Il Rotary è una grande famiglia: un’intricata rete di amicizie che si estende in tutto il mondo. Per questo motivo, i club più intraprendenti si servono dei gemellaggi per valorizzare i rapporti con altri club e portare a termine, con essi, attività di service.
Come illustrato sul sito ufficiale, i gemellaggi sono costituiti da due Club di diversi Paesi che instaurano una relazione a lungo termine per promuovere la buona volontà e comprensione mondiale e realizzare progetti umanitari e sociali nelle loro comunità. Nel nostro piccolo, dunque, anche noi rotaractiani possiamo dar vita a un gemellaggio con un partner straniero: gli unici requisiti necessari sono la volontà di mettersi in gioco e la capacità di confrontarsi in modo costruttivo con una realtà diversa dalla propria al fine di realizzare progetti comuni.
È questo il caso del Rotaract Club di Gorizia, che ha recentemente intrapreso quest’esperienza di cooperazione internazionale con un club a sé vicino, per storia e posizione sul territorio: il Rotaract Club Nova Gorica, del Distretto 1912. Ci racconta questa felice storia di amicizia rotaractiana il Presidente del Club di Gorizia, Federico Cleva: Il gemellaggio col Club di Nova Gorica ha preso ufficialmente vita lo scorso 21 Dicembre, con la sottoscrizione dell’accordo. L’incontro ha avuto luogo in un contesto geografico particolarmente significativo per entrambi i Club: la località Sela na Krasu (Sella delle Trincee), nel cuore del Carso, al confine tra Italia e Slovenia. La cerimonia si è svolta in un clima di amicizia a conclusione della cena degli auguri congiunta, primo passaggio di una serie di attività che i nostri Club si propongono di svolgere durante il 2018 e prima serata di quella che speriamo diventi una tradizione annuale.
I service che saranno realizzati nell’ambito del gemellaggio durante quest’annata saranno destinati a sostenere le famiglie meno abbienti in entrambi i lati del confine, promuovendo lo spirito di aiuto “come serve e dove serve” che contraddistingue il Rotaract. Oltre allo scopo sopra elencato, questo nuovo percorso iniziato dai nostri due club si propone di accrescere la conoscenza reciproca delle culture dei due paesi rappresentati, lavorando sulle similitudini, sulle peculiarità, ma anche su quegli aspetti dell’integrazione che, a dieci anni dall’ingresso della Slovenia nell’Unione Europea, sono ancora carenti. Questa volontà di conoscenza reciproca è dimostrata anche dalla scelta di non selezionare una lingua di mediazione, ma di mantenere l’utilizzo congiunto dell’italiano e dello sloveno, favorendo pertanto l’apprendimento, quantomeno elementare, di entrambe le lingue.
Ultimo importante obiettivo è di coinvolgere altri club dai due lati del confine a partecipare alle attività di questo percorso, cercando nel nostro piccolo di fungere da ponte e di condividere, così, gli scopi che ci siamo prefissi con tutti coloro ne siano interessati. Siamo certi che gli obiettivi prefissati dai Club del Carso saranno raggiunti con successo e che questa iniziativa potrà rafforzare i nostri rapporti col Distretto 1912. In bocca al lupo, ragazzi, e buon lavoro. Se l’idea di avviare un gemellaggio vi incuriosisce, non esitate a contattare la commissione internazionale del Distretto: i suoi componenti saranno felici di aiutarvi e rispondere alle vostre domande.
Eleonora Capaldo