Dopo la sospensione temporanea del progetto, il Rotary Club di Juba ci rassicura che la situazione generale nel Sud Sudan stia migliorando. Le acque dell’esondazione del Nilo di sono ritirate e molti rifugiati sono rientrati nei loro villaggi originali e che, con la pandemia, riescono in qualche maniera a convivere. Pertanto abbiamo concordato la ripresa delle attività del progetto Aquaplus.
Il RC di Juba vorrebbe prendere la leadership su tutte le attività locali del progetto: la progettazione e la realizzazione degli impianti per l’estrazione e la produzione di acqua potabile con la relativa gestione de-gli appaltatori, la conduzione degli impianti, il training del personale locale, la gestione dei fondi, l’ottenimento di accordi e permessi con i vari stakeholder locali e, eventualmente, anche la richiesta di fondi da altri donatori locali.
Questo approccio è peraltro in linea con le direttive del Rotary International, che chiede di massimizzare il ruolo dei club locali.
Abbiamo concordato di riprendere il progetto e la domanda per un Global Grant della Rotary Foundation. Su questa base, noi da Milano forniremo il know-how del sistema Aquaplus e i fondi che sono già a di-sposizione. Il RC Juba si occuperà di tutte le attività locali. Se otterremo il Global Grant, naturalmente sarà necessario un accordo formale tra le parti.
Considerato che le nuove regole della Rotary Foundation sono più limitative nel finanziamento attraverso i Global Grant e le cifre a disposizione sono inferiori rispetto al passato, abbiamo iniziato un dialogo con la RF per trovare le soluzioni che consentano di finanziare il progetto in modo soddisfacente.
Commissione Comunicazione Aquaplus