Il Rotary entra nelle scuole del territorio

 

Oggi, sfortunatamente, il termine bullismo è a tutti noto. Questo fenomeno, menzionato spesso nei fatti di cronaca, non trova espressione esclusivamente negli episodi che per la loro portata colpiscono in modo profondo la sensibilità collettiva. Esso è connaturato al tema più complesso e intrinseco del disagio giova-nile, che emerge da uno scenario sociale che talvolta si presenta frammentario e disorientato. In quest’ottica di disagio emotivo, sofferenza, senso di impotenza in cui versano ragazzi che si percepiscono ai margini, vittime di vessazioni e di isolamento, hanno risonanza negli adulti, figure di riferimento genito-riali, educative, istituzionali a loro volta smarrite nella sensazione di non possedere strumenti di preven-zione ed intervento adeguati.
Il bullismo si presenta attraverso atteggiamenti, gesti del singolo e soprattutto del gruppo che si protrag-gono nella quotidianità determinando un vero disfunzionamento nel sistema delle relazioni e condizioni estreme. La prevenzione, dunque, si realizza attraverso percorsi che in ultima analisi richiamano ogni indi-viduo a una dimensione sensibile e autentica nel rapportarsi all’altro, già in fasi precoci della storia di evo-luzione e crescita personale. A partire da questa consapevolezza, il Rotary Club Castellanza e il Rotary Club Parchi Alto Milanese, da tempo stanno promuovendo iniziative di prevenzione del bullismo, all’interno di un più ampio progetto che coinvolge anche i club Rotary Magenta e Saronno, secondo una visione più ampia del disagio giovanile nelle scuole del territorio, con il progetto dal titolo Sulle orme del Dott. Savari-no: la sfida non è l’ostacolo, ma la volontà di riuscire, che lo scorso anno è stato dedicato in particolare a tre Istituti onnicomprensivi rispettivamente nelle città di Legnano, Castellanza e Busto Arsizio. In conside-razione degli esiti positivi delle precedenti esperienze, i due Rotary club, con i rispettivi Presidenti Mauro Barbera e Monica Prandi e il supporto di una Sovvenzione Distrettuale comune con gli altri club, hanno scelto di procedere in netta continuità rivolgendo il progetto a tutte le sezioni di prima media della Scuola Secondaria Tirinnanzi – Istituto S.M. Kolbe di Legnano. Analogamente a quanto avvenuto con successo in passato e nei territori degli altri club del Gruppo Olona coinvolti, l’attuazione e la regia oggi vedono il ruolo attivo e determinante di Nicoletta Stauder, avvocato penalista e Past President del Rotary Castellanza e di Ernestina Ricotta, medico specialista in Neuropsichiatria e Past President del Rotary Parchi Alto Milanese. Sono affiancate da un team affiatatissimo composto da Alessandra Massironi, neuropsicologa e psicote-rapeuta del Rotary Club Castellanza come Responsabile Organizzativo e gestionale del progetto e da Mar-ta Sciuccati e Valentina Sisti, psicologhe psicoterapeute esperte nell’età evolutiva, Lavinia Mescieri, psico-loga clinica esperta nei percorsi psicoeducativi come tecnici sul campo nella Scuola.

Gli incontri sono stati avviati nel gennaio 2019, con il coinvolgimento di tutto il corpo docenti e degli alunni. Per la formazione dei docenti, l’obiettivo è stato potenziare l’individuazione dei fattori di rischio e il conso-lidamento delle strategie di gestione del fenomeno, con un affondo sulle competenze comunicative. L’intervento con i ragazzi si è focalizzato su laboratori esperienziali finalizzati ad allenare all’attenzione ver-so emozioni, pensieri e comportamenti e a come essi possano modificarsi da un momento all’altro e da una persona all’altra, a riflettere sul modo in cui le persone comunicano tra loro e sull’importanza di con-siderare il punto di vista proprio e altrui per raggiungere uno scambio soddisfacente per sé e per l’altro, a sperimentare relazioni e comunicazioni efficaci ed assertive. In partnership e nello spirito dei Rotary club della nostra zona, il Rotary Saronno, con la Presidenza di Guido Rota Baldini, ha realizzato un percorso ana-logo presso un Istituto di Caronno Pertusella, e così, nel proprio territorio, il Rotary Magenta con la Presi-denza di Pietro Bonfiglio.

Quattro club, per un progetto comune su più territori, coinvolgendo scuole, insegnanti, alunni e genitori.

Poiché l’obiettivo finale è contrastare emarginazione e vittimizzazione, si ritiene centrale ricomporre la frammentarietà degli interventi in una rete di relazioni che intorno ai ragazzi risultino univoche, sinergiche e realmente di supporto. Per tale motivo, il 19 febbraio si è svolto presso l’Auditorium dell’Istituto Tirin-nanzi di Legnano, il primo dei due eventi conclusivi aperti a genitori, insegnanti e cittadinanza in cui un professionista di spicco del settore, il Prof. Luigi Ballerini – medico psicoanalista e scrittore – ha trattato il “Bullismo e disagio giovanile: la sfida educativa nell’era del digitale”, davanti a una platea di quasi 200 per-sone. Accanto a lui le due Past President promotrici del progetto e presenti i Presidenti e i soci dei quattro Rotary club che hanno sostenuto le azioni nelle scuole dei rispettivi territori e il team che ha condotto a Legnano il progetto. L’evidenza scaturita da questo connubio è che fare rete si può, a patto che il movi-mento sia all’aggregazione e all’apertura al dialogo con il tessuto sociale in cui il Rotary sono parte attiva e radicata.

Il prossimo evento, che probabilmente si svolgerà in tarda primavera, vedrà protagonisti negli interventi professionisti delle Istituzioni, delle forze dell’ordine, legali e clinici, che offriranno il loro contributo di competenza nella prevenzione e nell’affronto di questa problematica così pervasiva nella nostra attualità.

In allegato troverete la locandina dell’evento, mentre per maggiori informazioni cliccate qui.