RC Padova – Padova Urbs Picta
Il Rotary Club Padova ha dedicato una serata alla presentazione del progetto-dossier “Padova, Urbs Picta”, che lo scorso 22 gennaio è stato inserito ufficialmente nella tentative list italiana da presentare al Comitato internazionale Unesco per la candidatura della città a diventare sito patrimonio mondiale dell’umanità.
Relatore dell’incontro è stato il Dott. Giorgio Andrian, per molti anni funzionario e rappresentante regionale Unesco a Venezia per la scienza e la cultura in Europa, ora consulente del Comune di Padova, con l’incarico di seguire il progetto per inserire Padova nella World Heritage List 2020, per i suoi importantissimi cicli pittorici del trecento, che trovano massima espressione nella notissima Cappella degli Scrovegni.
La città di Padova conserva nel centro storico ben nove siti con straordinari cicli pittorici ad affresco del Trecento, di eccezionale valore universale. Andrian, nella relazione svolta, ha evidenziato come Padova rappresenta un esempio unico al mondo, di un’area in cui la tradizione della pittura murale ad affresco abbia radici antiche sin dal X secolo, che ha visto il suo massimo sviluppo con la presenza di Giotto, intorno al 1302, proseguendo ed evolvendo per tutto il XIV secolo.
Il progetto riguarda quindi non solo la Cappella degli Scrovegni, con il capolavoro di Giotto, ma anche la Basilica del Santo, il Palazzo della Ragione, i Musei Eremitani, la cappella della Reggia Carrarese, l’oratorio di San Giorgio, la chiesa degli Eremitani, il Battistero del Duomo e l’oratorio di San Michele. Nove capolavori (firmati da artisti come Giotto, Pietro e Giuliano da Rimini, Guariento, Giusto de’ Menabuoi, Altichiero da Zevio, Jacopo Avanzi, Jacopo da Verona) che rappresentano un unicum nella pittura del ’300 e fanno di Padova la capitale dell’affresco del Trecento. Dal punto di vista artistico, nel dossier, sono messi in rilievo due particolari punti di forza: la Cappella di Giotto che rappresenta il primo esempio nella storia di una forte relazione tra artista e committente e, un’altra unicità, è costituita dalla committenza di una donna, Fina Buzzaccarini (moglie di Francesco Da Carrara), che volle il Battistero del Duomo, affrescato da Giusto de’ Menabuoi.
Per la città del Santo si tratta di una straordinaria occasione che va sfruttata, secondo l’esperto, non solo in termini turistici. Dal punto di vista operativo, raggiunto l’obiettivo di entrare nella “tentative list”, la prossima scadenza sarà quella dell’accettazione ufficiale della candidatura a livello ministeriale; un passaggio guardato con ottimismo dopo le considerazioni positive espresse dal ministro dei beni e delle attività culturali Dario Franceschini.
Il programma del progetto, illustrato da Andrian, prevede entro settembre 2018 la presentazione del dossier provvisorio, per giungere a gennaio 2019 al dossier finale e a luglio al verdetto conclusivo. Nel frattempo si continua a lavorare sullo stesso dossier, che è continuamente aggiornato in base alle indicazioni provenienti dalla stessa commissione Unesco. Cruciale sarà la fase di gestione del progetto attorno al quale serve la partecipazione di tutta la città, in primis la collaborazione fra Comune, Diocesi, Veneranda Arca del Santo e Accademia Galileiana, perché un “sito seriale” come quello di Padova dovrà essere interamente fruibile e in modo coordinato.
Carlo Crivellaro