Una raccolta di lettura per la Shoah
“Siamo consapevoli che il tema della Shoah è infinito, sconquassa l’anima e le coscienze, ha cambiato le sorti del secolo scorso e la nostra storia. Il nostro umile tentativo vuole stimolare una riflessione critica su quello che è accaduto per tenere viva la memoria e un occhio attento sull’attualità, da qui il titolo della serata “Historia Magistra Vitae” (ossia la storia è maestra di vita). Il programma sarà così strutturato: una prima parte sarà dedicata a ripercorrere brevemente le tappe fondamentali degli eventi storici, curata da Davide Ardovino.Una seconda parte, invece, sarà un laboratorio di lettura tematico: spazieremo tra diversi testi per contenuto e stile alle voci di nostri soci del Distretto Rotaract e Rotary 2042.L’estraneazione, il dolore, il male, l’odio, il negazionismo, la resilienza saranno i temi che ci accompagneranno in queste letture. Il perché di queste parole? A noi paiono incredibilmente attuali e in certi casi, ahimè, eterne. Questa selezione non vuole in alcun modo proporsi come esaustiva. Vediamola come uno spunto, un percorso per stare uniti attraverso le nostre voci”.
Chiara Ghizzoni
L’introduzione appena svolta dal “motore immobile” di questa iniziativa rotaractiana è abbastanza esaustiva. Assisteremo a una serie di testi toccanti, letti da attori improvvisati, che hanno superato il panico da palcoscenico per un’iniziativa che sentivano importante e di cui hanno voluto far parte. Tempo che vola, come una farfalla gialla sopra ai fili spinati, in un turbine di sentimenti e spunti di riflessione per far sì che certi orrori non si ripetano mai più. Chi, per sua fortuna, non ha vissuto quel periodo storico ha il dovere morale e intellettuale di comprendere questo abominio, per trasmettere le testimonianze di chi, per natura umana, non potrà più farlo. Sul tema può sembrare quindi controversa la scelta di parlare anche di negazionismo. Si ritiene, invece, che sia necessario conoscere questo atroce aspetto dell’animo umano per meglio comprendere la drammaticità e le conseguenze di quel periodo storico.
Andrea Brianza