Confessioni di una exchanger

Oggi sono 74 giorni che sono qui, a Taiwan, e ormai mi sento pronta anche a chiamare casa questo paese. Purtroppo, il tempo sta volando. Purtroppo, perché non posso stare qui, con la mia vita, i miei amici, la mia host family, in questa situazione per sempre. 
I giorni passano ma comunque sono sempre circondata da nuove esperienze, nuove persone e questo rende ancora possibile provare la sensazione di euforia come se fosse il primo giorno. Sono contenta di come sta andando, sono anche fiera di me perché non avrei mai pensato di affrontare questa esperienza così bene, non voglio peccare di presunzione dicendo ciò, ma comunque sono davvero felice. A scuola va tutto bene, le ragazze non hanno mai avuto problemi a parlarmi, e ora anche i ragazzi iniziano a non essere più timidini con me e stiamo instaurando un bel rapporto. Penso di essere ancora all’inizio con loro ma stiamo migliorando, ci sono molte più conversazioni e so che per loro parlare inglese è difficile e vedere quanto ci provano mi rende felice. 
Proviamo anche a parlare cinese ma dopo tre minuti finiamo a ridere perché magari (senza magari) sbaglio tono e dico tutt’altra parola. 
In questi giorni tre professoresse di inglese mi hanno chiesto di andare nelle loro classi per fare una presentazione sull’Italia, quindi durante la scorsa e questa settimana sto conoscendo ancora più persone (ammetto che dopo questa esperienza, dopo aver fatto migliaia di foto con i compagni di scuola, ho capito che non vorrò mai diventare famosa nella mia vita). Anche con gli exchange students va sempre meglio. Non è mai andata male, ma posso vedere proprio che stiamo diventando sempre più legati in tutto e per tutto. 

Nessun problema neanche con la mia famiglia anzi, anche con loro sempre meglio. Parliamo un po’ più cinese (loro devono parlare a rallentatore per farsi capire da me però dai, qualche passo avanti lo abbiamo fatto). Purtroppo, mi sto sempre più adattando a questo paese, che ho scoperto che ha dei negozi di vestiti molto economici, talmente economici che sto comprando un po’ troppo. Però sono qui anche per diventare più responsabile e di conseguenza devo stare attenta anche a non esagerare in queste cose che mi attraggono molto. 

Non saprei cosa altro dire perché va davvero tutto bene. Sto facendo tantissime cose e mi sto facendo anche tante domande su dove vorrò essere in un futuro perché questa esperienza mi sta davvero cambiando. Ho sempre pensato che nella vita ci volesse un equilibrio, per questo penso che dopo dei momenti troppo belli capiterà qualcosa di meno bello. Ma perché dovrei pensarlo ora che sono felice? Se accadrà, ci penserò in quel momento, godendomi invece questo. 

Sono sempre felice, se non di più. 
Non mi manca l’Italia perché so che torno e questa consapevolezza mi permette di vivere a pieno Taiwan. (Mi manca mangiare la pasta però, questo sì). Un saluto dal Distretto 3502!

Agnese