Lettera del Governatore – Agosto 2017
Cari Amici,
Il mese di agosto è stato scelto dal Consiglio Centrale del R.I. come mese “dell’Effettivo e sviluppo di nuovi Club”.
Come ho già detto nel corso delle visite ai Club effettuate nel mese di luglio, non parlerei di “effettivo” che evoca un concetto numerico, quanto piuttosto di ricerca di nuovi rotariani. La nostra ricerca deve individuare quelle persone che hanno le caratteristiche essenziali del Rotariano: persone che nella professione, nell’attività d’impresa o comunque nel loro lavoro si sono distinte perché hanno realizzato qualcosa di rilevante; dobbiamo cercare persone caratterizzate da ciò che hanno fatto nella loro vita e non altro. Inoltre queste persone devono essere moralmente integre ed essere disponibili a mettere la loro professionalità e la loro esperienza a disposizione del prossimo per realizzare iniziative umanitarie.Tanto per capirci, viste da un osservatore esterno sono quelle persone affidabili (perché integre moralmente) a cui richiedere un aiuto per la soluzione di problemi (perché mettono a disposizione la loro professionalità).
La ricerca dovrebbe spaziare nei più vari ambienti territoriali, senza limitarsi alla più o meno ampia cerchia degli amici dei Soci, per individuare persone non conosciute, in modo da incrementare la varietà dei componenti (Diversity) ed introdurre nel Club nuove esperienze con cui confrontarsi, in modo da poter meglio affrontare le sfide che il futuro ci riserverà. Una volta individuate queste persone, deve iniziare un percorso di reciproca conoscenza, in modo che il Club possa valutare se la persona ha le caratteristiche richieste e, dall’altra parte, il potenziale Socio valuti se sia interessato o meno ad entrare in quel determinato Club. Per poter affrontare validamente tale ricerca e proporsi in maniera interessante ad un interlocutore, ogni Club dovrebbe cercare di far capire cosa è il Rotary International, che poi coincide con quello che realizza. Stiamo parlando di un’associazione che cerca di risolvere concretamente il più urgente problema del mondo: la povertà nei paesi sottosviluppati, che ha tra le principali conseguenze l’esodo di milioni di persone verso i paesi più ricchi. Il progetto “End Polio Now” e il migliaio di Global Grant che vengono realizzati ogni anno, fanno veramente la differenza nella vita delle persone che ne beneficiano; a livello di progetti concreti il Rotary International, benchè costituito da circa 1.200.000 soci fa, per le popolazioni sfortunate del mondo, molto di più che tantissimi Stati. Già tale prospettiva potrebbe essere sufficiente per motivare una persona ad entrare nel Rotary o a rimanervi. Ma per poter interessare il candidato, un Club deve presentargli la propria specifica identità (Club che sul territorio ha realizzato significative iniziative e favore dei giovani – scambio giovani, camp, premio Gavioli, ecc., – oppure che si caratterizza per progetti sulla salute, o che costituisce un riferimento per la formazione di nuove imprese o altro ancora), in modo che possa comprenderne la natura e la rilevanza e decidere se farne parte.
Quindi per cercare nuoci Soci non si deve partire dalla ricerca delle persone, quanto, piuttosto, dalla ricerca dell’identità del singolo Club, da prospettare all’esterno in modo da interessare gli estranei a farne parte. Discorso apparentemente conflittuale con la ricerca di nuovi Rotariani è quello riguardante la creazione di nuovi Club. Fermo restando che la preoccupazione principale deve riguardare il rafforzamento di quelli esistenti, i dati di fatto dicono che c’è voglia di Rotary sul territorio, che i Club non riescono, per la più varie ragioni ad intercettare. Negli ultimi due anni sono stati costituiti diversi nuovi Club e ce ne sono in gestazione altri cinque. Questi potenziali nuovi Club nasceranno soltanto se avranno una valida ragione per sorgere, altrimenti il loro destino è segnato, perché far nascere nuovi Club solo per fare numero non porta a nessun risultato e svaluta la rilevanza e l’immagine del Rotary. Nasceranno solo dopo un percorso che vedrà coinvolti anche i Club comunque interessati, sia in senso favorevole che contrario. Essi si stanno rivolgendo a coloro che pur avendo le caratteristiche del Rotariano non sono interessati, per le più varie ragioni, ad entrare nei Club esistenti e a coloro che non vengono contattati dai Club esistenti. Ma al termine del percorso fissato, se nasceranno nuovi Club, questi, grazie alla Diversity e alla spinta che le nuove iniziative imprimono, potranno dare nuovo vigore a tutti i Club; o almeno a quei Club disposti a confrontarsi con nuove esperienze. Pur apparendo due aspetti differenti nella vita del Rotary, l’ingresso di nuovi Rotariani e la nascita di nuovi Club costituiscono, in realtà percorsi che permettono di rafforzare non solo il Rotary in generale, ma anche i Club esistenti, disposti a confrontarsi con la realtà esterna.
Nicola Guastadisegni