RC Milano Scala
Dal 2018 il Rotary Club Milano Scala – al quale si sono aggiunti i club Milano Porta Vittoria, Milano Settimo, Milano Sud Ovest e Milano Leonardo Da Vinci Naviglio Grande – porta avanti un service di supporto alle attività della Fondazione Sicomoro per l’Istruzione ONLUS contro la dispersione scolastica. Abbiamo voluto intervistare il Direttore della Fondazione, Dottor Simone Poli.
Dottor Poli, potrebbe dirci che cosa è e di cosa si occupa la Fondazione Sicomoro?
Fondazione Sicomoro nasce nel 2012, dando seguito alle esperienze del progetto Scuola Popolare I Care lanciato da Padre Eugenio Brambilla nel 2001 nel quartiere Gratosoglio per favorire l’accesso all’istruzione di giovani in condizione di abbandono scolastico. Le attività si sviluppano su due fronti: la Scuola con sedi a Milano e Lodi, il cui obiettivo è il conseguimento della licenza media di ragazzi dai 13 ai 16 anni con alle spalle storie di fallimenti scolastici, spesso dovute a condizione di elevato disagio socio-economico, e la modellizzazione e diffusione del progetto, visti gli ottimi risultati conseguiti, sull’intero territorio nazionale.
A livello istituzionale, la scuola della Seconda Opportunità prevede un modello operativo ispirato dal principio della sostenibilità economica sul medio-lungo periodo e della scalabilità, attraverso una collaborazione pubblico-privato di tipo welfare-mix che agisce direttamente dall’interno delle stesse scuole pubbliche, offrendo loro un supporto su più fronti: privato sociale dalla Fondazione Sicomoro; risorse con dislocazione dei docenti da parte delle scuole, co-finanziamenti da parte dell’Ufficio scolastico Regionale e del Comune di Milano.
Il Rotary Club Milano Scala ha iniziato con voi una collaborazione dall’anno scolastico 2018/2019, proseguita dell’attuale anno in corso con il coinvolgimento di altri club: il sostegno è stato sia di natura finanziaria che di supporto in aula con presentazioni da parte di alcuni soci: ritiene utile quanto fatto sino ad ora?
Ritengo, senza alcuna retorica, la collaborazione in atto fondamentale per il nostro lavoro. Al di là della profonda gratitudine che abbiamo voluto esprimere in vari contesti, non credo sia necessario soffermarsi troppo a lungo sul sostegno economico; ciò per evitare considerazioni ovvie. Le risorse economiche sono vitali per questo tipo di progetto e la Fondazione da sola non sarebbe in grado di far fronte a tutti gli oneri. Ciò che voglio dire è che la presenza di un partner come il Rotary ci sta offrendo ulteriori e tangibili vantaggi di diversa natura, in primis l’evidente ritorno in termini di credibilità istituzionale e non. Una Fondazione come la nostra, con l’obiettivo di moltiplicare i propri interventi soprattutto grazie alla relazione istituzionale su vari livelli territoriali, necessità di un continuo rinnovo di credibilità e l’aver avuto il privilegio di una collaborazione pluriennale con il Club Scala e – da quest’anno – di numerosi altri club e del Distretto – per noi rappresenta un valore essenziale. A ciò si aggiunge il concreto supporto di numerosi soci in termini di service attivo: sin dall’avvio della collaborazione con il Club Scala, abbiamo avuto la possibilità di offrire agli alunni e alle alunne delle testimonianze umane e professionali di ampio valore. L’importanza di questo tipo di interventi in aula è ancor più di valore se si considera che la motivazione allo studio e all’impegno personale è una componente essenziale per le chances di successo e riscolarizzazione dei nostri alunni: l’incontro con professionisti della levatura dei soci Rotary, permette agli alunni di toccare con mano esperienze di vita, di impegno, di fatica e di successo che gli educatori possono poi rileggere con gli alunni stessi per richiamare costantemente la relazione diretta esistente tra determinazione, impegno e realizzazione umana e professionale. Molte delle testimonianze rotariane in aula dell’ultimo anno sono ancora ricordate con chiarezza e affetto da numerosi alunni.
L’emergenza sanitaria relativa al Covid-19 ha stravolto la frequentazione scolastica di tutti i ragazzi e, oltre alla gestione dell’attualità starete anche pensando alla ripresa del prossimo anno scolastico che richiederà uno sforzo e un impegno ancora maggiori: in questo vorrete proseguire la collaborazione con il Rotary?
La situazione attuale sta certamente complicando ulteriormente lo scenario del progetto, già di per sé complesso. Stiamo riflettendo su due versanti: da un lato quali saranno le necessità di accompagnamento per gli alunni che stanno attualmente perdendo preziosi mesi di scuole secondarie di primo grado senza gli strumenti adeguati e, dall’altro, quello delle nuove segnalazioni per il prossimo anno scolastico e che nella norma avvengono nei mesi attuali.
Vorrei sottolineare come una delle problematiche principali della tipologia di ragazzi che incontriamo sia la bassissima autostima e il conseguente convincimento di non essere in grado. Temiamo che il “vuoto” relazionale di questi mesi possa seriamente minare le fondamenta del percorso di ri-motivazione allo studio che – normalmente – si consolida proprio in questa fase dell’anno che si sostanzia con la preparazione didattica e psicologica alla prova di Licenza media.
Vorrei ancora aggiungere, non ultimo in termine di importanza, l’incerto scenario economico e finanziario dei prossimi mesi, il quale vale sia dal punto di vista patrimoniale della Fondazione, sia dal punto di vista della concreta possibilità di raccogliere i necessari fondi da privati e istituzioni.
Tutto ciò acquisisce un ulteriore tono di gravità se consideriamo le prospettive che la Fondazione si era data al termine del 2019, ovvero la possibilità di ampliare l’offerta sul territorio milanese individuando un nuovo polo scolastico (presumibilmente nell’area nord, per bilanciare la copertura territoriale dell’attuale sede di Gratosoglio). Anche in questo caso è nostra intenzione non rinunciare aprioristicamente a questo ambizioso obiettivo e la collaborazione con organizzazioni prestigiose e ramificate come il Rotary sarà un tassello essenziale per definire strategie inedite e non rinunciatarie.
Oggi – come mai nel periodo recente – abbiamo desiderio di fare appello a noi stessi e ai nostri partner per affrontare virtuosamente l’attuale stato di crisi e rinnovare con efficacia l’impegno comune a favore delle categorie più fragili della popolazione, tra le quali senza dubbio possiamo collocare i ragazzi e le ragazze che giungono alla Scuola della Seconda Opportunità.
Emilio Beatrice
Alessandra Gabrielli