RC Bergamo sud
Venerdì pomeriggio abbiamo assistito all’anteprima dell’apertura dell’ala museale dedicata alla fotografia nel Museo delle Storie di Bergamo.
Con orgoglio il nostro Presidente Piero Minett, e la direttrice del museo la dottoressa Roberta Frigeni hanno aperto l’ingresso a questa importante ala museale che va ad arricchire la conoscenza e la memoria della storia di Bergamo attraverso la raccolta fotografica della vita bergamasca.
Il percorso didattico introduttivo all’archivio della fotografia è stato realizzato dal Rotary Club Bergamo Sud che ha saputo utilizzare al meglio le risorse del Club. Si è così confermata la stretta vicinanza del Club alla cultura della città di Bergamo con la fattiva partecipazione nella realizzazione di eventi, e strutture atte a valorizzare il patrimonio culturale e a conservare la nostra memoria storica.
L’obiettivo principale del progetto è quello di favorire un approccio didattico-scientifico a questa disciplina in modo interattivo e meglio fruibile dagli alunni delle scuole. Non solo. Il Rotary Club Bergamo Sud, con questo progetto, si è impegnato a sostenere la fruibilità degli spazi a tutte le scolaresche mettendo a disposizione i propri soci come guide e tutor. In tal modo abbiamo confermato l’impegno diretto dei soci e del Club per una maggiore diffusione della conoscenza e dell’istruzione a favore delle scuole.
Il progetto, denominato “VISIONI FENOMENALI” si propone non più come laboratorio indirizzato unicamente alle scuole, ma come percorso di didattica permanente, aperto ad adulti e bambini e visitabile tutto l’anno. Per questo motivo il club si è impegnato nella sua attuazione chiedendo anche la partecipazione del Distretto 2042 con l’erogazione di fondi distrettuali.
L’archivio fotografico è forse l’unico esempio in Italia – così ha detto la Direttrice del museo – ed è stato possibile anche grazie all’aiuto del Rotary che ha reso possibile la realizzare di questa ala didattica-introduttiva. Un aiuto che si protrarrà nel tempo con la presenza dei suoi soci come guide.
Ma cos’è e cosa si propone questo spazio introduttivo e didattico sulla fotografia? Tutto parte da una semplice domanda: Cosa vedono i miei occhi? Per vedere non basta l’occhio, ci vuole il cervello.
Quando scattiamo una foto non fissiamo solo un’immagine, costruiamo una rappresentazione della nostra realtà.
Dopo dieci anni la mostra laboratorio “Click … e luce fu!” cambia faccia e si rinnova.
Un nuovo spazio, un nuovo allestimento, nuovi exhibit scientifici e un nuovo nome: VISIONI FENOMENALI. LA FOTOGRAFIA TRA SCIENZA E STORIA.
Il Museo delle storie di Bergamo, con la consulenza scientifica di Marcella Jacono Quarantino e Sergio Pizzigalli e l’importante contributo del Rotary Club Bergamo Sud, dà vita ad un percorso interdisciplinare permanente tra scienza e storia. La nuova sezione museale indaga un tema di grande fascino, la visione, mettendolo in relazione con lo meravigliosa invenzione che dal 1839 ha cambiato il nostro modo di fissare immagini e ricordi: la fotografia.
Il percorso, realizzato su progetto creativo di Alessandro Bettonagli, si snoda lungo tre ambienti immersivi, all’interno dei quali sarà possibile sperimentare e toccare con mano come funziona una macchina fotografica, cosa sono l’occhio e la luce, come si comporta il cervello e come può essere ingannato da illusioni ottiche e alterazioni della prospettiva.
Guida del visitatore in questo viaggio, un giovane scienziato virtuale che fornirà le coordinate per comprendere il senso del percorso.
Il percorso si sviluppa su tre sale adiacenti.
Sala 1 • Entriamo in una grande macchina fotografica per scoprire come questo ingegnoso strumento vede il mondo capovolto e lo fissa. All’uscita, impariamo a riconoscere le diverse parti di cui si compone un’ antica macchina fotografica
Sala 2 • Protagonista del secondo ambiente è l’occhio che, grazie a un ologramma, si mostra in tutte le sue parti. Capiremo se l’occhio funziona come la macchina fotografica, ci interrogheremo su cosa sono la luce, il colore e le ombre e come vedono gli animali.
Sala 3 • L’occhio pensa? L’occhio riconosce le immagini? E’ la terza sala a svelarci che nessuna visione è possibile senza il cervello! Anche le visioni più fenomenali, come quella che ci permette la Camera di Ames, una camera magica ricostruita per mostrarci come il cervello può essere ingannato!
Visioni fenomenali, inaugurato nell’ambito della XVI edizione di BergamoScienza, si rinnova anche negli obiettivi diventando un percorso interdisciplinare permanente, non più unicamente rivolto a gruppi guidati, ma fruibile liberamente dal visitatore grazie ad un linguaggio semplice pensato per adulti e bambini, fruibile anche in inglese!
L’anteprima è stata preceduta da una breve presentazione del luogo ove è collocato il museo: il Chiostro di San Francesco in Città Alta. Un ambiente in fase di ristrutturazione e di rinnovamento. Esso esprime Il fascino di un tesoro nascosto, a pochi passi da Piazza Vecchia. E’ un pregevole esempio di architettura conventuale medievale ricco di tesori nascosti: il chiostro delle arche, quello del pozzo e la sala capitolare vi svelano con i loro cicli di affreschi realizzati tra il Trecento e il Seicento la lunga storia di questo edificio. La terrazza panoramica offre allo sguardo un orizzonte imperdibile: l’incrocio delle due valli, Brembana e Seriana.
Oggi sede degli uffici, degli archivi, della biblioteca del Museo delle storie di Bergamo, il convento ospita mostre temporanee dedicate al Novecento e alla fotografia storica.
Dopo il saluto di benvenuto da parte di Emilio MORESCHI, Consigliere delegato del Museo, la parola è passata al Direttore scientifico, Roberta FRIGENI, la quale oltre a ripercorrere le tappe più salienti che hanno portato alla realizzazione di questa ala museale, ha colto l’occasione per ringraziare pubblicamente il nostro Club per la grande disponibilità e per l’impegno fattivo dimostrato. Ha poi concluso il suo intervento invitando tutti i presenti a partecipare alla apertura ufficiale che si terrà lunedì 8 ottobre alle ore nove con la presenza del Sindaco di Bergamo Giorgio GORI, e l’assessore Nadia GHISALBERTI con una rappresentanza delle scuole di Bergamo.
La visita alle tre sale didattiche è stata un crescendo di novità e sorprese sottolineato dall’entusiasmo dei molti ragazzi presenti che hanno accompagnato i loro genitori nonché i nostri soci.
Il Presidente Piero Minetti in chiusura dell’evento ha detto che anche se il progetto è concluso (nella sua parte espositiva) resta a noi l’impegno di promuovere questo spazio accompagnando amici e conoscenti alla sua scoperta.
Edoardo Gerbelli