Nel 2020 il Programma ha ottenuto progressi importanti, malgrado la crisi globale
È inutile dire che a causa del virus questo anno 2020 che sta giungendo al termine ha visto una riduzione delle attività più o meno in ogni settore ed anche le attività di Aquaplus ne hanno risentito. Ciò nonostante, grazie alla continuità dell’impegno del gruppo di lavoro, si sono conseguiti anche quest’anno dei successi non irrilevanti.
Innanzitutto, appena le prescrizioni sanitarie hanno permesso – con le dovute precauzioni – l’incontro dei soci fondatori per l’atto costitutivo, si è potuto dare veste giuridica al Dipartimento Aquaplus costituendolo – il 20 luglio scorso – in Associazione Aquaplus.
Per quanto concerne i progetti, il risultato più significativo è stato il completamento e la consegna alla popolazione dell’impianto idrico nei villaggi di Kisiju e di Mavugna in Tanzania. Si è anche avviata la pianificazione delle fasi due e tre del progetto Aquaplus-Tanzania: l’utilizzo ottimale del territorio e la creazione di un reddito per la popolazione: in questo caso si tratta della raccolta e della lavorazione degli anacardi.
Ad Haiti si sta costituendo un gruppo di lavoro, con altri club e distretti italiani, per la realizzazione nell’isola di Goâve, al largo della capitale Port-au-Prince, di un progetto analogo al primo progetto Aquaplus, a Les Cayes.
In Sud Sudan, nonostante la pandemia ed una esondazione eccezionale del Nilo, si è potuta approfondire la localizzazione dei pozzi da perforare nei tre villaggi scelti per il progetto Aquaplus in quella regione e si è avviata la redazione della domanda per un Global Grant relativa alla prima fase: fornire acqua sana alla popolazione.
Piace infine osservare che è stata di grande soddisfazione la scelta da parte dell’Institute Europa, che si è tenuto ad Amsterdam l’ottobre scorso, del Programma Aquaplus come uno dei tre progetti europei più significativi del Rotary nel settore dedicato al miglioramento delle condizioni economiche e di vita di popolazioni in difficoltà.