RC Milano Arco della Pace
Anche quest’anno il RC Milano Arco della Pace è “volato” agli antipodi del mondo organizzando un collegamento Zoom con il continente Antartico. A seguito del successo riscosso il 18 Dicembre 2020 grazie al collegamento con la Base Antartica italo-francese “Concordia”, quest’anno, il 16 Gennaio 2022, alle ore 9:00, ci siamo incontrati con la Stazione Antartica Italiana “Mario Zucchelli”, che si trova su una piccola penisola rocciosa lungo la costa della Terra Vittoria settentrionale, tra le lingue dei ghiacciai Campbell e Drygalski.
Il fuso orario segna ben 12 ore di differenza con l’Italia, ragione per la quale è stato scelto un orario di prima mattina e, di conseguenza, un giorno festivo così da consentire la massima partecipazione agli interessati.
Il R.C. Milano Arco della Pace ha dato la massima visibilità ad un evento così particolare, abbinando al collegamento via Zoom anche la diretta Facebook sulla propria pagina. Ma non solo. Anche il Distretto è stato coinvolto in modo importante. L’evento è stato programmato ed è stato trasmesso in diretta sulla nuova App “ONDE” ed è stato ulteriormente impreziosito dalla presenza del nostro Governatore Manlio Alberto Grassi, che ringraziamo anche in questa sede, il quale ha partecipato attivamente non solo portando i saluti di rito, ma sottolineando l’importanza della missione italiana in Antartide e intervenendo durante l’incontro. La Stazione “Mario Zucchelli” è aperta soltanto durante la stagione antartica estiva, che va da fine ottobre a metà febbraio circa. Ospita mediamente 83 persone, offrendo alloggio e supporto logistico ai partecipanti delle spedizioni italiane e ai ricercatori che operano in campi remoti o in transito verso la Stazione “Concordia”.
Alle ore 9:00 (ora italiana) è dunque iniziato il collegamento con la sala delle conferenze della base italiana, in cui ha trovato posto anche il grande banner del RC Arco della Pace, appeso ad una parete, preparato per l’occasione e trasportato agli antipodi del mondo dal team leader della Stazione “Mario Zucchelli”, Alberto Della Rovere, vero e proprio veterano, alla sua 28^ spedizione (!!) il quale, anche con la partecipazione di tutti i componenti del team italiano antartico, composto non solo da scienziati e ricercatori, ma a anche da militari e da guide alpine, ha illustrato le attività scientifiche e non, svolte in un continente unico al mondo.
Ciascun membro del team ha raccontato le proprie competenze, il proprio ruolo e la propria vita “in loco”. Inoltre, siamo stati resi partecipi delle molteplici attività svolte sia all’esterno che all’interno della Stazione, nei laboratori attrezzati per analisi chimiche, biologiche, geologiche e elettroniche. La preparazione del nostro team è di altissimo livello ed è estremamente specializzata e, a riprova di ciò, è la grande stima riposta in esso dagli altri team stranieri, i quali a più riprese hanno richiesto supporto e collaborazione. Nella Stazione è altresì presente un osservatorio astronomico ed altri osservatori permanenti per lo studio del magnetismo terrestre, della ionosfera, dei movimenti sismici, delle maree, dei riferimenti geodetici e delle variabili meteorologiche. La “Mario Zucchelli” è un vero e proprio orgoglio italiano. L’Italia è presente in Antartide sin dal 1985 grazie al PNRA, il “Programma Nazionale di Ricerche in Antartide”, che definisce il piano di attività logistiche e scientifiche da svolgere in Antartide.
Nell’ambito del PNRA, l’ENEA, l’ “Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile”, è l’Ente incaricato di coordinare le attività logistiche, attività che svolge attraverso la sua “Unità Tecnica Antartide”. Il coordinamento delle attività scientifiche è affidato al CNR, il “Consiglio Nazionale delle Ricerche”. Anche il Ministero della Difesa contribuisce alla realizzazione del Programma, garantendo la partecipazione alle spedizioni di personale logistico delle Forze Armate Italiane.
Dal 1985, ogni anno, il PNRA organizza una spedizione, rendendo così l’Italia uno dei protagonisti principali della ricerca in Antartide, il continente privo di una sovranità nazionale e senza abitanti permanenti, trasformato in un laboratorio scientifico internazionale da cui è possibile osservare il cosmo e studiare il pianeta e il clima, per conoscere il passato, interpretare il presente e prevedere e meglio progettare il nostro futuro.
Dopo oltre un’ora, il collegamento si è chiuso con la foto finale del team italiano sotto il nostro banner, un momento molto emozionante che ha consolidato ulteriormente i rapporti di amicizia e di collaborazione con il RC Arco della Pace, a conclusione di un evento altrettanto emozionante, che ha riscosso anche quest’anno un notevole successo di pubblico, non soltanto rotariano.
Eugenio Chelli
Presidente Commissione Pubblica Immagine RC Milano Arco della Pace