Aquaplus difende l’acqua dai predoni sudanesi

Aquaplus informa n.4 

Aquaplus, il programma dei distretti 2041 e 2042 del Rotary che combatte la sete e la fame nel mondo, oggi è articolato in tre progetti: Haiti, Tanzania e Sud Sudan. Il programma è nato in terra lombarda, come quello della eradicazione della poliomielite (oggi denominato End Polio Now), fiore all’occhiello del Rotary.

Il programma Aquaplus sarà presentato alla Convention del Rotary International a Honolulu, grazie alla sua coerenza con le aree di intervento della Fondazione Rotary, e ha ricevuto contributi economici e sostegno da parte non solo di diversi club dei distretti 2041 e 2042, ma anche da club di altri Paesi.

I club Rotary possono sostenere il programma con la divulgazione nel Rotary e nella società civile, la raccolta dei fondi tra i soci Rotary e l’individuazione di società, banche e donatori che possano contribuire ai progetti in corso.
Anche i singoli rotariani possono essere di aiuto in questa ricerca, divenendo parte attiva del gruppo di lavoro coordinato dal PDG PierMarco Romagnoli.

È utile visitare e far visitare il nostro sito ufficiale.

AQUAPLUS IN SUD SUDAN
Dopo i progetti intrapresi ad Haiti e Tanzania, a Juba, in Sud Sudan, è stato avviato un progetto finalizzato allo sviluppo dell’agricoltura locale, partendo anche in questo caso dalla disponibilità di acqua.
La zona è quella della periferia della città, dove 10.000 contadini si sono trasferiti in cerca di sicurezza dalle bande di predoni armati che infestano i territori interni. Completata la mappatura dei villaggi, si inizierà a progettare un sistema idrico per l’irrigazione, prendendo l’acqua che dal Nilo Bianco che scorre nelle vicinanze dell’area prescelta per l’intervento.

L’acqua destinata ai consumi della popolazione verrà invece ricavata da una rete di pozzi, scavati nelle zone individuate tramite esplorazione satellitare.

È stata completata la prima attività preliminare necessaria allo sviluppo del progetto: la mappatura dei tre villaggi beneficiari (Molobor, Nyuwa e Piaity) alla periferia della città. In realtà, i villaggi sono strutture disperse su un vasto territorio, per le quali le autorità locali non possiedono mappe adeguate. Queste carenze di informazione sono state largamente colmate con l’aiuto dell’Archidiocesi di Juba e del Rotary Club Juba.

Il completamento del lavoro è stato possibile grazie al coinvolgimento di brother Bernhard, comboniano di origini tedesche, ormai da molti anni a Juba, e grazie alla collaborazione del Ministero delle Infrastrutture che ha fornito un tecnico specializzato e l’attrezzatura per il rilievo GPS.

A seguito di questa attività è partito il censimento degli abitanti che consentirà di sapere, per ogni abitazione, il numero di persone divise per uomini, donne e bambini. Il costo di queste prime attività è stato di circa 8000 $.

Con questi dati si potrà avviare la progettazione del sistema idrico per la presa (tramite pozzi) e distribuzione dell’acqua potabile.

All’esperienza dell’amico Donato Peduzzi è stata affidata la preparazione della application per un Global Grant che dovrà finanziare le fasi iniziali del progetto.

PROGETTO TANZANIA
Si sta predisponendo l’application di un Global Grant per l’inizio della seconda fase (vedi newletter dello scorso mese)

QUINTA FASE DEL PROGETTO HAITI
Concluso il Global Grant per 38 mila $. La lotta alle aflatossine nei prodotti agroalimentari è avviata su basi scientifiche e su una maggiore consapevolezza di contadini e consumatori.

Un’estensione della zona di intervento viene ora realizzata grazie a una Sovvenzione Distrettuale, per un costo complessivo di 10.000 $, che permetterà anche la missione di un rotariano e un docente UNIMI per il follow up dell’intera operazione.

Stiamo cercando di coinvolgere i rotariani di Pétionville (zona alta di Port au Prince) per predisporre una catena di distribuzione commerciale dei prodotti della Unità di Trasformazione, in fase di ripartenza dopo l’arresto dovuto ai danni prodotti dall’uragano Matthew.