italia Stop the Violence approda nelle scuole con un’attività così articolata. Speriamo vivamente che questa esperienza possa proseguire.
Stop the Violence – come declinato da Rotaract Erba Laghi – va al di la della mera sensibilizzazione su un tema di attualità ma è anche occasione di confronto, formazione (sia rotaractiana che scolastica), scambio, crescita reciproca, comunicazione di valori e passione.

Chiara Ghizzoni, Presidente Rotaract Erba Laghi

Donne e Costituzione, 30 Marzo 2019
Il progetto Stop the Violence, ha avuto un’interessante seguito nella mattinata di sabato 30 marzo: durante le ore di lezione della professoressa Calcaterra, si è svolta un’interessante discussione tra i ragazzi della 3° C e alcuni soci del nostro club, intitolata Costituzione e Donne. Come si può facilmente intuire dal titolo, si è parlato della legge fondamentale dello Stato Italiano e dell’impatto che essa ha avuto e ha tuttora nel percorso di emancipazione sociale delle donne e nel raggiungimento di un’effettiva parità di genere.

Tale impatto è stato evidenziato principalmente sotto due aspetti: l’apporto che le madri costituenti hanno dato alla stesura della Costituzione e gli strumenti che essa fornisce per prevenire e condannare le discriminazioni di genere. L’incontro è stato strutturato in due distinte parti: nella prima ora e mezza i soci del nostro club hanno illustrato ai ragazzi il contesto storico nel quale la costituzione è stata pensata e redatta, parlato della sua struttura e delle sue finalità, raccontato l’organizzazione che essa conferisce alla nostra Repubblica e commentato i primi dodici articoli, i cosiddetti principi fondamentali. 

L’ultima mezz’ora è stata invece caratterizzata dall’attività di gruppo in cui i ragazzi sono stati gli assoluti protagonisti; nello specifico essi sono stati messi a confronto con alcune reali situazioni di discriminazione, quali ad esempio la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti e la disparità salariale, invitandoli a riflettere sia su quali principi della Costituzione fossero violati da questi comportamenti sia sugli atteggiamenti da adottare per contrastare simili malcostumi. Infine i nostri soci hanno lanciato un quesito ai ragazzi chiedendo loro di indovinare la percentuale di donne all’interno dell’Assemblea Costituente: è interessante notare come non solo tutti loro abbiano sovrastimato tale valore ma che anche i più pessimisti abbiano ipotizzato una percentuale più che doppia (10%) rispetto a quella effettiva (4%); ciò mostra chiaramente come quel primissimo e importantissimo passo compiuto dal nostro Paese verso il pieno riconoscimento dei diritti civili e sociali delle donne sia ormai ritenuto insufficiente dal nostro comune sentire.

Samuele Sala, Presidente Incoming Rotaract Erba Laghi