Bisogna mettersi in gioco!

L’importanza della partecipazione attiva alle iniziative del Distretto

«La vita è fatta da un 70% di stress e da un 30% di agitazione, più un altro 22% che rappresenta… TUTTO, ovvero il business!».

Una battuta del Milanese Imbruttito dal palco del teatro La Campanella di Bovisio Masciago fotografa in chiave comica la parte peggiore del mondo moderno. Oggi è tempo, guarda caso, anche di bilanci di fine Anno Rotariano e cerchiamo di fare il punto della situazione a pochi giorni dal cambio delle presidenze sui rapporti Rotary e Rotaract i quali, grazie all’ultimo Consiglio di Legislazione (COL), sono diventati ufficialmente un’unica famiglia.

Come commissione R4R (Rotary per il Rotaract) siamo molto contenti del lavoro fatto da tutti i club Rotaract, che hanno saputo organizzare bene eventi, raccolte fondi e service.
Facciamo una brevissima panoramica citando solo gli ultimissimi eventi di fine aprile e inizio maggio, periodo in cui ho visto la miglior collaborazione Rotary/Rotaract.

Il Rotaract Brianza Nord ha organizzato uno spettacolo con alcuni degli attori di cabaret più in voga oggi grazie alla TV e hanno fatto centro, divertendo, divertendosi e facendo del bene. Hanno raccolto fondi chiedendo un’offerta libera come ingresso e il pubblico ha risposto con entusiasmo agli sketch degli attori sul palco.

Il Rotaract di Erba ha organizzato la Cena da Paul, una serata dove gli ospiti sono stati serviti ai tavoli e hanno mangiato quanto preparato dai ragazzi del Club e dalle tre ragazze exchanger ospiti nel territorio. Sotto la guida dello chef e della Presidente Chiara è stato un successo sotto l’aspetto di team building, di organizzazione, gestione dei tempi in cucina e in sala e delle risorse umane che non ha eguali. E ci siamo anche divertiti!

A Saronno si è svolta una delle tappe del Clean Italy, dove con rulli, pennelli e vernice sono stati riportati in condizioni decorose dei muri vandalizzati da scritte e disegni osceni. Paolo ha creduto in questo progetto, molto apprezzato dalla città e dai cittadini.

Il lato “sportivo” del Distretto, con Milano City Marathon e Rotarun, ha centrato un “duo” di iniziative del RD Filippo che è stato premiato dai risultati nonostante il clima avverso in entrambi gli appuntamenti. Pioggia a Milano, tanto freddo e vento a Seregno che non hanno però impedito di svolgere correttamente le iniziative e le correlate raccolte fondi per End Polio Now, per i camp, e per le iniziative sociali del Distretto… oltre che a farci correre per le vie delle due città.
Due appuntamenti sportivi, uno competitivo e uno amatoriale, per i quali bastano solo un paio di scarpette e la voglia di mettersi in gioco.

Nessuno chiede a noi rotariani di essere più ironici di Woody Allen, di cucinare come Marchesi, di dipingere come Monet o di correre come una lepre per le strade di una città. Si può camminare, si può fare servizio ai tavoli, si possono fare le pulizie o semplicemente fare presenza come hanno fatto alcuni.
Si chiede soltanto di partecipare alla vita dei nostri club Rotaract e viceversa: non dimentichiamoci che in una famiglia i rapporti si vivono in entrambi sensi. Perché non esserci e collaborare? Non limitandoci a una semplice donazione, a un “hanno fatto” o a un annoiato atto di presenza.
Mettiamoci in gioco! Siamo una famiglia e come tale bisogna comportarsi e vivere.

Noi rotariani dove eravamo in tutte le altre occasioni e in tutti gli altri progetti rotariani e rotaractiani?
Ad eccezione di qualche temerario che potete sicuramente riconoscere in alcune foto, non se ne sono visti abbastanza. Un applauso ai molti soci del club di Erba che si sono fidati della “cucina improvvisata”; a correre a Seregno addirittura c’erano due soci arrivati da Clusone, il Club di Varedo e del Seveso ha avuto un ruolo vitale nell’organizzazione teatrale del suo Rotaract, i corridori più incalliti (e non solo) del Distretto erano tutti in pantaloncini e scarpette a Milano e a Seregno, a Saronno c’erano molti soci padrini a dipingere, ma gli altri? E negli altri eventi?
Troppo pochi! Dov’è finito il servizio rotariano? L’orgoglio delle nostre iniziative? L’appoggio ai nostri programmi? La voglia di fare la differenza?

Eppure, noi e i nostri Rotaract facciamo tantissime iniziative molto valide, interessanti e divertenti. Abbiamo fatto attività per tutti i gusti e tutte le idee.
Perché non partecipare? Perché non dimostrare al Milanese Imbruttito che il 22%, il valore aggiunto, in realtà siamo noi, con il nostro tempo, i nostri ideali rotariani di pace e salute nel mondo?

NOI SIAMO IL VALORE AGGIUNTO della società e del mondo, ma per esserlo veramente dobbiamo anche avere il coraggio e la voglia di metterci in gioco, perché solo giocando si può vincere!
Non giocare è una sconfitta sicura.

Andrea Brianza