Carissimi,
rientro oggi dall’Etiopia. Sono stato a Gambella, zona ovest del Paese al confine con il Sud Sudan. Nei campi profughi, i rifugiati sud sudanesi da mezzo milione sono calati a 350.000. Chi si occupava della prima emergenza sta lasciando il campo a organizzazioni come il Cuamm, più focalizzate all’integrazione e allo sviluppo.
I giovani profughi ora cercano occupazione nelle città e villaggi vicini, aprono negozietti, qualcuno si inventa meccanico, driver o guardiano. Un gruppo di donne positive all’HIV ha aperto, anche grazie all’aiuto del Cuamm, una piccola caffetteria, diventata ora sorgente di reddito anche per le loro famiglie. Garantisco sulla bontà del caffè!
Tutto questo è il segno che il Comprehensive Refugee Response Framework, il piano del Governo etiope per integrare i rifugiati sud sudanesi nella popolazione locale, sta funzionando. Non tutto è risolto, la situazione rimane pesante, ma la direzione presa sembra quella giusta. Sono buone pratiche da copiare anche altrove!
Continua poi il lavoro a supporto della popolazione locale, riabilitando e mettendo in funzione centri sanitari, fornendo equipaggiamenti e farmaci, facendo training al personale del posto e attivando il sistema di ambulanze per le emergenze, ostetriche prima di tutto.
Qualche giorno prima ero stato nuovamente in Sud Sudan. Un Paese che rimane difficile, incerto, carico di tensione e insicurezza. Salari bassissimi, miseria diffusa, fragilità delle istituzioni, servizi inesistenti, ebola alle porte. Eppure, proprio qui bisogna fare ogni sforzo per coltivare la speranza in un futuro che fatica ad arrivare. È così che, seppur con parecchie fatiche, abbiamo riaperto le attività della scuola per ostetriche dell’ospedale di Lui. Tra 3 anni ci saranno 20 nuove ostetriche locali, formate e capaci, al servizio di un Paese che oggi conta appena un’ostetrica ogni 20.000 mamme che partoriscono. Il giorno dell’inaugurazione eravamo tutti lì, insieme, determinati a raggiungere questo grande risultato: Governo, chiese, organizzazioni umanitarie, comunità. Insieme al Cuamm, c’era il Ministro della salute Riek Gai Kok, quello del welfare, il Governatore della Regione, il Vescovo della Chiesa episcopale, tutti i rappresentanti della comunità locale. La tentazione di mollare a volte ti assale, ma senti che non puoi: per te, per quello in cui credi, per le mamme e i bambini che incontri ogni giorno, per il tuo essere uomo e credente.
Gioia e impegno grandi, mischiati nel cuore e nelle mani!!
D. Dante