– di Andrea Brianza e Gilberto Dondé
Gilby: «Ciao Andrea, stiamo pensando a un progettino in collaborazione con i Lions,. Mi aiuti a fare la locandina?»
Andrea: «Certo Gilby ti aiuto volentieri. Hai detto in collaborazione con i Lions… mmm… va bene, ghe pensi mi!»
Passa qualche giorno e…
Andrea: «Ciao! Nel fare la locandina mi è venuto in mente che, per evitare le solite storie sulle dimensioni dei loghi che non sembrano uguali – uno è più visibile di un altro, non si adattano al fondo, ecc… ne ho fatto uno unico per entrambi. Cosa ne pensi?»
Gilby: «Ma sei impazzito? Ti rendi conto che così farai arrabbiare sia i nostri soci che i loro? Non puoi deturpare il nostro e il loro marchio in questo modo!».
Andrea: «Ah… dici che non posso… ma è carino! Uff… va bene mi rimetto al lavoro».
Mentre, per quieto vivere, rispondo così, penso che non sia giusto limitare la fantasia di un artista.
Passano altri giorni e propongo un altro file a Gilby.
Gilby: «ANDREA!!! Cosa ti ho detto? Non puoi!».
Andrea: «Ok, ma sappi che sto soffrendo a sentire ancora una volta che non posso qui, non posso là… che non posso dare spazio alla mia fantasia. Sono anche modificati…!».
Gilby: «NO!».
Altri giorni, altro lavoro, altre idee…
Andrea: «Allora… visto che state organizzando un raduno di auto storiche… ho pensato a questo. È veramente carino!».
Gilby: «NO! è caotico! È pure in 3d e l’hai inserito in un disegno che non c’entra nulla. È sbagliato come quello con l’unione Rotary/Lions. Non si può fare! Però complimenti per il disegno tecnico».
Andrea: «Ma… se gli cambiassi tono per adattarlo al colore della macchina…».
Gilby: «NO! MAI!».
Andrea: «Allora questo? Semplicemente, un testo con i nostri colori».
Gilby: «NO! NO! NO!».
Andrea: «Ti ho già detto che sembri un disco rotto?».
Gilby: «Si, me l’hanno già detto tante volte, ma non oggi…».
Andrea: «Non dubitavo. Ok… E questo?».
Gilby: «NO! è il caos biblico!».
Andrea: «Anche noioso e monotono! Allora questo? Non può non piacerti! La scritta è il carattere unico e riconoscibile di Alfa Romeo».
Gilby: «NO! NO! E ancora NO! Il carattere non è quello del brand center e la posizione della scritta non è nella posizione corretta rispetto alla ruota dentata».
Andrea: «Gilby devi pensare in modo diverso, aprire gli orizzonti, ragionare in un modo che ci faccia sentire unici e che si leghi all’evento che organizziamo. Non puoi tarpare le ali alla fantasia, all’arte. Non puoi appiattirti sempre sullo stesso disegnino».
Gilby: «NOOOOO! Non è questione di fantasia o di arte. Anzi… lo stimolo artistico sta proprio nel non cadere in queste semplici ed elementari aberrazioni grottesche e di dubbio gusto! Alterare un logo è facile, immediato e semplicistico. Non c’è nulla di artistico, di innovativo o unico nel deturpare un marchio. La questione è che un marchio non può essere modificato. Hai mai visto il logo della Juve in nero-azzurro o il toro della Lamborghini su uno sfondo tricolore francese o sulla bandiera inglese al posto del classico nero?».
Andrea: «BRRRrrrr… Mi vengono i brividi solo a pensarlo. Non toccarmi la Lambo che m’iiiincaa…ttivisco!».
Gilby: «Ahhh… beeene! La Lambo no e il Rotary si? Dimmi… dove sta la differenza?».
Andrea: «…Ehm…».
Gilby: «Lo sai che abbiamo delle linee guida per la creazione e l’uso dei loghi del Rotary? Che è ben specificato cosa si può e non si può fare con il nostro marchio? Che ti spiegano come disegnare correttamente un gagliardetto, filigranare una fotografia o creare una locandina con i nostri loghi? Che l’uso corretto dei marchi, dei colori e dei loghi è per dare un’identità grafica e una rapida riconoscibilità a tutti i nostri progetti, service e comunicazioni?
Ci lamentiamo che la gente non ci riconosce, non sa chi siamo e non credi che usare grafiche fantasiose renda ancor più difficile la nostra riconoscibilità?».
Dopo questo immaginario (e un po’ teatrale) scambio di opinioni riflettiamo sugli argomenti toccati con un attimo di razionalità.
La nostra immagine conta[1]
[1]Quanto riportato nel seguito, è tratto dalla pubblicazione “IDENTITÀ VISUALE E VERBALE LINEE GUIDA 2019/2020” del Brand Center del Rotary
Da oltre 100 anni, il Rotary riunisce leader di tutto il mondo impegnati a usare le loro competenze per passare all’azione e migliorare le loro comunità. La consapevolezza del Rotary è alta. Ma la comprensione del pubblico di chi siamo, di cosa facciamo e del valore che portiamo alle comunità è abbastanza bassa. È importante raccontare la nostra storia in modi che aiutino le persone a capire cosa fa il Rotary, come siamo diversi e perché la nostra opera è importante. Senza questa comprensione, non possiamo raggiungere il nostro pieno potenziale e riunire più persone e migliorare un numero maggiore di comunità in tutto il mondo.
Se parliamo, scriviamo e progettiamo con una sola voce, le nostre comunicazioni appariranno, si leggeranno, e assomiglieranno inequivocabilmente al Rotary. Ciò contribuirà a fornire al nostro pubblico una migliore comprensione di chi siamo.
Un marchio è più di un logo
Quando parliamo del marchio Rotary, parliamo delle qualità e degli obiettivi di base che uniscono tutti i club e i distretti Rotary: è ciò che offriamo alle persone che collaborano con noi, si uniscono a un club o partecipano ai nostri programmi e progetti.
Il nostro marchio riflette la nostra identità, la nostra visione e la nostra essenza, nonché i nostri valori. Rappresenta la nostra cultura unica e il nostro approccio alla creazione di cambiamenti duraturi e positivi.
La percezione delle persone del Rotary deriva dalle loro esperienze con i nostri club e programmi, insieme alle storie che raccontiamo e alle immagini che condividiamo. Comunicazioni del marchio convincenti e coerenti – insieme a una grande esperienza – possono rafforzare il nostro marchio e aiutarci a coinvolgere e attrarre più membri, donatori e partner.
Concentrando le nostre comunicazioni su chi siamo, rafforziamo ciò che il Rotary rappresenta, come ci differenziamo dalle altre organizzazioni e perché il Rotary è rilevante oggi. Questo approccio permette ad ognuno di noi di sviluppare una propria potente dichiarazione sui nostri club e di raccontare collettivamente una storia avvincente e coesa sul Rotary.
I loghi del Rotary[2]fanno parte del nostro brand e rappresentano tutti i nostri club che operano per realizzare cambiamenti positivi e duraturi nel mondo. Quando le persone vedono i nostri loghi, dovrebbero riconoscerli immediatamente come appartenenti al Rotary e come simboli di un’organizzazione impegnata a rendere il mondo un posto migliore.
Solo qualche esempio di un uso non corretto del marchio e un suo uso corretto:
[1]Quanto riportato nel seguito, è tratto dalla pubblicazione “IDENTITÀ VISUALE E VERBALE LINEE GUIDA 2019/2020” del Brand Center del Rotary
[2]Per assicurarsi di utilizzare correttamente i loghi del Rotary, fare riferimento alla pubblicazione “IDENTITÀ VISUALE E VERBALE LINEE GUIDA 2019/2020”, che si può trovare accedendo al Brand Center (richiede registrazione) su My Rotary