Fondazione Global Grant

Ambiente e valutazione comunitaria

L’invito che ci fa la Rotary Foundation con la pubblicazione delle nuove linee guida per i Global Grant. Vi sono due approcci con cui valutare e adattarsi alle modifiche imposte dalla realtà alle nostre convinzioni, modi di essere e di operare. Il primo, che si basa sull’esperienza di quanto vissuto, ben si adatta a modifiche lievi della realtà, che pur sempre ci sono. L’altro sull’evidenza imposta dalle modificazioni della realtà di grande impatto, che urgono una risposta adeguata per la sostenibilità del nostro modo di essere, se non addirittura dell’esistenza nostra o dei nostri figli. Ai due approcci corrispondono due metodologie di analisi per condurre alle scelte da prendere sulle azioni che si vogliono intraprendere per il futuro. A modificazioni lievi della realtà ben si adatta il metodo cosiddetto “Plan, Do, Check, Act” cioè: Pianifica, Agisci di conseguenza, Controlla e infine, sulla base dell’esperienza Adatta e rendi aggiornate le tue norme di comportamento. Alle modificazioni di grande impatto della realtà risulta meglio applicare la metodologia “Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threads”, cioè: analisi dei punti di forza e di debolezza, nostri e delle nostre risposte a minacce, che provengono dalla realtà esterna, ma che potrebbero anche tramutarsi in opportunità.

La Rotary Foundation, quale braccio operativo del Rotary International, seguendo il continuo svilupparsi del dibattito e decisioni che maturano nel RI, ha appena fissato un punto chiaro integrando e aggiornando le linee guida per l’organizzazione e redazione dei progetti dei club e distretti, che intendono chiedere e ottenere il supporto finanziario della nostra Fondazione tramite le Sovvenzioni Globali (Global Grant). Le 7 nuove linee guida per ognuna delle 7 aree focus sul quale il RI concentra la propria attenzione sono pubblicate da agosto scorso sul sito My rotary e da allora sono il riferimento con cui il nostro distretto ed Evanston valuteranno i progetti, che saranno presentati per ottenere i Fondi di Designazione Distrettuale e il contributo del Fondo Globale. Per quanto riguarda le modifiche di grande impatto della realtà, la Rotary Foundation ha portato a completamento il processo di analisi “SWOT”, che ha aggiunto la nuova area focus “Ambiente” alle sei aree storiche. Questo processo è stato lungo e complesso, trattandosi – la nostra – di un’associazione globale con un più di un milione di aderenti. Partito con la decisione di due anni fa del RI di aggiungere questa area focus, alle sei aree storiche, arriva oggi a compimento da parte della RF, che, analizzando i punti di forza e debolezza della nostra associazione e modo di azione, ha redatto la linea guida per i relativi progetti. Tale linea guida, nelle intenzioni, darà il massimo di efficacia all’impegno di Club e Distretti nell’affrontare questa minaccia e, per quanto possibile, tramutarla in opportunità di sviluppo sociale ed economico.

Non si esauriscono qui le novità che ci sottopone la Rotary Foundation, che ha pesantemente modificato e integrato le linee guida delle altre 6 aree focus esistenti, mettendo a frutto l’esperienza dei progetti realizzati – e anche rifiutati – nel corso degli ultimi anni.
Sono troppe e di troppo dettaglio le modifiche per darne conto in modo sintetico in questo articolo, si rimanda quindi alla loro lettura nell’area riservata ai soci My rotary del sito www.rotary.org. Vi è però una variazione comune a tutte le linee guida, che riguarda un aspetto essenziale, che deve essere tenuto presente dai nostri club e distretti quando vogliano affrontare un progetto importate e chiedere il supporto finanziario di una sovvenzione della fondazione. Tale aspetto è la necessità di far precedere all’organizzazione di un progetto, la valutazione della comunità sull’importanza del bisogno e della modalità con la quale intendiamo darvi risposta. La Fondazione in tutte le linee guida ci dice a chiare lettere, che se un progetto presentato non avrà documentato in modo chiaro come avrà portato a termine il processo di valutazione da parte della Comunità in cui il progetto si inserisce, non potrà procedere nella valutazione dello stesso. Ma perché questa insistenza? Perché ciò in cui il Rotary è forte e sa fare la differenza, non sta nel raccogliere fondi e neppure nel gestire servizi; per questo vi sono soggetti molto più indicati quali ad esempio le fondazioni bancarie o le associazioni di caregiving.

 

La genialità del rotary è nel trinomio: Relazioni create dall’amicizia, Professionalità elevate e trasversali nei club, Network internazionale. Queste caratteristiche che si possono trovare in ogni club ci danno una formidabile potenzialità nell’organizzare progetti, solo che la volessimo utilizzare e non lasciare dormiente preferendo finanziare progetti di altri o impegnandoci oltre le nostre possibilità in progetti nei quali altri sono più abili e strutturati e con i quali invece sarebbe molto più utile cooperare (organizzazioni cooperanti) per integrare sinergicamente le rispettive caratteristiche.

Un progetto ben organizzato parte da un’attenta analisi del bisogno e soprattutto dal riscontro, attraverso un processo partecipativo, che questo bisogno e l’ipotesi risolutiva siano condivisi dalla comunità dei beneficiari di riferimento. Se questa condivisione è effettiva e convinta, allora i risultati del progetto potranno sostenersi nel tempo, anche dopo che il progetto stesso sarà terminato, perché sarà la comunità stessa dei beneficiari assieme all’organizzazione con la quale avremo collaborato, che vorrà e saprà farsi carico della sua continuazione. Ci si domanda spesso nell’ambito dei progetti che realizziamo, quale sia il ruolo dei rotariani. La risposta più immediata e semplice – ma non ancora scontata almeno per molti di noi – che ci suggerisce la RF con le nuove linee guida, è che il ruolo dei rotariani più importate sta proprio nell’organizzare il progetto, e soprattutto nel gestire in modo corretto il processo partendo dalla valutazione comunitaria. Solo così le parole chiave di una corretta organizzazione di progetto – quali: Sostenibilità, Bisogno, Comunità, Cooperazione, Ambiente, Valutazione, Durabilità – potranno essere messe nel giusto ordine e relazione corretta delle une con le altre, per un’efficacia di azione che solo il Rotary riesce a dare.

STOP POLIO NOW insegna!