Il riscatto di chi ha sbagliato parte dalla musica

18 dicembre, ore 14,30. Concerto di Natale del Maestro Valerio Premuroso per i detenuti del Carcere di Monza.
Devo confessare che mi ero aspettato una paruta rappresentanza di soci del nostro Club – il Presidente, il segretario, qualche socio “obbligato” – qualche rappresentante dell’Amministrazione del Carcere e qualche detenuto. Sbagliato! Il nostro Club era presente in massa, diversi erano i dipendenti del carcere, a partire dal Direttore, ma, soprattutto, un significativo gruppo di reclusi.
Ottima cornice e grandioso concerto, con la richiesta di numerosi bis, a cui il nostro Valerio non si è sottratto.

Ma non è finita qui. Alla fine, Valerio ha fatto la promessa di rendersi disponibile per incontri di formazione musicale rivolti ai detenuti, all’interno del progetto che il nostro club intendeva promuove con il carcere.
Tutto era nato il 4 dicembre 2019: la dott.ssa Maria Pitaniello, direttore del carcere di Monza, ha partecipato alla riunione del nostro RC di Monza, nel corso della quale ha ricevuto il contributo raccolto dai club del Distretto 2042 per promuovere un progetto di riabilitazione dei detenuti della casa circondariale, che veda coinvolti i soci del nostro Club.

La dott.ssa Pitaniello ci ha spiegato che quello che deve fare una struttura detentiva è ciò che prevede l’articolo 27 della Costituzione: riabilitare le persone recluse affinché una volta uscite possano integrarsi, svolgere un lavoro onesto e vivere una vita che rispetti l’ordine pubblico.
Naturalmente per far ciò è importante un percorso riabilitativo ben strutturato, che parta sempre dal reato commesso dal detenuto, far capire lo sbaglio da esso compiuto e indirizzarlo verso un’attività che dia un senso alla sua vita, perché la via del denaro facile con le attività delinquenziali non farà altro che riportarlo, prima o poi, nuovamente in carcere.
Le difficoltà che gli operatori del settore carcerario incontrano sono molteplici a cominciare dal sovraffollamento delle strutture carcerarie che non permettono di adottare un percorso riabilitativo per tutta la popolazione carceraria. In secondo luogo, è bene essere coscienti che, quando si ha a che fare con un carcerato, esiste un’autentica difficoltà nella comunicazione e nel farsi capire, perché queste persone vedono le istituzioni, che il personale penitenziario rappresenta, come un nemico da combattere e di cui non fidarsi.
Difficoltà che a Monza si sta cercando faticosamente di risolvere con un progetto ambizioso, che punta all’inserimento lavorativo dei detenuti come occasione di recupero sociale.

Le attività introdotte, grazie al supporto di aziende esterne nelle quali i carcerati possono andare a imparare un mestiere, sono molteplici: dal servizio di lavanderia all’assemblaggio di componenti metallici, dal pastificio-biscottificio alla sartoria e pelletteria. Oltre a ciò, la struttura carceraria mette a disposizione insegnanti per la manutenzione del verde, dei fabbricati, di cucina o di pulizia, e tante altre.
Ma ciò su cui si punta maggiormente per il recupero dei carcerati sono le attività culturali, perché solo la cultura può far progredire l’uomo, dargli una maggiore coscienza di sé e farlo riflettere sugli errori commessi affinché possa rappresentare per il futuro un monito e ottenere una piena redenzione.

Proprio su quest’ultimo punto, sul quale si vuole sviluppare il supporto progettuale offerto dal nostro Club, è subito scattata la spontanea proposta del maestro Valerio Premuroso, socio del RC Monza e grande pianista a livello internazionale: offrire una sua esibizione dedicata agli “ospiti” della casa circondariale di Monza, in occasione del Natale.
Questo, a mio parere, il valore del mettere a disposizione delle Comunità che serviamo le nostre capacità professionali e il nostro impegno al servizio!