La rubrica della Rotary Foundation

Rinuncio questo mese alla Finestra sulla Fondazione a vantaggio dell’attualità rappresentata dalla mia partecipazione al Consiglio di Legislazione di Chicago.

Il Consiglio di Legislazione, da taluni definito il Parlamento del Rotary, si riunisce ogni tre anni per esaminare e votare gli emendamenti pervenuti da tutto il mondo al Rotary International nei tre anni precedenti; tali emendamenti (anche alle Carte costitutive del Rotary) vengono analizzati e votati da delegati provenienti da ogni parte del mondo.

Il COL 2019 si è tenuto presso l’Hotel Hyatt Regency di Chicago dal 13 al 18 aprile.

I delegati presenti erano 532 sui 538 convocati, oltre ai soggetti presenti senza diritto di voto: i membri delle Commissioni Credenziali e Statuto, alcuni membri straordinari, il Presidente e il Presidente eletto del Rotary International, i Directors (compreso il Segretario generale), alcuni Past Presidenti internazionali. Il Chair era William Duane Benton, coadiuvato dal Vice Chair J. David Roper. All’ordine del giorno l’analisi, la discussione e la votazione di 117 emendamenti.

Il Quorum previsto per l’approvazione era 2/3 dei votanti per gli emendamenti aventi per oggetto la modifica dei documenti costitutivi del Rotary International (Statuto e Regolamento), a maggioranza semplice tutti gli altri. Di questi: 17 riguardavano le vie di azione, gli obiettivi e i valori del Rotary, 12 l’amministrazione dei club, 6 le modalità di incontro, 5 la membership, 3 l’elezione dei Presidenti, 3 l’elezione dei Directors, 8 l’elezione dei Governatori, 4 l’amministrazione dei Distretti, 14 il R.I. in generale, 5 le Commissioni del R.I., 3 i Congressi mondiali, 14 le quote pro capite, 14 le procedure pre-meeting del COL, 7 il COL, uno lo stato fiscale del Rotary International.

Il giorno 13 aprile, quindi il giorno precedente l’avvio dell’analisi degli emendamenti, abbiamo avuto l’opportunità di beneficiare di due articolati aggiornamenti: uno sulle finanze della nostra Associazione, a cura del Tesoriere del Rotary International, il Past Board Director Peter Ibhler, uno a cura di Stephanie Urchick, Director elected e Responsabile del Nuovo Piano Strategico del R.I. che entrerà in vigore il prossimo 1° luglio. Stephanie Urchick ci ha illustrato dettagliatamente la piattaforma su cui si svilupperà il futuro della nostra Associazione; queste le 4 priorità chiave del nuovo piano:
– aumentare il nostro impatto
– ampliare la nostra portata
– migliorare il coinvolgimento dei partecipanti
– migliorare la nostra capacità di adattamento.

Il piano non potrà che integrarsi con l’esito del Consiglio di Legislazione.

Il Tesoriere Ibhler ci ha confermato che le finanze del R.I. sono sane e il bilancio della nostra Organizzazione solido; un’organizzazione che si avvale del contributo di 200 Paesi spesso molto diversi, 7 Uffici e 29 valute diverse. Queste le sfide che riguardano il futuro anche immediato:
– Ulteriore potenziamento dell’on line (il RI si è peraltro aggiudicato il Webby award, essendosi classificato fra i 5 migliori siti del mondo);
– Riduzione dei costi di struttura, di personale ed efficientamento produttivo;
– revisione di circa 1.200 procedure e processi, piano di revisione delle quote per il periodo 2021/2023, modifica dello stato fiscale del R.I.

Tornando al COL, queste le puntuali e rigorose modalità di voto: su invito del Chair il proponente sale al podio e illustra la proposta e le sue ricadute in sei minuti; i delegati dispongono di un dispositivo elettronico per il voto e di 4 cartoncini per interagire con il delegato relatore: verdi per accreditarsi a parlare a favore, rosso per accreditarsi a parlare contro, giallo per chiedere emendamenti o per richiedere chiarimenti (senza poter enunciare alcuna premessa), giallo e azzurro per richiedere la sospensione del dibattito dichiarando di disporre di tutti gli elementi per andare al voto, in questo caso il Chair chiede al Parlamento, intorno a quella proposta, il livello di aggregazione degli altri Delegati.

La partecipazione al COL rappresenta, dal mio punto di vista, l’esperienza di più elevato contenuto fra quelle vissute nei miei 26 anni di Rotary.

In tale occasione ci si rende realmente conto della rilevanza della nostra Associazione ben lontana da alcune semplificazioni o banalizzazioni talvolta adottate a livello locale.

A prescindere, o in relazione al contenuto degli emendamenti approvati (che saranno divulgati secondo tempi e modi opportuni), tutti gli interventi sono stati di alto standing e da essi è sempre emerso un livello di competenza estremamente elevato; in alcuni casi i delegati partecipavano al COL per la seconda volta in qualche caso la terza; in altri casi essi avevano ricoperto elevati incarichi di responsabilità all’interno del Rotary. La discussione, sempre molto rispettosa, è stata tuttavia, soprattutto in alcune circostanze, estremamente tesa con confronti anche molto serrati. Talvolta ho avuto la sensazione, condivisa anche con alcuni colleghi delegati, che il Board fosse proiettato in avanti e che fosse la base a esprimere posizioni conservatrici.

Pensavo di trovarmi di fronte a dinamiche geopolitiche, in realtà non ho trovato schieramenti lobbistici preventivi su base geografica, di zona, di impronta culturale o altro; ho constatato qualcosa di molto diverso e per me sorprendente: ho trovato quasi sempre delle forti e legittime motivazioni per sostenere le diverse richieste di emendamento, tale consapevolezza l’ho avvertita non già in occasione dell’analisi preventiva effettuata nei mesi precedenti la settimana di Chicago, ma grazie alle presentazioni e le discussioni in plenaria; il problema è che, in alcuni casi, tali motivazioni particolari (laddove il particolare a volta coincide con un intero continente) contrastano con le esigenze generali, globali, del Rotary International e allora, a volte, il Delegato si trova nell’ambascia di comprendere alcune legittime istanze ma di non poterle assecondare trovandosi in sintonia anche con le strategie globali del Rotary International.

Questo l’esito delle 5 giornate di lavoro: 57 Emendamenti Respinti, 15 Ritirati, 38 Adottati, 7 Adottati a seguito di successivi emendamenti. Gli emendamenti adottati entreranno in vigore dall’ 1 luglio 2019.

Una conclusione frutto di una consapevolezza che, per quanto mi riguarda, ha solo trovato conferma a Chicago e in occasione di una visita alla Sede centrale di Evanston: recuperiamo il valore della complessità della nostra Organizzazione e rifuggiamo dalla tentazione di minimizzare, l’anticamera più diretta della banalizzazione.

Alberto Ganna – COL Delegate 2019