Cycling to serve

Sicurezza sulle Strade all’insegna del Rispetto

Tutto è cominciato alcuni mesi fa, quando un gruppo di rotariani del nostro Distretto appassionati delle 2 ruote ha deciso di fare qualche pedalata insieme per condividere la comune passione e conoscersi meglio. Da ciò è nata l’idea di associare l’aspetto ludico e piacevole a un impegno in ambito sociale. L’impegno non poteva che essere quello per la Sicurezza sulle Strade.

I dati ISTAT relativi al 2018 ci dicono infatti che:
• le vittime per incidenti stradali sono stati 3.334 con un costo sociale di oltre 17 milioni di euro
• il tasso di mortalità in Italia è del 55,2 contro una media europea di 49,1
• 219 sono stati i ciclisti uccisi (uno ogni 40 ore circa).
Causa principale degli incidenti la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e l’alta velocità.

La categoria dei ciclisti, siano essi professionisti, amatori o semplici mamme, bambini o nonni, registra quotidianamente vittime (non è conteggiata nella presente statistica la numerosità degli invalidi permanenti).
Da anni varie Associazioni e Onlus si battono per l’introduzione del nuovo codice della strada e per un maggior rispetto reciproco tra gli utenti della strada, siano essi automobilisti, motociclisti, ciclisti, pedoni o utilizzatori di monopattino senza riuscire a modificare la situazione. Alla luce di ciò, alcune organizzazioni a fine 2019 hanno deciso di unire gli sforzi e il primo risultato è stato l’effettuazione della Manifestazione Nazionale per la Sicurezza sulle Strade denominata #rispettiamocinstrada, programmata a Roma al Colosseo domenica 23 febbraio alle ore 11.00.
L’intento della manifestazione è stato, da un lato aumentare il pressing sulle autorità politiche centrali dall’altro coinvolgere la cittadinanza tutta in quanto tutta potenzialmente vittima come utente della strada.

Condividendo lo spirito dell’iniziativa, i nostri amici rotariani del Distretto 2041, anche in sintonia con la Fellowship Cycling to Serve Italia, hanno deciso di partecipare in prima fila.
Questa partecipazione “in strada” è stata preceduta sabato 22 febbraio da una riunione – a cui hanno partecipato rappresentanti della FCI (Federazione Ciclistica Italiana), dell’Osservatorio Bikeconomy, dell’ACCPI (Associazione Corridori Ciclisti Professionisti), della Onlus Ass. Gabriele Borgogni nonché del nostro socio Jean Claude Pinto (R.C. Arco della Pace) – nel corso della quale è stata condivisa la necessità di creare un coordinamento tra le decine di Associazioni/Onlus impegnate da anni sul tema della Sicurezza sulle Strade.

Nasce così Ti Rispetto Lab dalla constatazione che degrado, soprattutto etico e disinteresse, stanno generando un logoramento insostenibile della nostra convivenza civile. Un degrado che purtroppo incide negativamente sulla qualità della vita.
Anche le morti sulla strada sono una delle conseguenze di questa situazione, un effetto, anche se tragico.

Ti Rispetto Lab nasce quindi per individuare le cause e proporre soluzioni concrete alla politica, alle istituzioni, alle aziende, ai cittadini.
L’etica, le iniziative sostenibili, la green economy, la qualità della vita nostra e soprattutto dei nostri figli, sono i reali temi prioritari dei quali si parla solo astrattamente e spesso senza le dovute conoscenze, ma che in realtà sono i veri temi del futuro.
Tra le proposte in fase di presentazione da parte di Ti Rispetto Lab alle Istituzioni figurano alcune ulteriori modifiche al Nuovo Codice della Strada, la richiesta di creazione di una figura di coordinamento tra i vari attori istituzionali interessati, a vario titolo, al tema sicurezza stradale (in questo momento vi sono ben 8 Ministeri con diverse competenze interessati al tema) e l’inserimento nei programmi scolastici di un vero e proprio programma di educazione, da modulare in base all’età dei ragazzi, alle loro esigenze e da condurre per tutto il periodo della scuola dell’obbligo.

In parallelo, a seguito dei contatti tra appassionati delle 2 ruote appartenenti alla Fellowship Cycling to Serve, sono emerse nonché condivise esperienze sviluppate da alcuni club quali quelle del Distretto 2050 da parte di Riccardo Gozio. La messa a comune di queste esperienze non potrà che aggiungere valore a quanto come rotariani ci stiamo attingendo a fare sulla sicurezza, ben consci che la complessità della tematica necessita uno sforzo congiunto e sinergico all’interno del Rotary.

La manifestazione di Roma ha avuto copertura sia in ambito social sia sulla stampa (leggi qui e qui) e le parole di Nando Aruffo qui).

In allegato alcune fotografie con la maglia della Nazionale Italiana della Fellowship Cycling to Serve insieme tra gli altri al Commissario Tecnico della Nazionale Ciclisti Professionisti Davide Cassani e del Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco.