Chi scrive queste righe è una socia rotariana che ormai forse si è fatta un pò di esperienza e che aveva sempre sentito parlare di RYLA, ammirando uno dei programmi del Rotary più interessanti dell’azione per le giovani generazioni.
Quest’anno questa socia è diventata uno degli officer che partecipano all’organizzazione del RYLA. La socia in questione ha imparato molto sul “fare Rotary” in questa occasione, perchè affiancata da rotariani di esperienza che conoscono bene il RYLA ma che anche hanno voglia di supportare e sostenere chi ha voglia di buttarsi nella mischia e mettersi in gioco.
Il RYLA si svolge su alcune giornate, quest’anno dal 25 al 28 maggio, con lo scopo di sviluppare le doti e la coscienza di leadership di ragazzi con età intorno ai 23-25 anni. Sono studenti universitari a cavallo tra laurea triennale e specialistica, o giovani lavoratori che si affacciano sul mondo del lavoro carichi delle conoscenze acquisite con gli studi e desiderosi di distinguersi e di fare la differenza. Sono ragazzi che possiedono energia, entusiasmo e leadership e cercano tutte le occasioni per dimostrarlo con gioia.
Il tema del RYLA nasce dal motto rotariano internazionale, quest’anno “serve to change lives”. Così il cambiamento è stato il filo conduttore delle giornate di conferenze e workshop che hanno affrontato gli 11 intraprendenti futuri leader. Questo tema è stato sviluppato come sfida all’adattamento e alla comprensione del cambiamento, perchè l’intelligenza corrisponde alla capacità di adattamento, e altrettanto si può dire della leadership che non consiste tanto nella capacità di imporre un’idea o una posizione, quanto piuttosto nella capacità di comprendere la contingenza e comprenderne l’evoluzione per poterla gestire e sfruttare nel migliore dei modi.
Il RYLA è stato sui banchi dell’Università Bocconi e dell’Università Cattolica, per conoscere il Rotary e per discutere di cambiamenti nel mondo del lavoro e per approfondire la leadership dal macroscopico della geopolitica, al microscopico dello studio dei segni di espressione. Il confronto con le aziende è fondamentale nel percorso del RYLA, e I ragazzi hanno incontrato “To good to go”, moderna e rivoluzionaria, “Campari” leader indiscusso capace di cambiare restando fedele a se stessa, “D-Orbit” che ha colto la sfida della logistica spaziale e ha cavalcato il cambiamento delle esigenze delle grandi aziende internazionali.
Il RYLA termina con due giorni di “ritiro” dei ragazzi che imparano a diventare una squadra unita con esercizi di team building in un ambiente perfettamente organizzato, che è anche un esempio di progressivo cambiamento e miglioramento di se stessi.
Al termine delle giornate i ragazzi si sfidano a colpi di service, cercando di costruire un progetto di service. Vengono divisi in due squadre che devono sviluppare un tema di service presentato dal Rotary o dal Rotaract. Dovranno argomentare la validità di scelte strategiche, mezzi di comunicazione, modalità di finanziamento, fattibilità, sostenibilità ed efficacia del progetto.
Da tutto questo scaturisce il passo successivo: essere fautori del cambiamento che serve.
Quando si è un officer il riscontro che il RYLA ottiene è tangibile, si vede crescere il gruppo e la sua coesione. Si vedono i caratteri svilupparsi, le curiosità sbloccarsi e la tenacia dei ragazzi esplodere. E se questo non bastasse ci sono i commenti che lasciano i ragazzi quando chiediamo loro un riscontro: «Si è creata un’atmosfera davvero non comune. Rara!», «É stata un’esperienza che ha totalmente cambiato la mia esperienza nel mondo Rotaract», “«utto perfetto, sopra le aspettative», «Mi ha fatto venire voglia di fare di più», «Porto la voglia di conoscenza e la capacità di mettersi sempre in gioco». In ogni relatore ho percepito entusiasmo e passione sfrenata verso il proprio lavoro: «Un giorno vorrei trovarmi anche io con la stessa passione per la mia professione», «Bellissimo, lo consiglierei a chiunque», «Perfetto e puntuale», «Ti permette con i tanti relatori di accrescere il tuo bagaglio personale sulle tematiche trattate», »Esperienza intensa di forte arricchimento personale».
Grazie a Max, Andrea e Fabrizio: esperienza e saggezza insieme a disponibilità, apertura e simpatia. Grazie a Matteo: bravissimo con i ragazzi, leader e fellow insieme. Grazie a Francesca: hai portato il RYLA nello spazio!
Lucia Barucco
Presidente Incoming RC Milano Duomo