RC Lignano Sabbiadoro-Tagliamento
Relatore: l’Assessore alle attività produttive della Regione Friuli Venezia Giulia Sergio Emidio Bini.
Uno scenario difficile riassunto con realismo e chiarezza in attesa di avere i protocolli nazionali sui quali poter innestare le misure regionali ovvero come affrontare la stagione turistica convivendo con il virus.
Ospite del “Caminetto Covid-19” del 21 aprile 2020 l’Assessore Regionale alle Attività Produttive e al Turismo, Sergio Emidio Bini, che ci ha voluto relazionare sulle possibili modalità per affrontare la stagione turistica, convivendo con il virus.
L’introduzione al tema, da parte del Presidente dr. Antonio Simeoni, ha analizzato la dinamicità della città di Lignano Sabbiadoro rispetto alle dimensioni dei numeri dei cittadini e degli ospiti nei diversi mesi dell’anno, rispetto alle perdite subite in termini di presenze già nei mesi di marzo e aprile e alle preoccupazioni per i mesi che arriveranno. Il Presidente ha chiesto all’Istituzione Regionale di fare diventare Lignano Sabbiadoro, Città autonoma in termini di produzione e distribuzione dei Dispositivi di Protezione Individuale (le mascherine in particolare) per un numero adeguato a intercettare i bisogni di tutti i cittadini, degli operatori e di tutti i turisti che trascorreranno le vacanze in periodo di pandemia. La parola, in un Caminetto con oltre 45 partecipanti che comparivano sulla piattaforma Zoom interagendo, è passata al nostro illustre relatore, Imprenditore e Assessore della Regione Friuli Venezia Giulia.
La premessa di Bini ha evidenziato due aspetti importanti. Il primo: la cabina di regia è del Governo italiano e la nostra Regione, attraverso la sua massima istituzione, può intervenire soltanto con misure più restrittive tramite le Prefetture. Il secondo aspetto in premessa è fondato sui numeri storici: il turismo per la nostra regione rappresenta il 12% del PIL regionale; la nostra Regione registra nell’arco di un anno, mediamente, 9,1 mio di presenze di cui il 58% con destinazione mare, il 30% città e cultura, il 12% montagna. Di queste presenze il 55% proviene dall’estero e il 45% sono nazionali. Delle presenze estere il 30% sono austriache e il 20% tedesche, l’altro 5% da altri Paesi.
Fatta questa premessa l’Assessore Bini ha voluto disegnare lo scenario che abbiamo di fronte in questo momento, sottolineando alcune mancanze del Governo centrale, e comunicandoci le proposte della Regione in termini di azione a sostegno del settore.
Lo scenario: bisogna essere realisti e prendere atto, dice Bini, che a luglio e agosto molto probabilmente frequenteremo le nostre spiagge, ma i risultati saranno per dir poco inquietanti. Possiamo parlare di un probabile calo delle presenze tra il 50% e il 60% per la stagione estiva; possiamo anche pensare che 1/3 degli operatori turistici non apriranno perché considerano troppo breve la stagione da organizzare con misure dispendiose; possiamo anche prevedere il lavoro estivo generato da un turismo di prossimità proveniente dal NordEst dell’Italia e dal sud dell’Austria.
Le mancanze del Governo: nota dolente, dice Bini, è stato l’incontro con il Ministro Franceschini della scorsa settimana. Da questo incontro è emerso che non sono stati indicati parametri monetari ed emendamenti specifici per il settore Turismo. Questa sottovalutazione non facilita la ripresa di un settore colpito immediatamente dagli effetti della pandemia, un settore cardine per il rilancio, a prescindere, dell’economia del nostro Paese.
Le proposte della Regione. In attesa di sapere la data di ripartenza, la nostra Regione, dice Bini, in questo periodo di massima emergenza si è mossa innanzitutto su linee guida a tutela del credito, a tutela del lavoro e in futuro a tutela delle coperture assicurative, per poi entrare nel merito dei protocolli da condividere con il Governo. In particolare le nostre proposte, dice Bini, prevedono una riapertura, con una metrica prioritaria, delle filiere industriali per i settori strategici, e il turismo è una di queste.
Le normative che verranno applicate prevedono la tutela della salute, la sicurezza e la distanza sociale, sistemi informatici moderni, la trasparenza nella tracciabilità, anche attraverso i braccialetti elettronici; prevedono anche i distanziamenti e la delimitazione di aree specifiche soprattutto nelle spiagge, il controllo degli accessi, una limitazione agli spazi giochi e ovviamente le mascherine da indossare e l’igienizzazione personale, oltre alla sanificazione degli ambienti.
Il Caminetto, che ha visto anche la presenza dell’Assessore al Turismo di Lignano, Massimo Brini e del Presidente di Lisagest, Manuel Rodeano, si è concluso con le parole del nostro Presidente dr. Antonio Simeoni, che ha voluto ringraziare l’Assessore Bini per la sua pragmatica relazione e per le attenzioni che sta dedicando al nostro territorio, chiedendo di portare i saluti del nostro Club al Presidente Fedriga e al Vice Presidente Riccardi, complimentandosi per i risultati che la nostra Regione sta ottenendo e soprattutto per le competenze con cui viene guidata la macchina regionale in questa massima fase emergenziale.
La nostra preoccupazione rimane, con la consapevolezza di essere però in buone mani regionali.