Fine Marzo 2020. L’Italia è in lockdown da ormai 3 settimane e l’incertezza regna sovrana: non si conoscono gli effetti del COVID-19, non si conosce la durata della pandemia, e la ripartenza, la cosiddetta “Fase 2” pare un miraggio remoto e lontano.
Un gruppo di amici, in quei giorni si ritrova su Skype: tutti giovani esponenti del mondo dell’innovazione, si interrogano su quali possano essere le sfide da affrontare nel prossimo futuro e, soprattutto, quali possano essere i driver che possano facilitare e guidare quella ripartenza di cui ancora non parla nessuno.
Un virus a RNA soggetto a mutazioni rapide e un vaccino i cui tempi di sviluppo si aggirano, nella migliore delle ipotesi, attorno all’anno, fanno pensare che la vera partita si giocherà sulla velocità con cui la società sarà in grado di distinguere ed isolare un caso di COVID-19 (o successivi) dalla consueta influenza stagionale, in modo da procedere immediatamente all’attuazione di contromisure mirate ed efficaci.
È in questo contesto che Alberto Cammarota, attualmente Consultant in Porsche Consulting e alle spalle un MBA al Politecnico di Milano e un trackrecord fra startup high-tech e primarie società di consulenza strategica, e Federico Parietti, ingegnere robotico, con un Ph.D. in MIT ed ora CEO di Multiply Labs, una startup innovativa con sede in San Francisco che si propone di portare la robotica in campo farmaceutico così da rendere possibile la personalizzazione delle terapie, hanno un´idea: e se il vero freno della ripartenza fossero i test, ovvero la capacità di processare i cosiddetti tamponi per l’identificazione di SARS-CoV-2?!
Una rapida analisi e subito arrivano le prime conferme: gli attuali laboratori dispongono di sistemi chiusi, spesso con un throughput esiguo (poche centinaia di tamponi processati al giorno) e, soprattutto, legati all’impiego di specifiche tipologie di reagenti, una delle primarie cause di inefficienza.
Viene individuata una tecnologia, sviluppata dalla startup americana OpenTrons, che permette di utilizzare robot nel processo di preparazione dei campioni, in modo da poterlo rendere aperto e automatizzato. Tuttavia, la sfida appare sin da subito ambiziosa: come creare un processo efficiente, aperto e sicuro in termini di qualità e tracciabilità dei dati e dei risultati? Come poter realizzare un pilota?
I due si rendono subito conto della necessità di creare una task force multidisciplinare, e il team si espande: Alberto – project leaderdell’iniziativa – coinvolge Alberto Barzanó, responsabile della task force Rotary per l’emergenza COVID-19, Federico coinvolge per intero la C-suite di Multiply Labs, Alice Melocchi e Zack Bright, che guideranno la parte scientifica e tecnologica del progetto.
Grazie all’intervento Rotary, in breve tempo vengono reperiti i fondi necessari per l’acquisto di un sistema OpenTrons (circa 250.000 €), e viene individuato il Laboratorio dell’Ospedale “Bolognini” di Seriate (ASST Bergamo EST) come struttura dove realizzare il progetto pilota, sotto la direzione del Dott. Alessandro Montanelli. Viene così formulata e redatta una prima analisi di fattibilità e proposta operativa.
Poco dopo, anche Porsche Consulting scende in campo in prima persona per realizzare un’approfondita analisi di processi e dei rischi connessi, con un commitment in prima persona dell’amministratore delegato Josef Nierling.
Un vero e proprio progetto di digital disruption di un laboratorio biotech, che non può prescindere dal coinvolgimento di nuove figure professionali: Transearch International, società di executive search, crede nel progetto e dedica un consulente al coordinamento della parte HR dello stesso, supportando ASST nel reperimento delle figure ingegneristiche e biotech da integrare nello staff con il coinvolgimento del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Brescia, che ad oggi hanno messo in campo più di 15 studenti volontari.
Grazie a un lavoro di concerto che rappresenta un unicum nel panorama internazionale, il laboratorio vedrà la luce nel mese di giugno e dovrebbe essere in grado di processare più di 1000 tamponi ogni 8 ore. A luglio è inoltre previsto l’arrivo di un’altra linea di robot OpenTrons grazie ad un secondo Global Grant della Rotary Foundation, che permetterà un ulteriore aumento della capacity del laboratorio, rendendolo un punto di riferimento per le altre realtà italiane e del resto del mondo.