Un’iniziativa unica per i ragazzi da tutto il mondo
Ormai è diventata una tradizione, come il panettone a Natale.
A cavallo tra giugno e luglio, per il nostro Distretto è tempo di Camp Milano e anche quest’anno la tradizione è stata rispettata. Ma cos’è il Camp Milano?
Il Camp Milano nasce alcuni anni fa su iniziativa di un numero di rotariani del Distretto che si contavano sulle dita di una mano. Obiettivo? Fare venire a Milano ragazzi segnalati da Rotary Club a livello mondiale per il periodo di una settimana, sia per far conoscere loro la nostra città ma anche e soprattutto per dar loro modo di vivere, seppur brevemente, con coetanei di cultura, religione, colore della pelle diversa dalla propria: ragazzi tra i 18 e i 22 anni.
Eccoci arrivati quindi al Camp Milano 2019. Lo sparuto numero di rotariani si è ingrandito. Gli Officer (come amiamo farci chiamare) sono diventati 14, a testimonianza del gradimento dell’iniziativa. I club che sponsorizzano il Camp sono 8 : Garbagnate Groane, MI Arco della Pace, Giardini, Rho Fiera Centenario, Ovest, Villoresi, Naviglio Grande S. Carlo e il Rotaract Visconteo. A questi si aggiungono gli Officer soci del Castello, del Digital e del Precotto San Michele.
Sabato 29 giugno è la fatidica data per l’arrivo dei ragazzi. Quest’anno provengono da 12 Paesi: Brasile, Bulgaria, Egitto, Finlandia, Irlanda, Israele, Lituania, Polonia, Norvegia, Repubblica Ceca, Turchia e Taiwan. Come al solito le ragazze sono più numerose dei maschietti. Quest’anno 8 “contro” 4. Qui il problema delle quote rosa non esiste! Ci chiediamo: Saranno disciplinati? Ameranno il programma che è stato predisposto dopo lunghi mesi di confronto e dibattito tra gli Officer? Riusciranno a fare squadra?
Insomma ci organizziamo e andiamo ad accoglierli in aeroporto. Li portiamo in albergo dove hanno modo di incontrarsi per la prima volta. Parte il briefing, si illustra il programma e si stabiliscono delle regole con un Officer che gioca il ruolo del cattivo e uno che fa il buono. Subito dopo il primo impatto a cena col classico Risotto alla Milanese e la Cotoletta, entrambi sparecchiati alla velocità della luce. Dopo cena a nanna. C’è chi ha fatto più di 24 ore di volo per arrivare!
Primi passi per Milano con partenza dal Castello, visita della splendida chiesa di S. Maurizio e arrivo al Duomo e alla sua terrazza dalla quale ammirare la città nel suo insieme. Pomeriggio team building: lo show cooking che oltre a insegnare a tutti, uno per uno, una ricetta non facilissima, ha avuto sicuramente il merito di rendere ancora più unito un gruppo che sembrava già nato per stare insieme.
Il giorno dopo l’immancabile “gita fuori porta” con giro del Lago di Como e classico bagno ristoratore. Ogni anno gli Officer fanno a gara per scortare i ragazzi al lago: lasciare la città durante il periodo estivo per andare a prendere un po’ di fresco in una location come quella del lago non è male! E non è male neanche concludere con un altro classico milanese: l’apericena.
L’esperienza, la simpatia e la voglia di far stare bene i ragazzi hanno reso tutto molto più facile e divertente. Orgogliosamente abbiamo visitato la Pinacoteca Ambrosiana, il Museo di Leonardo, la Scala e il suo Museo, sempre tutti con il sorriso sulle labbra e rispettosi della cultura evidente nelle mete proposte, nonostante il caldo che anche durante le visite non ha fatto mancare la sua presenza. Serata ospiti del Rotary Club MI Naviglio Grande S. Carlo per l’unica “cena formale” della settimana.
I ragazzi si sono gustati anche un po’ di relax con un pomeriggio alle terme e uno spaccato della moda italiana all’Armani Silos.
Uno sguardo al futuro a City Life con puntata a Eataly per rispondere alla domanda più volta fattaci: “Ma dove possiamo comprare del buon cibo e vini italiani”?
Infine nel 500esimo anniversario dalla morte di Leonardo era d’obbligo la visita mattutina al Museo della Scienza e della Tecnica con la “Leonardo da Vinci Parade” e il pomeriggio un percorso sensoriale all’Unione Ciechi: esperienza unica e tra le più apprezzate negli anni di Camp.
Mentre si cominciano a preparare i bagagli c’è il tempo per un’ultima vista globale di Milano dall’alto delle torri merlate del Castello Sforzesco.
Eccoci arrivati al farewell dinner con una velata tristezza che coglie tutti. La probabilità di incontraci nuovamente è bassa. Immenso è stato il piacere per tutti, ragazzi e Officer, di trascorrere insieme una settimana. Così domenica 7 luglio, mentre ognuno si accinge a imbarcarsi, è un susseguirsi di messaggi sulla chat whatsapp appositamente creata.
• Thank you so much for this experience Rotary Milano! It has been so fun! Let me know if you someday come to Norway! 😃🇧🇻
• Thank you so much for this experience, I have so much fun in Milan. And nice to meet you guys, it really good memories for me in this summer. Miss you all. Welcome to Taiwan❤❤
• Thank so much for this opportunity of staying in this amazing place with amazing people! Guys give me a call when going to Brazil , you all have a place to stay!
Speriamo veramente di mantenere un contatto con queste persone che anche in così pochi giorni ci hanno trasmesso vitalità, gioia e tante altre emozioni. Ci siamo sentiti veramente utili a un progetto che connette il mondo dimostrando che è possibile convivere con culture diverse nel reciproco rispetto. Di tutto questo non possiamo che ringraziare il Camp per averci accolto nella sua famiglia.
E ora? Si riparte! Un anno vola e vogliamo predisporre un’altra edizione di successo, il Camp Milano 2020. Nella speranza che il numero di Officer aumenti ancora come pure il numero di club che sponsorizzano l’iniziativa. Questo perché ci piacerebbe accogliere a Milano ancora più ragazzi il prossimo anno e magari per qualche giorno in più.
Qualora qualcuno dei lettori fosse interessato a saperne di più può rivolgersi a Jean Claude Pinto – R.C. Arco della Pace – jeanclaude.pinto@gmail.com