La notizia della scomparsa di Carlo Michelotti ci ha colto di sorpresa e ci ha riempito di tristezza.
Molti di noi lo hanno avuto vicino e partecipe in così tante occasioni che lo sentivamo dei “uno dei nostri”, anche se lui, con innata e garbata modestia, continuava a definirsi un “extracomunitario”. Per questo sono certo che ciascuno ha di lui un ricordo personale che, in questo momento, diventa un bene prezioso che vogliamo custodire, rivivere e condividere.
Io l’ho incontrato la prima volta nell’Ottobre 2011, in occasione del primo Institute di Milano.; lui responsabile dei programmi formativi per i Governatori eletti e nominati che sempre precedono i nostri Institute Internazionali; io collaboratore all’organizzazione e “Sargent at arms”.
Preparare la struttura, organizzare l’accoglienza, gestire la logistica, non sono compiti facili in occasioni come quelle. Ma Carlo sapeva bene il fatto suo; non c’era problema per il quale lui non avesse la giusta soluzione in tasca. Sempre disponibile, saggio e paziente, a tutti regalava un sorriso buono e rassicurante. Da ingegnere a ingegnere, mi è piaciuto moltissimo e mi è venuto naturale sceglierlo come modello di esperienza e disponibilità rotariana.
Poi ho avuto l’occasione di incontrarlo alla Convention Internazionale di Sidney nel Giugno 2014 e di trascorrere con lui diversi momenti di scambio rotariano.
Carlo, con Elio Cerini, si era impegnato senza risparmiarsi nel progetto di portare il Rotary in Expo Milano. Avevano lavorato insieme per oltre un anno e gli avanzamenti erano a buon punto. Carlo parlava del progetto con molto orgoglio ed entusiasmo, nella convinzione che per il Rotary si trattasse di una occasione irripetibile. Poi, complicazioni burocratiche della sede, hanno purtroppo cancellato il progetto. Ricordo Carlo amareggiato e rattristato per la decisione, ma non sconfitto. È andato avanti per mesi a spiegare e commentare; sempre senza acredine e rivendicazioni. Il “buon soldato” che era in lui veniva vittoriosamente a galla.
Da Governatore Nominato, nel 2016, ho avuto un’altra bella occasione di lavorare con Carlo, quando, in estate, mi ha chiesto di organizzare a Milano l’incontro formativo per la squadra dei Governatori 2018-19 che gli era stato affidato. Lì è venuto fuori il meglio di Carlo Michelotti: un incontro formativo preparato, misurato, convincente, efficace e di stimolo del rapporto di amicizia che avrebbe legato noi apprendisti Governatori. E potrei continuare con tutti gli aggettivi più belli. Quanti gruppi di Governatori ha contribuito a formare Carlo Michelotti? Quanti di noi gli devono riconoscenza per tutto quello che ha saputo trasmetterci? Quanti di noi hanno saputo coglierne lo spirito, lo stile, la saggezza?
Ho riguardato i miei appunti di quell’incontro e, sotto il titolo “distintivo del Rotary”, leggo le parole che mi ero annotate:
“I rotariani devono avvertire il dovere di portare sempre il distintivo del Rotary perché il nostro distintivo manda un messaggio a chi lo vede; significa che chi lo porta dice puoi contare su di me, sono una persona affidabile, sono degno della tua fiducia, sono solito dare più che ricevere, sono un uomo sempre disponibile”.
Grazie, Carlo, per il tuo grande esempio e per la tua coerenza. Un abbraccio.
Franz Müller
Governatore 2018-19