RC Milano San Babila
Nella meravigliosa sede di palazzo Visconti, martedì 16 ottobre, il Club Milano San Babila ha invitato due illustri relatori: il prof. Rosario Sorrentino, noto neurologo e scrittore, intervistato dalla dott.ssa Melania Rizzoli, medico, scrittrice anch’essa e politica, ora Assessore alla Regione Lombardia per l’Istruzione, Formazione e Lavoro.
Al termine della cena nell’originaria sala da ballo del Palazzo del XVII secolo, il professor Sorrentino ha raccontato ai quasi 100 ospiti presenti, come è nato il suo ultimo lavoro: Attacco di Panico: a un passo dalla Libertà, edito da Mondadori.
Dopo i due saggi pubblicati “Panico” e “Rabbia”, sentimenti che diventano purtroppo malattie cosi attuali della nostra società, questa volta il professore sceglie la linea narrativa del romanzo, più fluida, agile, senza capitoli ed interruzioni, dove la storia della protagonista, la scoperta della malattia e la drammaticità del convivere con essa coinvolgono il lettore con crescente coinvolgimento.
Il prof. Sorrentino individua nell’ attacco di panico un nemico subdolo, un “urlo del cervello” come lui stesso lo definisce che, in Italia, ha colpito almeno una volta nella vita ben 10 milioni di persone. Importante però distinguere tra Paura e Panico, talvolta erroneamente confusi o assimilati: la paura va riconosciuta ed apprezzata, accettata. Non solo è una risorsa importantissima, ma senza di essa non ci sarebbe stata evoluzione nella storia dell’umanità. Il Panico può invece divenire una vera e propria malattia nel momento in cui si ripete con frequenza e diviene invalidante per chi purtroppo lo vive. I suoi attacchi si scatenano all’improvviso, senza una causa certa, riconoscibile; possono coinvolgere molti organi del nostro corpo e dare origine ad una tale ed ampia pluralità di sintomi che spesso la diagnosi non è semplice. Ma il tema costante che accomuna ogni attacco di panico è la terribile sensazione della morte imminente.
Un tema che ha reso la serata organizzata dal Presidente Avv. Wolfango Ruosi particolarmente piacevole e l’interessante tema non poteva che suscitare numerosissime domande su questa malattia che deve essere curata prima che si cronicizzi.