Da alcuni giorni è mancato all’affetto dei suoi famigliari e dei tanti rotariani che lo stimavano e apprezzavano Giancarlo Nicola, Past Governor del Distretto 204 nell’Anno Rotariano 1990-91.
Nato a Milano il 2 marzo 1928, neurochirurgo di fama internazionale, ha sempre con rigore e competenza onorato la sua professione, ricevendo meritati riconoscimenti per un lavoro svolto con indiscutibile integrità e apprezzata umanità.
Affettuoso nei confronti dei famigliari, la moglie Roberta, alla quale era affezionatissimo, e i due figli, ha dedicato tempo ed energie al nostro sodalizio. Presidente del Rotary Club BuGaLe-La Malpensa, dopo alcuni anni trascorsi nei club milanesi, ha fatto ritorno al suo vecchio club, mettendo a disposizione, con la consueta generosità, la sua grande esperienza e la sua vivace intelligenza. Ha partecipato sino all’ultimo alle riunioni “in presenza” della Consulta dei PDG, intervenendo sempre nel dibattito in modo costruttivo e propositivo, evidenziando quelle che
erano le sue doti peculiari: una attenta capacità di ascolto, una giovanile curiosità e una cultura del tutto particolare.
Della sua lunga esperienza rotariana è giusto ricordare i molti anni di presidenza dell’AERA, associazione partner di carattere nazionale, di cui è stato indiscusso e apprezzato leader, denotando una conoscenza dei problemi ambientali ed ecologici davvero notevoli.
Come ricordo personale, penso sempre volentieri a un viaggio effettuato insieme, nell’anno del mio governatorato, da Chioggia (dove era stato invitato come ospite d’onore e principale relatore in occasione del congresso del distretto 2060) a Milano: nelle ore trascorse insieme in auto ho avuto modo di apprezzarne la capacità di analisi mai banale e superficiale, la conoscenza approfondita dei temi di attualità nonché l’ironia e, soprattutto, l’autoironia, ai miei occhi prova inconfutabile dell’intelligenza di una persona.
Devo alla diligenza e alla solerzia di Edoardo Gerbelli se siamo in possesso delle lettere scritte ai rotariani del Distretto 204 (allora era questa la numerazione) dal Governatore Nicola nell’anno 1990-91.
Il motto presidenziale dell’anno era “Onora il Rotary con fede ed entusiasmo” che Giancarlo declinava spiegando che il Rotary trae la sua forza nella continuità e nel rinnovamento: è la fede nei suoi ideali che garantisce la continuità mentre è il rinnovamento continuo di soci e dirigenti che crea entusiasmo.
Siamo nel 1990 e il nostro Governatore con lucido realismo si attende anni difficili, anche se «avvenimenti recenti ci hanno aperto il cuore a una prospettiva di pace mondiale». Addirittura profetico prevede che «nel 2020 i cosiddetti ricchi saranno solo il 10% ma utilizzeranno il 70% delle risorse terrestri e inquineranno terra, mari ed atmosfera in ragione del 90%»; per questi motivi la sua esortazione era «proteggiamo il nostro pianeta».
Profetica è anche la previsione di dover assistere nei decenni a vere e proprie migrazioni di popoli. In altre lettere ricorda momenti commoventi come il gemellaggio tra un club milanese e il primo club dell’Unione sovietica, quello di Mosca, momenti importanti come la consegna del Premio Galilei a Pisa, momenti entusiasmanti come il Forum sull’Archeologia industriale e il congresso distrettuale a Villa Erba.
Le sue lettere ben scritte, sintetiche ed efficaci, trattavano molti temi e annunciavano molte lodevoli iniziative, ma una in particolare mi ha fatto riflettere. Era il dicembre 1990 e Giancarlo Nicola scriveva : «l’esistenza di un diffuso e sofferto malessere che serpeggia nella nostra società indica la necessità di una campagna di moralizzazione negli affari, nella politica, nelle professioni in una parola nella Società». Questa frase scritta con semplicità e senza demagogia ci dà il senso dell’estrema intelligenza, della lucidità di pensiero e dell’integrità morale di Giancarlo Nicola, un rotariano esemplare che ricorderemo sempre con affetto ed ammirazione
Paolo Moretti