Eravamo impreparati quando il virus SARS-CoV-2 dilagò in Italia scoppiò in tutta la sua violenza in particolar modo nella zona lombarda di Lodi e Codogno e poi di Nembro e Alzano Lombardo.
Il 20 marzo le immagini dei camion dell’esercito che portavano via in mesta colonna le bare delle vittime, fecero il giro del mondo facendo prendere coscienza a tutti quale fosse il pericolo di questo virus. La Fondazione Rotary vigilava, e pochi giorni dopo, il 24 marzo, il suo Presidente Gary Huang agì, consentendo a club e distretti di fare progetti agevolati dalla Fondazione per contrastare la diffusione del virus e degli effetti nefasti che aveva sulla popolazione.
In particolare venne approvato dai Trustees un’eccezione speciale una tantum per consentire il rimborso delle spese relative al Covid-19 che i club avessero sostenuto dal 15 marzo 2020 per tramite delle sovvenzioni distrettuali 2020-21; la rinuncia al cofinanziamento estero del 30% per qualsiasi nuova sovvenzione globale che riguardasse il Covid-19; di consentire ai distretti di designare FODD al Fondo di risposta ai disastri (DR) esclusivamente per progetti Covid-19; un trasferimento immediato di $1.000.000 dal Fondo mondiale al Fondo per la risposta ai disastri con la clausola che venga utilizzato esclusivamente per progetti di risposta al Covid-19.
Il nostro Distretto reagì con altrettanta rapidità. Innanzitutto fu realizzata prima della fine di aprile la sovvenzione in risposta ai disastri DR82 che utilizzava i 25.000 USD messi a disposizione dalla Fondazione per la fornitura di reagenti per la diagnostica virale dei tamponi nasofaringei. Ricordiamo che allora la Regione Lombardia non poteva fare più di 5.000 tamponi al giorno proprio per mancanza di reagenti, il 19 novembre scorso invece sono stati 37.595. Contemporaneamente sono stati convertiti sei District Grant che non potevano più essere eseguiti a causa delle restrizioni imposte dalle misure governative, riassegnando i Fondi di Designazione Distrettuale, e anche alcuni fondi dei club impossibilitati a eseguire quei progetti, in una sovvenzione di 27.155 USD per fornire dispositivi medici di protezione individuale (DPI). È stato quindi aperto in collaborazione con altri tre distretti il GG2012178 in data 21 aprile per un totale di 364.677 USD con l’obiettivo di fornire a 7 ospedali una soluzione innovativa per ridurre al minimo il rischio di infezione e spezzarne la catena. Il progetto l’installazione di due varchi di accesso con un termo scanner per ogni ospedale, che consente di rilevare istantaneamente febbre, sintomo identificativo di un potenziale infettato Covid-19. Ogni ospedale selezionato ha ricevuto una unità Covid Triage per differenziare i percorsi e consentire il rilevamento e il monitoraggio di altri parametri necessari per le diagnosi in sicurezza. Il 4 maggio veniva aperto un altro Global Grant, il GG2012467, per un totale di 192.949 USD con l’obiettivo di fornire nel territorio di Calcinate (BG) una stazione di lavoro Open-Trons, un dispositivo robotizzato in grado di processare fino a 2.400 tamponi al giorno. Questo progetto è stato realizzato insieme con cinque club del territorio bergamasco del Distretto 2042. Il 15 giugno veniva aperto un altro Global Grant, il GG2014136, per un totale di 260.199USD con l’obiettivo di fornire sempre a Calcinate un’altra stazione di lavoro Open-Trons, per potenziare la capacità di processamento di tamponi elevandola di altri 2.400 tamponi al giorno. Questo progetto è stato realizzato insieme con quattro club del Distretto 2042 e uno del Distretto svizzero 1980.
Riassumendo, in meno di due mesi sono stati quindi realizzati progetti per complessivi 866.979 USD con finanziamenti così ripartiti: Rotary Club 20%, Non Rotariani 20%, Fondazione Rotary 60% – di cui il Fondo Mondiale 40% e FODD 20% – tramite l’assegnazione come detto di una Sovvenzione per Risposta ai Disastri, la DR82 di 25.000 USD, la conversione di sei sovvenzioni distrettuali (FODD) di 27.155 USD e tre Global Grants per un totale di 817.825 USD.
Paolo Fiorani
DGSC Distretto 2042