RC Milano Aquileia
Rotary Opens Opportunites
Rotary Opens Opportunities, è il motto del Presidente del Rotary International per l’anno in corso. La pandemia ci obbliga alle conviviali digitali e allora creiamo la nostra opportunità di superare le distanze territoriali e mettiamo a disposizione di tanti amici rotariani la possibilità di essere insieme in teleconferenza ad affrontare temi di estrema attualità con relatori di sicuro interesse.
È quello che il RC Milano Aquileia ha realizzato martedì 23 febbraio scorso, invitando il Prof. Massimo Galli, Direttore del Reparto di Infettivologia dell’Ospedale Sacco di Milano, a parlare del Covid-19 in generale e delle aspettative legate all’arrivo delle varie tipologie di vaccino in particolare.
Con l’utilizzo della piattaforma “Zoom”, abbiamo avuto la presenza di circa 130 amici rotariani, provenienti da diversi distretti rotariani di Italia, (2041,2032,2060,2110) in rappresentanza di 13 club rotariani e di 2 club rotaractiani:
- Governatore 2041: Roberto Bosia
- Governatore Incoming 2060: Raffaele Caltabiano
- Assistente del Governatore: Pierluigi Gatti
- Assistente del Governatore: Eugenia Damiani
- R.C. Aquileia Cervignano Palmanova: Nunzio Prestigiacomo – Presidente
- R.C. Assago Milanofiori: Luigi Valenti – Presidente
- R.C. Castelvetrano Valle del Belìce: Anna Maria Ranieri – Presidente
- R.C. Leonardo Da Vinci Naviglio Grande
- R.C. Milano Nordest: Umberto Nicolini – Presidente
- R.C. Milano Ca Granda
- R.C. Milano Castello: Castelli Pietro – Vice Presidente
- R.C. Milano Duomo: Filippo Dell’Acqua – Presidente
- R.C. Milano Europa
- R.C. Milano Fiera: Matteo Bellenghi
- R.C. Sanremo: Luigi Fracas – Presidente Eletto
- R.C. Venezia Mestre: Francesco Saverio Bozzanca
- Rotaract Aquileia Giardini: Carlo Morandi – Presidente
- Rotaract Milano Duomo: Mattia Riganti
Tutti i club che hanno voluto partecipare alla conviviale (ben 8 del nostro Distretto) hanno ribadito nei ringraziamenti finali di rito, per bocca dei loro Presidenti, la bontà e l’efficacia di questo tipo di riunioni digitali che permettono di assistere alla medesima serata affiancando per dirla col Manzoni, “dall’Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno”, rotariani di tutta Italia.
Dopo il tradizionale saluto del Presidente Gattuso, del Governatore Bosia e del Governatore Eletto del Distretto 2060, Raffaele Caltabiano, la parola viene data al prof. Galli che invita tutti i partecipanti a far pervenire via messaggio scritto tutte le domande e le questioni legate alla attualità della pandemia in corso ai dottori Marina Picca e Fabrizio Ballantini, figlio del nostro Socio Giuliano, che si occuperanno di metterle in ordine e passarle al professore per coordinare le varie risposte.
Inizia così un fuoco di fila di domande interessantissime che affrontano tutti gli aspetti controversi della pandemia: dalla situazione aggiornata della diffusione della malattia alla speranza legata all’arrivo dei vaccini per contrastarla, alle strategie da mettere in atto da parte del Paese per il piano vaccinale alla capacità di realizzazione dello stesso, e molte altre ancora.
Con una vivida ed esauriente dialettica il prof. Galli ci aggiorna su molti aspetti del problema: è in arrivo una terza ondata di contagi che vede nella provincia di Brescia il nuovo centro di diffusione. Da medico non può che occuparsi degli aspetti sanitari del problema ma non è insensibile al contempo ai crescenti disagi della popolazione che potrebbero presto rendere esplosivo il contesto sociale in cui si aggrava sempre di più la dicotomia fra differenti fasce di cittadini che o per ragioni di età o per differenze sociali o ancora per la possibilità o meno di percepire uno stipendio fisso, rischiano di entrare in grave conflitto fra loro minando alla base la pacifica convivenza civile degli italiani.
Il Professore, per meglio chiarire il campo della ricerca fa un rapido excursus sui 5 tipi di approccio cui è orientata la ricerca: escludendo i “vivi attenuati” inadatti per coloro che hanno il sistema immunitario compromesso, sostiene gli “ mRNA messaggeri” (Pfizer e Moderna), i “vettori virali” che utilizzano le proteina del virus (AstraZeneca e Jonhson & Jonhson) di cui basterebbe una sola dose, le sub-unità da abbinare comunque ad altri farmaci e gli “inattivati” che usano virus già uccisi, non così efficaci perché usano virus morti, ma che possono peggiorare il quadro clinico (3 produzioni cinesi). 58 tipi di vaccino sono testati sull’uomo e 15 hanno già concluso i test.
Ecco una serie di domande poste e le relative risposte del Professore.
La protezione è legata al livello degli anticorpi? Non esiste un tasso di protezione ma dipende tutto dalla metodologia. A suo parere sarebbe meglio rimandare a dopo la vaccinazione dei guariti, sia perché al momento non disponiamo di sufficienti dosi di vaccino sia perché l’inoculazione sottolineerebbe gli effetti collaterali di chi ha già avuto il virus.
- Cosa fare in termini di strategia? L’obiettivo è vaccinarsi con una dose unica di un qualunque vaccino.
- I vaccinati possono essere portatori sani? Sono pochi quelli che non rispondono al vaccino ed è importante non dare argomenti ai No vax. I pochi casi sono dovuti a persone già infette al momento della vaccinazione quando il vaccino non aveva ancora fatto effetto.
- Rimarrà endemico? Si spera di no! La Sars è stata debellata e questo virus è molto simile a quello del secolo scorso che aveva causato due tremende epidemie con milioni di morti: è evoluto e si è trasformato in normale influenza.
- Efficacia vaccinale sulle mutazioni? Sulla variante inglese senza dubbio, non sulla variante africana mentre non ci sono dati sufficienti sulla variante brasiliana. Più si riesce a vaccinare in tempi brevi meno varianti ci saranno.
- Possibilità di produrre vaccini in Italia? Non sarà né semplice né rapido. Sarà più facile puntare sulla capacità di vaccinare tutti. Bisognerebbe vaccinare non per strati ma per aree di infezione. Il “Covid free-pass” sarà utile e forse necessario.
L’incontro volge al termine e il Professore, lasciando alla dottoressa Picca in quanto pediatra l’argomento scuola, risponde all’ultima domanda: l’impatto del virus sull’uomo. Galli ha affermato: «Una pesantissima esperienza di persone che sono morte senza poter fare nulla per loro». La dottoressa Picca sul problema della scuola come amplificatore di contagi risponde dal punto di vista pediatrico. I bambini si infettano e si ammalano meno degli adulti, con minori reazioni e non sono diffusori. Ad oggi sono fortunatamente pochissimi i bambini deceduti e tutti portatori di altre patologie gravi. L’importante è il notevolissimo calo delle altre malattie infettive. L’aver imparato a lavarsi spesso le mani, l’uso delle mascherine, l’areazione dei locali e il distanziamento in classe ne hanno ridotto in modo drastico la diffusione: è uno dei pochi effetti migliorativi dell’esperienza del virus. Il dottor Ballantini, promotore della serata, Managing Director della filiale italiana della casa farmaceutica Otsuka (46.000 dipendenti e 177 siti di produzione nel mondo) interviene sottolineando l’enorme sforzo economico e di risorse umane messo in campo dalla case farmaceutiche che sono riuscite a ottenere risultati strabilianti in poco più di un anno a fronte di una normalità di ricerca di due o tre anni.
Tocco finale della serata nel segno del Rotary: Dottor Pasquale Ventura per il distretto 2041 e ing. Raffaele Caltabiano per il Distretto 2060 ragguagliano i presenti su tutte le numerose iniziative iniziative intraprese dai due Distretti non solo con gli aiuti ai più bisognosi ma anche con la disponibilità personale di tanti Rotariani sia a livello medico che organizzativo.
Tutti i Presidenti dei club partecipanti, nel porgere saluti e ringraziamenti di rito, hanno voluto sottolineare l’interesse della serata, sia per il tema, sia per la qualità del relatore, sia per l’opportunità di esaltare tutti insieme, da Nord a Sud, da Est a Ovest, il significato di amicizia rotariana. Ciascuno di essi ha voluto rimarcare proprio l’orgoglio di appartenere a una organizzazione capace di mettere intorno a un unico tavolo, seppur virtuale, anche a tanti chilometri di distanza, e con l’utilizzo delle più nuove tecniche di comunicazione che permettono il superamento del concetto di spazio, un gruppo eterogeneo di persone che condividono i medesimi valori e in questo caso le medesime opportunità. Rotary Opens Opportunities.
Francesco Caruso – Vice Presidente
Ignazio Chevallard – Presidente Commissione Amministrazione