Decolla il progetto “Zero vittime sulla strada”

Guarda la registrazione dell’incontro del 16 febbraio.

Il progetto “Zero vittime sulla strada”, nasce per volontà di un gruppo di rotariani della Fellowship “Cycling-to-Serve” e mira a sensibilizzare rotariani e non sul tema della Sicurezza Stradale in Italia, o meglio, dell’attuale insicurezza. Sulle strade italiane gli incidenti hanno causato oltre 3.200 vittime e 240.000 feriti e un costo sociale di circa 17 Miliardi di euro solo nel 2019 (fonte ISTAT), un dato drammaticamente in linea con la media nazionale degli ultimi 10 anni. Numeri che pongono l’Italia al di sopra della media europea con 55 morti per milione di abitati contro i 49 dell’Unione Europea (fonte European Commission per il 2018) e a quasi il doppio del Regno Unito con 28.
Gli incidenti sulle strade rappresentano la principale causa di mortalità per i giovani tra i 14 ed i 29 anni.
Ne abbiamo parlato il 16 febbraio all’InterClub organizzato dal R.C. Ginosa Laterza con altri 7 Club del Distretto 2120, al Governatore Seracca Guerrieri e a numerosi Soci collegati da altri 8 Distretti nazionali. Tra i relatori Jean Claude Pinto – R.C. Milano Arco della Pace, tra i primi promotori del Progetto assieme ai distretti 2050, 2071 e 2080.
La complessità del tema impone ai promotori di coinvolgere il maggior numero possibile di Soci, Club e Governatori dei distretti d’Italia.
Le cause che rendono insicure le nostre strade sono di vario genere e natura.
In primis, le strutture palesano spesso carenze nella progettazione, oltre a scarsa manutenzione e illuminazione. Mancano, o sono mal fatte, le piste ciclabili e le aree pedonali. La segnaletica stradale spesso non è adeguata e abbiamo delle regole obsolete in quel Codice della Strada che da troppo tempo aspetta di essere aggiornato alle nuove esigenze dell’utenza.
Altre cause riguardano, ahimè, i fattori umani. Condizioni psicofisiche non ideali per la guida, uso/abuso di droghe, alcool e farmaci, comportamenti errati (in primis l’uso errato del cellulare o del navigatore), mancata conoscenza delle norme stradali, aggressività al volante e mancanza di “civile rispetto” per gli altri utenti della strada.
La domanda che come Rotariani dei 13 distretti d’Italia dobbiamo porci è: “La qualità del nostro servizio può migliorare la situazione attuale e farci raggiungere l’obiettivo zero vittime sulla strada?”
SI, seguendo un percorso di sensibilizzazione di soci e Club, ma anche cercando di incidere nei confronti delle Autorità Nazionali e Locali riguardo i temi “strutturali”. Altro filone importante riguarda i “fattori umani”. Coinvolgendo bambini, ragazzi e giovani affinché acquistino consapevolezza delle conseguenze che possono avere le condotte in strada di ciascuno di noi.
A tal fine è necessario un uso appropriato di Social (Facebook ed Instagram) coinvolgendo influencer in grado di dialogare con le giovani generazioni.
Zero Vittime sulla Strada può sembrare un obiettivo irraggiungibile ma, come detto da Graziella Viviano, mamma di Elena, purtroppo deceduta a causa del manto stradale, anche un comune cittadino può fare la differenza, basta volerlo!
Per maggiori informazioni sul progetto ci si può rivolgere a jeanclaude.pinto@gmail.com